la febbre regia di Alessandro D'Alatri Italia 2005
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la febbre (2005)

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locandina del film LA FEBBRE

Titolo Originale: LA FEBBRE

RegiaAlessandro D'Alatri

InterpretiFabio Volo, Valeria Solarino, Arnoldo Foà, Julie Depardieu, Cochi Ponzoni, Vittorio Franceschi, Massimo Bagliani, Thomas Trabacchi

Durata: h 1.48
NazionalitàItalia 2005
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2005

•  Altri film di Alessandro D'Alatri

Trama del film La febbre

Mario Bettini, geometra di provincia, è un giovane ricco di idee, entusiasta della vita e pieno di voglia di viverla. Ha in cuore un sogno: aprire un locale con i propri amici. Dopotutto chi non ha mai sognato di aprirne uno? Per quel locale sarà disposto anche a vivere una porzione di vita provvisoria, accettando d'indossare panni diversi dai suoi. Tutto il suo entusiasmo, le sue idee, i suoi progetti saranno vissuti di colpo dal mondo che lo circonda come una malattia contagiosa da curare con urgenza. S'imbatterà così nella comica vita della burocrazia...

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Voto Visitatori:   6,25 / 10 (61 voti)6,25Grafico
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Voti e commenti su La febbre, 61 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  03/06/2021 19:20:00
   6 / 10
Buon film con un Volo in stato di grazia protagonista , trova tante battute divertenti incastrate tra momenti esilaranri e altri drammatici .
Resta da dire comunque che la sceneggiatura è altresì un pò piatta ed è molto facile capire quali saranno le conseguenze delle vicenda .
Tuttavia appunto si trova sempre la frase giusta , un pò da bacio perugina a volte e anche una spiegazione retorica e buonista che fanno un pò storcere il naso immaginando che nella vita reale tutto ciò sia difficile possa accadere.

paolo80  @  17/04/2009 15:01:47
   7 / 10
Questa pellicola permette di conoscere un ottimo regista, D'Alatri, che la confeziona in maniera semplice, ma incisiva, intimistica e molto pungente.
Diverte e fa riflettere.
Buone le musiche che, giustamente, hanno ricevuto il riconoscimento che meritavano.

7HateHeaven  @  20/04/2008 13:44:04
   6 / 10
Filmetto senza pretese.
Volo si trova a genio in questo ruolo anche se come attore non è certo ai livelli dei suoi programmi radio o tv. Qualche fase troppo melensa e altre scene piene di luoghi comuni abbassano il livello del film ancje se il risultato finale è comunque discreto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/02/2008 16:23:36
   7 / 10
D'Alatri è un regista che non mi dispiace. La febbre è una pellicola leggera e molto scorrevole. Descrive in maniera attendibile le frustazioni del singolo dipendente preparato e volonteroso con l'ottusità del dirigente pieno di invidia e incapace. Buone le sequenze oniriche con il fantasma del padre interpretato da Cochi Ponzoni.

scorpion  @  11/02/2008 10:24:22
   8½ / 10
Davvero molto carino. Poi che dire di Fabio Volo? Lui è davvero un mito per me!

Mister  @  23/01/2008 18:57:00
   7 / 10
Commedia intimistica di costume diseguale, ricca di invenzioni, ma dove tutto succede troppo in fretta

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  10/01/2008 11:20:19
   7 / 10
Dopo il buon "Casomai" (sempre con Fabio Volo) e un anno prima dello sput.tanamento totale con il cinepanettone "Commediasexi" (astuta rincorsa al botteghino dopo lo scoppio Boldi-De Sica),stiamavo D'Alatri,soprattutto grazie a quell'elegante leggerezza tipica delle sue commedie...La Febbre e'un ottimo prodotto,non immune da ingenuita'e cadute di tono(vedi il pessimo finale),ma cmq ben diretto e ben interpretato,con una denuncia sociale di fondo,riuscita e diretta.Ottima la costruzione dei personaggi,perfetto il cast in ogni singolo elemento.Gradevole e sincero.

wega  @  15/10/2007 18:24:26
   6½ / 10
la simpatia del volo,la bella canzone iniziale e la buona regia.
un film guardabilissimo

droppy  @  16/09/2007 09:27:19
   6½ / 10
Non è brutto, in mezzo alle porcate che si vedonono di solito emerge.
però poteva essere sviluppato meglio sopratutto la fine troppo demagogica: quello buono quello cattivo, il buono vole andarsene, è incomopreso.....visto e rivisto

Tuco ElPuerco  @  29/08/2007 17:38:38
   7½ / 10
Gran film,commedia inteligente e mai retorica....fatto molto bene.

