la mano che nutre la morte (1974)

Un film horror-gotico uscito fuori tempo massimo.
A dire la verità la pellicola di Garrone non risulta certo inguardabile,certo la trama è tutt'altro che originale ed il regista italiano rifacendosi a certe opere della Hammer che imperversavano negli anni 60, da vita ad un bizzarro calderone dove non si fa mancare quasi nulla,mad doctor,sesso lesbo e splatter sono molto presenti nella pellicola anche se realizzati e dosati discretamente.
Interessanti alcuni personaggi,in particolare quello interpretato da Kinski,calatissimo nella parte del cattivo di turno.
Decenti alcuni effetti speciali (le operazioni chirurgiche), un po trash altri.
Recitazione non sempre esaltante ed una certa lentezza nello sviluppo della trama rendono, comunque, il film consigliato unicamente all'amante del genere...... bizzarro.

Il film di Garrone giunge un po' fuori tempo massimo. Il gotico stile Hammer ha già mostrato la corda da diverso tempo e lo script non è certo il massimo dell'originalità e pesca a piene mani da Occhi senza volto in particolare. Nonostante questo si salva per la buona intepretazione di Kinsky, marito dedito totalmente alla follia della moglie.

Non troppo famoso horror italico anni '70, con un solito ottimo Kinski in un ruolo negativo.

Un pò di splatter, buoni sfx di Rambaldi, un pò di lesbo, ma il film più o meno non decolla mai, pur essendo globalmente discreto.

Il film ha denigratori e sostenitori ma, almeno in questo caso, la verità sta in mezzo: è un film che si può vedere, con tutti i suoi limiti.

che dire? protagonista della vicenda è il solito "mad doctor" (e chi poteva essere se non Klaus Kinski?!?), ma il film di Garrone non si fa mancare nulla: tanto splatter (non poteva essere altrimenti visto che gli effetti speciali sono curati da Rambaldi), tanto nudo femminile, un pò di trash alternato con belle ambientazioni e belle scenografie (vedi il laboratorio del dottor Marshal)... Garrone riesce nella non facile impresa di costruire una "architettura gotica su fondamenta positivistiche" (un fanta-horror, per intenderci, forse, un po' più "horror" che "fanta")... insomma, un film fatto davvero bene... L