Un idraulico di Brooklyn di nome Mario viaggia attraverso il Regno dei Funghi con una principessa di nome Peach e un fungo antropomorfo di nome Toad per trovare il fratello di Mario, Luigi, e salvare il mondo da uno spietato mostro sputafuoco di nome Bowser.
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Un prodotto di puro intrattenimento tra la tecnologia in computer grafica dell'animazione di oggi e la classicità del videogioco. Trama molto semplice, buon ritmo, i cattivi che fanno i cattivi ed i buoni che fanno i buoni. Target per i più giovani e per i nostalgici del videogioco con la musica di quegli anni che viene offerta a piene mani.
Il simpatico stile Illumination (probabilmente oggi il migliore nel mondo animato, dopo che Disney/Pixar si è persa lanciata per la tangente...) unito alla maniacale cura per la qualità e i dettagli di Nintendo, porta al risultato che ci si aspetta: Film divertente, colorato, giocoso e Marioso e in ogni fotogramma, perfetto x i fan Nintendo ma gradevolissimo da chiunque.
Coloratissimo,frenetico, ricco di citazioni a tutto quello che è stato l'universo di SuperMario : un riferimento a quasi tutti i giochi dai grandi classici fino ai più recenti. Bella la colonna sonora con le sigle di Mario riarrangiate. Sono presenti praticamente chi più chi meno tutti i personaggi del gioco. Trama semplice ma non è un difetto : Mario non ha mai avuto la pretesa di avere una storia molto articolata, riesce sicuramente in ogni caso a intrattenere e divertire. La parte con i kart è certamente la più divertente
Super Mario ha finalmente il suo film d'animazione da protagonista e c'è da dire che guardando la pellicola si respirano le avventure del videogame, soprattutto i primi episodi.
Poi purtroppo si sono impegnati davvero poco per costruire una storia adatta a tutti e non solo ai minori di sei anni. Oltretutto si ride davvero poco e il personaggio di Luigi è pressocche' inutile.
Piacevole e simpatico, rispettoso dei personaggi che porta in scena. Un ottimo lavoro da parte di Illumination, con un comparto grafico eccellente e anche quello sonoro (lato che lo studio cura molto in ogni sua uscita, tra l'altro).
Film che si rivolge ad un target estremamente giovane, nonostante il videogioco sia in auge da trent'anni e più. Il film ha una sceneggiatura piatta e spesso slegata, con battute dirette appunto solo al pubblico dei più giovani. I personaggi non appaiono troppo carismatici, sicuramente Peach risulta la più eroica e Mario l'unico che subisce un'evoluzione. Nostalgica la colonna sonora. Molto fluide e coloratissime le immagini.
Film visto assieme a mio figlio di 8 anni; a lui è piaciuto un sacco e a me ancor di più. E' chiaramente indicato per i giovanissimi, ma può essere apprezzato anche dai più grandi per via dei richiami continui ai vecchi videogiochi degli anni 70-80 e alla perfetta resa grafica. La performance canora di un bowser innamorato ma ferito, vale il prezzo del biglietto.
Beh... carino, pensavo peggio. Certo, sarebbe potuto essere facilmente migliore.
La colonna sonora è un po' invadente, capisco le musiche Nintendo, anche se le avre un minimo diminuite di numero, ma le poppettate ultrabanali tipiche della Illumination sono un carico ulteriore e artificiale di cui si farebbe volentieri a meno. Era scontato, ma che odio.
Lo "svecchiamento" di Peach, che qui è praticamente Daisy, non è malaccio, magari avrei contenuto alcuni piccoli eccessi quà e là, come: il calcio rotante volante, il pugno al koopa, l'alabarda, l'invocare "botte"e l'aver fatto una cosa a suo dire al primo tentativo. La sua voce non è male, ma è più adatta allo scopo che al personaggio classico. Farle usare qualche oggetto non potenziante più tipico della saga poteva aiutare. Piccola nota...
Le sue origini non necessitavano ritocchi considerando che vi sono altri umanoidi come lei, e tanto non porta a nulla di rilevante come sviluppo suo personale
. Mi auguro non le affianchino la principessa di Sarasaland in un ipotetico seguito o si dovrà alzare l'asticella.
Mario è Luigi sono trattati nel complesso abbastanza bene, doppiaggio migliore del previsto e il finale, per quanto tutto sia piuttosto semplice e furbo, raggiunge lo scopo di emozionare.
Donkey triste per il padre, si capisce che è forzato solo per enfatizzare Mario
Contento per la comparsata di Martinet nel doppiare un tizio nel locale, ma come padre dei due fratelli, anche se si vede l'impegno, si avverte troppo la differenza. Una bruttura come nel film di Pikachu, dove per le imposizioni americane da meningite, il poliziotto asiatico parlava da immigrato.
Citazioni carine, tante, ma troppe non direi. Probabilmente alcune non le ho notate però.
Considerando i tempi e chi lo ha fatto è andata bene. Per un eventuale Zelda mi auguro di più però.
L'unica nota positiva del film sono gli effetti sonori e le musiche dei videogiochi che di tanto in tanto ti fanno esclamare "ma è proprio la musica/effetto del videogioco!". Dall'inizio alla fine non vi è altro che questo, il resto è molto sciatto e banale.
Eccessivamente "legato" al videogioco diventa via via sempre più noioso, salvandosi grazie a qualche sequenza piacevole e ad una grafica senza dubbio eccellente.