Paolo70  @  06/08/2007 16:57:39
   6½ / 10
Commedia simpatica, non impegnativa adatta per trascorrere quasi due ore rilassandosi.

Sciamenna  @  18/05/2007 19:27:58
   6½ / 10
Commediuccia non male dai.. in molti ci si trova e ci si è trovati un pò " confusi" nei nostri vent'anni nel momento in cui si deve decidere cosa fare della propria vita..e poi anche io ho la maledetta fissazione di arrivare un giorno ad aprirmi un locale :)
E poi quant'è bella valeria solarino..mezzo voto in più solo per lei..esteticamente fa fare il salto di qualità alla pellicola..

Lory_noir  @  03/04/2007 19:00:35
   6½ / 10
Si, mi è piaciuto! La fine l'ha risolevvato perchè sono rimasto un pò perplesso per i tre quarti de film. Alla fine si è delineato quello che questa storia, un pò piatta è vero, voleva trasmettere e sn rimasto abbastanza soddisfatto. Volo mi è piaciuto!

Sig. Chisciano  @  21/01/2007 04:07:07
   7½ / 10
Ottimo film, complimenti a D'alatri che non mi sembra per niente uno sprovveduto, infatti la regia mi è piaciuta parecchio, peccato per la colonna sonora veramente troppo invasiva, soprattutto nel primo tempo.
Il film è sicuramente pretenzioso, tenta di addentrarsi in meccanismi sociali difficilmente rappresentabili, non parlo delle difficoltà incontrate dal protagonista nel provare a fare quello che vuole veramente, ma delle reazioni degli amici, parenti, di fronte a certe scelte che prende il protagonista.
Bravissimo Volo aiutato comunque da una parte abbastanza su misura.

bussisotto  @  15/12/2006 08:11:19
   6½ / 10
Alessandro d'Alatri conferma un tocco leggero ed intelligente, già mostrato nel precedente "Casomai". Un film che, in maniera piuttosto spensierata, tratta di argomenti delicati, convincendo al 90%. Gli attori sono buoni, alcune riprese oniriche sono efficaci, la storia invece si rivela facilmente intuibile. Belle le musiche dei Negramaro (in veste acustica, in netto contrasto con le versioni del cd, più rockeggianti).

SuperLucky  @  21/10/2006 19:40:56
   7 / 10
...fa pensare...

renee  @  12/09/2006 13:28:21
   6½ / 10
niente di particolarmente entusiasante, ma carino

Prof  @  04/07/2006 16:19:42
   7 / 10
Discreto. Rappresenta efficacemente lo spaccato di un preciso contesto sociogeografico. Il protagonista convince.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  05/06/2006 13:59:39
   7 / 10
Mi ha risollevato il morale... film italiano, non pesante, simpatico ed interpretato bene da Fabio Volo. Peccato per i dialoghi (come al solito) a tratti incomprensibili. Uno dei pochi film comici italiani degli ultimi tempi che vale la pena salvare. Consigliato...

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento maremare  @  04/06/2006 23:47:41
   6½ / 10
Filmetto delicato con un Fabio Volo estremamente in parte

Anders Friden  @  21/04/2006 21:28:42
   8 / 10
Voglio esagerare, sarà perchè comunque D'Alatri è un ottimo regista e anche perchè Fabio Volo non è malaccio insomma. Il film è una bella mazzata il finale mi ha distrutto. Bello e basta!

tati  @  20/12/2005 15:20:57
   8½ / 10
mi ha lasciato sensazioni meravigliose .mi ha rilassato e mi ha fatto sorridere.davvero piacevole

delacroix  @  12/12/2005 23:12:09
   7 / 10
Altro bel tentativo di D'alatri, anche se non al livello di Casomai.
Ci prova a fare un film di denuncia (denuncia?), di sogni, illusioni e contenuti.
Peccato per alcune scene e alcuni stereotipi che abbassano il voto (una cubista che gira il mondo a caccia di poesia!?!?)

E poi, insomma, ci sono i Negramaro e la poesia di Walcott, e Linda (Valeria Solarino) che valgono il prezzo....

