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Il film non è terribile: Aja è del mestiere, è regista capace di dare la sua impronta: nell'unico spazio in cui il film è girato la regia fa il suo senza essere scolastica e senza indulgere in tecnicismi inutili. Lo spettatore non perde mai i momenti salienti e la fotografia aiuta a chiudere la bella confezione. Il problema maggiore sta nella scrittura, nella sua ricerca di drammaticità, tra visioni e sprazzi di memoria che forse servono a dare al film un tono da melò dello spazio ma che al tempo stesso finiscono per appesantire inutilmente una pellicola che decide di buttare via abbastanza presto l'elemento thrilling (di fatto non è una corsa contro il tempo per liberarsi, non si avverte mai veramente la tensione del "conto alla rovescia"). E se è vero che Aja trova momenti di buon cinema (la camera che ruota attorno al volto dell'ottima Laurent, la scena dello spazio) è altrettanto vero che alla fine il film è totalmente innocuo, finendo per essere de facto una storia d'amore impossibile (chiaro, in attesa dello sbarco) e saccheggiando un po "Moon" di Duncan Jones e un po' "The Martian" di Scott.
Tipico prodotto Netflix, non va molto oltre la serie B Mi stupisco come i tizi di Nocturno siano diventati così di larghe maniche nel lodare questi prodotti che, seppur fino ad una certa misura godibili, siano perlopiù prodotti usa e getta concepiti unicamente per rimpire gli spazi su Netflix...
La parte finale un po' ad minch1am lascia qualche strascico fastidioso, così come la staticità di molte scene che sembrano realizzate con dinamiche fiacche e dialoghi contraddittori. Ma nel complesso, il film diretto da Aja si lascia vedere, anche se non sembra convincere in maniera totale e soddisfacente. Poca anche l'originalità nel soggetto proposto ma visivamente abbastanza valido, mentre l'interpretazione della protagonista non colpisce più di tanto. Un po' noiosetto ma vedibile.