page eight (2011)

Potrebbe essere l'inizio di una nuova tendenza nel genere spionaggio o forse semplici casi isolati, però dopo la Talpa di Alfredson, questo è un'altra pellicola giocata principalmente sui personaggi, spogliando del tutto la componente action del genere. Il personaggio principale è un residuato da guerra fredda, non un uomo d'azione, ma che lavora su documenti e studia gli interlocutori che ha di fronte.
I tempi cambiano in peggio, il potere politico è molto più invasivo e sfrenato nel desiderio del suo primo ministro di diventare il "comandante in capo" di turno. In un contesto del genere rimane difficile capire chi è amico e chi no, capire chi va dietro il vento di un certo "rinnovamento" e chi radicato a vecchi valori. Mi è sembrato abbastanza abbondante come numero di sottotrame, non tutte sciolte in maniera soddisfacente, però il bel cast si dimostra all'altezza e Bill Nighy disegna un ottimo personaggio.