La frase:

"Bravo Mario! così mi piace quando lo prendi nel cccc con fierezza..."
di Bigio
-l'anticonformista-

Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  22/10/2005 22:11:52
   7 / 10
Prodotto sicuramente inferiore ai precedenti. La trama è carina, ma lascia sempre con l'aspettativa di qualcosa, che pero' non accade mai. Un pochino banale e scontata (già a metà film avevo predetto che si sarebbe fatto ricrescere il pizzetto, che sarebbe andato a vivere nella casa di campagna e che avrebbe cambiato lavoro). Nota negativa anche per la recitazione di Fabio Volo, che nei ruoli riflessivi non regge le espressioni.
Infine note positive dalle scenografie, dalla regia, dalla fotografia. Molto descrittive e curate sulla vita di provincia nelle sue varie sfaccettature, dall'impiego comunale ai sabati sera in discoteca.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  07/10/2005 14:17:41
   6 / 10
Sicuramente non è un film di denuncia sociale quale forse era nelle intenzioni del regista ma in ogni caso si lascia vedere, è abbatsanza carino e, a mio parere, migliore del sopravvalutato casomai. Leggero.

max67  @  12/09/2005 11:59:45
   6 / 10
il film e un occasione mancata ,la trama e gli attori meritavano qualcosa di piu'
il regista non ripetel'ottimo lavoro che aveva fatto con casomai, molto piu' approfondito e bello nel suo svolgimento , molto bravo invece fabio volo che migliora la sua interpretazione pur ottima nel precedente film.
si puo' vedere niente di piu',

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  30/08/2005 10:11:51
   8 / 10
Torna la premiata ditta D'Alatri/Volo e lo fa' nel migliore dei modi,con una pellicola di tutto rispetto dotata di un impatto emotivo magari minore rispetto al precedente "casomai" ma intessuta di un numero maggiore di spunti attraverso i quali ci si puo' fermare a pensare.Il regista mette in primo piano la vita e i sogni di un giovane geometra di una cittadina del ricco nord Italia (Cremona),il ragazzo,interpretato da un Fabio Volo sempre piu' bravo si accorge ben presto che dovra' scendere a parecchi compromessi se vuole ottenere quello che desidera.Cio' che fa' maggiormente piacere è vedere un film italiano ricco di contenuti e di idee che riesce ad attaccare il potere e la burocrazia in generale senza scadere nelle solite banalita'.Da sottolineare la bravura di tutti gli attori(occhio alla Solarino),la fotografia davvero curata e le scene oniriche,un vero e proprio colpo di genio di D'Alatri.Film consigliatissimo,anche perche' ha realmente qualcosa da dire...

viagem  @  27/07/2005 08:32:02
   7 / 10
Film non facile per me da giudicare. Alcune scene sono di troppo, altre frutto di ottime idee. Il messaggio però è reso bene ed in modo originale: come la società è capace di rendere impalpabile il limite tra anticonformismo e follia.
E come ti faccia quasi sentire in colpa se vivi una vita felice.
Sarebbe un 6 e mezzo, ma la Solarino è un bel valore aggiunto!

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Ultima risposta 05/01/2006 18.48.19
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weblion  @  02/07/2005 17:14:12
   8 / 10
Il film è davvero bello! Fabio Volo si riconferma un ottimo attore ed anche la storia volutamente di denuncia nei confronti di un Italia sempre più in mano ai burocrati e contro i giovani. Il tema è di attualità ed è un film che dovrebbero vedere tutti per comprendere perchè in Italia oggi ci sono tanti giovani disoccupati perchè spesso chi inizia un lavoro con entusiasmo (chi riesce a trovarlo!) col tempo viene preso dallo sconforto...Personaggi invidiosi, boriosi e pieni di sè incapaci di capire la gioia di vivere e la voglia di fare che solo un giovane può avere sono presenti ovunque e pronti a mettere i bastoni tra le ruote a chi vuol cambiare lo stato di cose! Oramai è una vita che gli italiani pagano le tasse e non hanno servizi adeguati. Chi ricopre posti statali di prestigio con stipendio ottimo (il mitico posto fisso) spesso è inadeguato, incapace, egoista e non assolutamente orinetato per un corretto servizio al cittadino! Questo film è bello perchè racchiude da solo tante problematiche attuali non ancora affrontate da nessuno forse perchè sconosciute ai più! Bravo Alessandro D'alatri!

