Un idraulico di Brooklyn di nome Mario viaggia attraverso il Regno dei Funghi con una principessa di nome Peach e un fungo antropomorfo di nome Toad per trovare il fratello di Mario, Luigi, e salvare il mondo da uno spietato mostro sputafuoco di nome Bowser.
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Sinceramente sono rimasto abbastanza deluso da questa trasposizione del celebre videogioco. Per carità poi ammetto che tecnicamente il lavoretto è pure fatto bene, il problema l'ho trovato in uno sviluppo alquanto mediocre della sceneggiatura, dialoghi e situazioni comprese.
Per bambini forse, (ma in realtà il target di persone che giocava a Super Mario ora è sulla cinquantina) infantile e scialbo sicuro, così come molto frettoloso.
La necessità di includere più scene possibili, dalla realtà, al mondo dei funghi, ai kart, alle turbe di Bowser rende la sceneggiatura non tanto un racconto quanto una sorta di highlights di scene che omaggiano le varie parti (o comunque le più celebri) della serie. Un prodotto quindi in pieno fanservice.
Altro fattore sono le battute, che boh, mi hanno lasciato totalmente indifferente, ci fosse stata una volta che mi ha fatto ridere, forse quella che si è avvicinata di più all'essere simpatica è la scenetta di Toad sopra il kart gigante e tamarro. Per il resto zero, l'ho trovato totalmente piatto, anche per essere un film d'animazione, anche per essere un film per bambini ( se proprio vogliamo trovare una giustificazione).
Uno dei più grandi successi commerciali: e come potrebbe essere altrimenti, vista l'icona videoludica più potente e influente del mondo? L'adattamento di Super Mario, dal mio punto di vista, ha tutto quello che rende un film un cattivo film: e non si parla della scrittura semplicistica - che non vuol dire semplice, attenzione - o la totale assenza di fantasia nel trasporre un mondo che pure godrebbe di una fiumana di spunti visivi di rilievo. Il problema irreparabile è che "Super Mario" persegue il ritmo ipercinetico di un videogioco, rifuggendo qualunque tentativo di worldbuilding o approfondimento dei personaggi; si dimentica che il grande schermo non è, per l'appunto, un platform a scorrimento orizzontale: cambiano i linguaggi espressivi, cambia il ritmo; e cambia la gestione del contenuto. Un videogame di Super Mario può cavarsela con l'assenza di contenuto proprio perché l'interazione videludica supplisce al soggetto scarno; un film no. Ed è un peccato, perché il primo quarto d'ora, ovvero la breve finestra temporale in cui si cerca di imbastire un soggetto narrativo, risulta quella più interessante perché, finalmente, cerca di riempire quei fisiologici vuoti lasciati al videogioco. Inoltre, ma questa è oramai una delle malattie più contagiose dei nostri tempi, sembra che non sia più possibile fare un film senza infarcirlo di easter egg e riferimenti crociati ad altre pellicole o videogiochi. Detto che un progetto di Super Mario nasca con la finalità di titillare la nostalgia del fan, non è una grandissima idea quella di costringere lo spettatore a cecchinare il frame all'interno di un assurdo ottovolante di dialoghi tirati via e inseguimenti a perdifiato. Un voto in più per due aspetti, piuttosto sprecati: la caratterizzazione di Bowser e la stellina con velleità suicide (il pregio maggiore del film).
infantile, troppo infantile... ok che il film è pensato per un pubblico di bamabini, ed infatti il mio nipotino lo ha apprezzato parecchio, però ci sono troppe cose problematiche secondo me, in primis non c'è una storia, succede tutto per caso e senza spiegazione, non ti spiega perchè c'è un passaggio tra new york e il regno dei funghi, non ti spiega come peach sia arrivata li ed è ridicolo che non si ponga il problema quando è chiaro che viene dal mondo di mario, ok che bowser sia innamorato della principessa (perchè se no la rapirebbe in ogni gioco?) ma la canzoncina che gli canta è imbarazzante, in sostanza il film si regge tutto sulle citazioni dei giochi ed i vari riferimenti, e questo può bastare giusto per i più piccoli
Super Mario ha finalmente il suo film d'animazione da protagonista e c'è da dire che guardando la pellicola si respirano le avventure del videogame, soprattutto i primi episodi.
Poi purtroppo si sono impegnati davvero poco per costruire una storia adatta a tutti e non solo ai minori di sei anni. Oltretutto si ride davvero poco e il personaggio di Luigi è pressocche' inutile.
Film che si rivolge ad un target estremamente giovane, nonostante il videogioco sia in auge da trent'anni e più. Il film ha una sceneggiatura piatta e spesso slegata, con battute dirette appunto solo al pubblico dei più giovani. I personaggi non appaiono troppo carismatici, sicuramente Peach risulta la più eroica e Mario l'unico che subisce un'evoluzione. Nostalgica la colonna sonora. Molto fluide e coloratissime le immagini.
L'unica nota positiva del film sono gli effetti sonori e le musiche dei videogiochi che di tanto in tanto ti fanno esclamare "ma è proprio la musica/effetto del videogioco!". Dall'inizio alla fine non vi è altro che questo, il resto è molto sciatto e banale.