turbogio  @  10/06/2005 19:50:53
   7 / 10
E' il primo film di d'alatri che vedo e vi confesso che mi è piaciuto. Trovo interessante il messaggio di fondo: riscoprire le potenzialità in ciascuno di noi per fare del nostro paese un paese migliore, combattendo (forse dal "di fuori"?) le "corruzioni" di quel sistema politico che frustra l'iniziativa individuale per piegarla alla rassegnazione dei vecchi. Ribellarsi per riscoprire la creatività che è in ciascuno di noi, per consapevolmente scegliere il lavoro che più si addice alla propria personalità e non quello imposto dall'ambiente sociale o familiare. E con ciò riscoprire anche il gusto di fare le cose (soprammobili con materiale di recupero) solo per il gusto di farle. La domanda di Volo: "perchè le fai? ma le vendi?" non merita risposta. Le faccio perchè mi va di farle sembra significare il silenzio dello straordinario personaggio di Bicio (tutto scritto dallo stesso d'alatri). Se il tema non è facilmente affrontabile, altrettanto facilmente però si presta a scadere nel banale ed è questo che qualche volta d'alatri non è riuscito ad evitare. Ho trovato molto interessante l'uso degli effetti speciali, espressione di qualcosa che va oltre la mera riproduzione dell' "incredibile realtà" nella recente cinematografia. Cremona è perfetta come ambientazione, Il sistema non funziona tanto nel sud come nella piccola e benestante cittadina del nord. Anch'io come kowalsky trovo d'alatri interessante non solo come regista pubblicitario (campo in cui ha avuto modo di "allenarsi"), ma soprattutto come regista di cinema.

gibbogibbo  @  11/05/2005 22:31:54
   6 / 10
Lento, banale, scontato nel primo tempo, migliora nel secondo, anche grazie alla fotografia e alle musiche azzeccate.. peccato che si passi tutto il film ad aspettare che accade qualcosa che poi non arriverà, ovvero uno sviluppo della storia. non c'è paragone con l'interpretazione di Volo in Casomai... lì era molto più spontaneo e meno artificioso. off!!

Tetragon  @  27/04/2005 17:39:28
   7 / 10
A tratti divertente e, a tratti amaro e drammatico. Un film che ha l'ambizione di essere "di costume". Non evita alcune banalità ed offre poche e sfuggenti alternative al teorema enunciato, ma è comunque un affresco ispirato e sincero. Belle fotografia e colonna sonora.

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Ultima risposta 29/04/2005 19.16.27
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Mensanina  @  24/04/2005 17:10:44
   6 / 10
Sicuramente migliore la seconda parte rispetto alla prima ma comunque non ci sono grandi contenuti! Essendo una storia italiana, elementi di verità e situazioni reali non mancano, ma sicuramente doveva essere più frizzante!
Da vedere senza troppe aspettative...

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  19/04/2005 10:53:42
   6 / 10
siamo alla solita storia italiana, una storia che non ha grandi picchi, qualcosa che capita giornalmente alla maggior parte di noi... il posto fisso, i desideri dei genitori che si sovrappongono ai nostri, il grande amore, il desiderio di libertà, l'espressione della propria personalità...
qualche sequenza carina c'è, ma appunto siamo alla solita storia italiana. per me è un sei meno meno... ma siamo buoni va!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/04/2005 23:21:09
   7 / 10
"Mi piacciono i tuoi pensieri. Profumano. E questo rende tutto più difficile"

Tanto vale confessarlo: per me D'Alatri è un autore interessante, anche se almeno uno scheletro nell'armadio ce l'ha, quel "Giardini dell'eden" che pochi hanno avuto la sventura di vedere.
E qui di carne al fuoco ce n'è troppa, eppure sono riuscito ad amare questo film così com'è. E il primo tempo, quante sensazioni: forse languide come una giornata di sole, forse fortemente (palesemente) vaccinate contro il terreno del dolore, che pure traspare, altrove compresse in una Cremona suggestiva e popolare, o bizzarra e provinciale come la Carpi di Radiofreccia del Liga. Fabio Volo o Mario (un nome che garantisce la risonanza dell'uomo comune) nei primi vagiti rappresenta un giovanilismo "sospetto" per la sua età ma poi è il solito trentenne che vive ancora con la mamma - come molti italiani - e se condivide usi e costumi (la lettera di raccomandazioni, la festa dei parenti a cui molti vorrebbero davvero sottrarsi) altrettanto sa ribellarsi. Modello Six Feet Under, lo splendido tv movie americano su una madre e i suoi tormentati figli con l'impresa di pompe funebri... Ecco la madre di D'Alatri è indubbiamente un omaggio a quella, confusa e finto-comprensiva del bellissimo telefilm... Ma non a caso vita e morte si incrociano, in più contesti (la morte di un ragazzo e di un collega di lavoro) e riflessi (i Sepolcri imbanchiati non solo del Foscolo ma dei più noti poeti della storia d'Italia, da Montale allo "scandaloso" Sandro Penna) Ma c'è anche un'Italia che a tratti perdura la sua sconfitta e le responsabilità sulle nuove generazioni, altrove le assolve, radicata tra la brutale scoperta del monolitismo di potere e il bisogno di incentivarlo a proprio favore. E' un'ambiguità di fondo che credo che D'Alatri abbia voluto sottolineare. Con talento, con finezza ma anche con furbizia anche altezzosa (si parla di poeti e non a caso come caratterista appare Arnoldo Foà, semplicemente il miglior lettore di poesie nazionale - partecipazione breve ma intensa come sempre) E' un piccolo miracolo di stile, "La febbre" cui pero' nuoce l'ossessione di risaltare certe forzature di troppo che soprattutto verso la fine finiscono per nuocere: il cinismo di Cerquetti, per es,, che strabuzza gli occhi con eccessiva crudeltà, non va preso troppo sul serio, sembra patologico tanto è effettisticamente odioso Il pugno del fratello - quello forte che va a combattere in Kossovo? - con tanto di abbraccio fraterno scade nel ridicolo, e fors'anche il congedo dal lavoro e dalla vita del collega (troppo frettoloso, troppo preoccupato di essere un Segno nella sceneggiatura) Poi pero' ripensa a Truffaut (Le matins) e imbastisce la storia d'amore che tutti vorrebbero avere, che ha ben poco dei conflitti sociali di Mario al comune, dei suoi ideali smarriti, smorzando la tensione In questo divario tra invettiva e licenza (tanto siamo nel campo della poesia, posso citare Dario Bellezza no?) tra i primissimi film di Olmi e una leggerezza à la Emmer, tra i sepolcri dei poeti e quelli del capofamiglia, i borghesi piccoli piccoli (il padre) che diventa presenza oscura opprimente severa ma anche lieve (la parata da banda strapaesana molto "el abrazo perdido"), tra gli s***** giovanili (tardivi) e l'amore tanto grande da meritare rime tipo "siediti. è festa. La tua vita è in tavola" D'Alatri commette l'errore di voler lenire le piccole e grandi ferite della vita, e di trovare uno sguardo puro - forse troppo - sulla generazione che racconta (che se non vive fino in fondo la propria dipendenza affettiva e ideologica vuol dire che qualcosa non funziona vero?) Insomma, siamo consapevolmente su un terreno minato dove la denuncia sociale si combatte attraverso l'elegia dell'uomo che cammina con le proprie gambe e miracolosamente ce la fa. Alla fine tutti ritrovano nella voglia di provincia il covo idealizzato, ma si fermano lì ai baci nottanbuli con la ragazza e alla raccolta differenziata (materiale riciclabile? immagino che sia la dimora delle intenzioni... frammenti di necessità mah) Ma non vorrei essere troppo severo: il film è gradevolissimo anche quando scende a passi con l'invettiva facile, con il compromesso falsamente pasionario ("per combattere il marcio bisogna farlo da dentro" - ma quando mai?). E poi c'è quella Cremona fotografata splendidamente, un Volo che ha le doti giuste per ispirare simpatia/empatia, e sì, un certo benessere che tutto sommato infonde questa storia. Anche nell'esecuzione di una romanza splendida del "Trovatore" o nel canto inquieto e sornione di troppi fantasmi in casa e di città

3 risposte al commento
Ultima risposta 21/04/2005 15.37.57
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Invia una mail all'autore del commento MyKol  @  18/04/2005 08:47:57
   8 / 10
Sono andato a vedere questo film perchè a quell'orario era l'unico disponibile...
quindi sono entrato in sala molto titubante...
sono uscito dal cinema contento e soddisfatto!!!
proprio un bel film... bella la regia e bella la colonna sonora...
bravo fabio volo e bella la storia...
da vedere!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/04/2005 12.11.09
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Butch Coolidge  @  13/04/2005 00:37:50
   6 / 10
Partendo dal presupposto che Fabio Volo è un personaggio amato e stimato per la sua originalità e simpatia la pellicola " La Febbre" delude le aspettative in modo parziale prima di tutto perchè di commedia non si tratta ma di film drammatico. Recitazione mediocre, trama buona salvo alcune scene in cui il regista vuole a tutti i costi inculcare dei dogmi allo spettatore presumendo la totale stupidità di quest'ultimo. L'idea di base resta comunque molto buona danneggiata in parte da spaventosi "buchi" nella trama che non rendono assolutamente scorrevole la storia. Che dire, il finale anche se meno avvezzo agli spettatori duri di cuore mi è piaciuto molto, direi commovente. Concludendo un film non male ma che sicuramente poteva essere curato in modo piu' preciso tagliando scene di nessun senso e aggiungerei pietose. Se apprezzate fabio volo è consigliato il noleggio.

sandy  @  10/04/2005 23:27:48
   7 / 10
ho appena visto il film e mi è piaciuto molto, immagino che molti spettatori si siano ritrovati in alcune delle situazioni vissute dal protagonista e questo significa che abbiamo avuto una buona occasione per riflettere.
Certo, il finale è un po irreale, ma va bene così...andatelo a vedere

gabcam  @  09/04/2005 20:48:07
   8 / 10
Un inno alla semplicità e all'amore come vie di vita. Attraente messaggio morale, sviluppato dalla regia in maniera molto buona. Unico difetto: siamo sicuri che bisogna fuggire dalla società per incominciare a vivere?
Stupendi i paesaggi, stupenda Valeria Solarino, stupenda la musica.
Comunque, farà riflettere. Consigliato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/04/2005 16.43.36
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lara93  @  08/04/2005 17:47:20
   7 / 10
Un tentativi di ritorno a una commedia di tipo sociale. C'è un po' di retorica di troppo ma il film non è male

polbot  @  08/04/2005 08:59:51
   7 / 10
Dunque... un film come CUORE SACRO è davvero una delusione... un film che si prefigge di mandare un messaggio.....che non si capisce qual è.... questa mi sembra una favola delicata.....e una favola vuol esser...nulla +... non necessariamente uno spaccato della società... quindi dal mio punto di vista il film è gradevolissimo. Non vincerà nessun premio. Ma m'è piaciuto. La colonna sonora poi è stupenda, come il centro di Cremona. Non so chi siano i Negramaro.....ma m'informerò: meritan davvero ! Bravo Fabio... mi sembravi solo un pazzo anni fa..invece hai qualità !

12 risposte al commento
Ultima risposta 18/04/2005 22.44.38
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Massacratore  @  05/04/2005 00:57:33
   10 / 10
Mi sento un po' un liceale a dare 10 a questo film ma:
lei è una meraviglia
Cremona sembra un piccolo paradiso
mi ha fatto tornare la voglia di cambiare

mariolina  @  04/04/2005 16:35:28
   7 / 10
A me è piaciuto. Realistica fotografia del tipico giovane maschio italiano che, seppure in età avanzata ed economicamente autosufficiente, stenta ad emanciparsi dalla mamma. Il ragazzo è un idealista e coltiva un sogno; egli resta tale nonostante l'impatto con un mondo del lavoro che riscpecchia in modo lucido, fedele e fin troppo chiaro la realtà della nostra immutabile Italia: il Paese dove clientelismo, giochi politici, burocrazia, e tutto il noto e arcinoto, schiacciano la libera iniziativa dei giovani, annientandone i sogni e la creatività, e livellando tutti verso prestazioni mediocri, perchè i bravi suscitano invidia, e aggiungerei non soltanto nel settore pubblico. Mario Bettini improvvisamente deve crescere, e senza smettere di sognare e di credere ai suoi ideali puliti, compie le proprie scelte con la consapevolezza di non potere accontentare tutti, ma che ciò sia inevitabile. Senza ombra di dubbio la storia d'amore e il rapporto con gli amici del locale banalizzano e rappresentano l'aspetto più superficiale di questo film, che resta a mio parere divertente e intelligente, oltre che critico ma sostanzialmente positivo nel giudizio finale. Bellissima e appropriata la colonna sonora.

Musiny  @  03/04/2005 23:27:18
   10 / 10
Secondo me il film è carino, particolare, mi è piaciuto!! e poi la colonna sonora firmata dai mitici NEGRAMARO (www.negramaro.it) rende tutto + emozionante e coinvolgente!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/04/2005 10.34.57
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Ciccio  @  02/04/2005 17:37:49
   10 / 10
Un capolavoro. Grazie Alessandro D'Alatri.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/04/2005 06.18.35
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