gomorra regia di Matteo Garrone Italia 2008
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gomorra (2008)

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locandina del film GOMORRA

Titolo Originale: GOMORRA

RegiaMatteo Garrone

InterpretiToni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Salvatore Abruzzese, Marco Macor, Ciro Petrone, Carmine Paternoster

Durata: h 2.15
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Tratto dal libro "Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra" di Roberto Saviano
Al cinema nel Maggio 2008

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Trama del film Gomorra

Tratto dall'omonimo bestseller di Roberto Saviano, il film è un ritratto della camorra e della criminalità contemporanea nella città di Napoli.

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Voto Visitatori:   7,51 / 10 (298 voti)7,51Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior filmMigliore regiaMigliore sceneggiaturaMigliore produttoreMiglior montaggioMiglior sonoroMiglior canzone (Herculaneum)
VINCITORE DI 7 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Migliore regia, Migliore sceneggiatura, Migliore produttore, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Miglior canzone (Herculaneum)
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Voti e commenti su Gomorra, 298 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  18/05/2008 10:53:16
   10 / 10
Più che un film, un resoconto di guerra. Tenendo conto che i fatti sono stati ricostruiti con una macchina da presa e una troupe questo film merita il massimo. Non penso che un altro film sulla malavita raggiungerà mai questi livelli di realismo. Andate a vederlo, anche per premiare il coraggio di chi ci ha raccontato la verità.

Invia una mail all'autore del commento Atmosferico  @  18/05/2008 00:50:23
   10 / 10
...Senza Parole...La realtà è questa purtroppo,disgustosa e orribile!

Un pugno diretto allo stomaco...ti lascia senza respiro!

Supergiaf  @  17/05/2008 22:41:46
   8 / 10
Film eccezionale.Napoli e la Campania sono ormai una emergenza europea .Finalmente il Cinema italiano distrutto dai vari Boldi e De Sica sta tornando a un certo neo realismo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/05/2008 13.32.22
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The Legend  @  17/05/2008 21:59:23
   6½ / 10
Ha lo stile asciutto di un documentario, un crudele ed angosciante documentario sulla Camorra: Napoli e la sua criminalità sono queste, eccole servite.

Buone le interpretazioni, ritmo vorticoso e sequenze incisive, alla fine mi è rimasta però la sensazione di un discorso rimasto nel complesso ancora in superficie, con storie e caratterizzazioni che si potevano sviluppare più in fondo dei soliti clichè. Qualche banalità di troppo non manca.

Un buon film sicuro, ma non un capolavoro.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/06/2008 23.43.47
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/05/2008 15:50:06
   9½ / 10
Non era per nulla facile portare sullo schermo il saggio-verità di Saviano, con le sue mille storie tentacolari e disperatamente esaustive. Garrone ci riesce concentrandosi su alcune delle tante storie, esemplari nel descrivere la violenza del Sistema Camorra e la impossibile via di scampo di chi è nato nel suo Ventre. Egli sceglie l’unica strada percorribile, quella del film-documento, e ci riesce perfettamente. La fotografia livida, la scelta accurata delle facce, il suono in presa diretta, tutto contribuisce a calare lo spettatore nel girone infernale di Gomorra, luogo abbandonata da dio e dalle istituzioni, luogo stuprato e infetto, dove l’umanità non è di casa.
Chi ha respirato, anche per un solo secondo, l’aria nauseabonda di una certa cultura meridionale sa che le cose stanno esattamente così, come le hanno descritte Saviano e Garrone.
Non credo sia un azzardo definire Garrone un Pasolini dei giorni nostri e non solo per il titolo del film che rimanda direttamente all’altro luogo maledetto, quello di Sodoma, rappresentato dal grande regista scomparso nella sua Opera testamentaria e profetica.
Garrone è l’erede di Pasolini per la capacità, dimostrata anche nei film precedenti, di fare respirare, attraverso lo specifico filmico, l’aria malsana e nauseabonda di un luogo sia sociale che dell’anima dai più negato.
Film da non perdere

33 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2008 20.55.06
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  17/05/2008 15:45:27
   8 / 10
Cinque storie diverse per fotografare da altrettanto diverse prospettive quella che è la miseria, sia essa in termini economici piuttosto che in termini di vie di fuga, di una porzione a se stante della nostra penisola. Un microcosmo chiuso in cui si cresce con un'idea completamente distorta della vita, ma comunque l'unica. Un microcosmo in cui se vuoi diventare un uomo devi farti sparare(seppur con una protezione) nel petto; un microcosmo in cui "o sei con noi o sei contro di noi". Visione distorta che si insinua nei ragazzini fino a radicarsi in maniera definitiva in quegli uomini che poi diventano. Un microcosmo in cui la vita ha valore solo come potenziale cadavere che serva da monito ai propri rivali.
Garrone è abilissimo ad alternare riprese che stanno addosso ai personaggi, quasi ad inquadrare l'assenza di spazi per respirare aria diversa, appartenente ad altri mondi, a riprese che, al contrario, inquadrano il territorio nella sua interezza rendendo ancor più visibile la chiusura del microcosmo stesso - merita una citazione a parte la sequenza in cui Garrone riprende dall'alto Don Ciro schiacciato dal peso della paura e del senso di colpa che cammina tra i cadaveri e il sangue di coloro che è stato in parte costretto a tradire. Sequenza quanto mai emblematica.
Ottima anche la colonna sonora che non sceglie brani d'effetto, bensì brani "reali", facenti parte di quella realtà. Brani che si mischiano alle urla di sottofondo, alle voci di Scampìa, onnipresenti.

Toni Servillo è immenso, in particolar modo quando, come in questo caso, si trova a recitare la parte di personaggi a lui conterranei.

Un film che altro non è se non il tipico pugno nello stomaco. Si respira miseria, ignoranza e desolazione fino a soffocare.

Va visto.

kosmonotte  @  17/05/2008 11:59:24
   8½ / 10
Toccante, crudo....ogni singola scena è un pugno allo stomaco.
Descritta benissimo la realtà delle famose "vele" di scampia, tempio della ciminalità.
Era sicuramente difficile realizzare un film sulla base di questo libro sia per il racconto in sè, sia per la vastità dei temi trattati, nonostante ciò il film è di ottima fattura ma io sicuramente non avrei rinunciato ad alcune parti del libro tipo: la rivolta delle donne contro la polizia; la parte degli eroinomani trattati come cavie...Scene forti ma di grande valore simbolico.
Comunque da vedere assolutamente e da farlo vedere a tutti, nonostante alcune scene molto violente...ma ahimè, reali

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2008 12.16.17
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Zurlistuta  @  17/05/2008 10:42:48
   9 / 10
Voto meritato sia per la qualità tecnica del film che è comunque ben fatto, sia soprattutto per il tema trattato che è un tema difficilissimo e importantissimo.
Pensare che nn è un film e che molto probabilmente le cose reali sono anche peggiroi dà un senso di angoscia a fine proiezione che ti ricorda qual è la realtà.

Borg  @  17/05/2008 10:34:48
   7 / 10
Visto.
Come prima cosa dovremmo consigliare a Matteo Garrone di offrire una pizza ai fratelli Dardenne...
Intendiamoci, in qualche modo il regista italiano nei propri film ha sempre "dardenneggiato", ma mai come nell'ultimo "Gomorra"...
Ora, per carità, questo stile particolare decisamente "Dogma", dove i personaggi vengono inseguiti, mostrati nelle loro azioni senza tanti fronzoli di sceneggiatura, dove i corpi che si muovono e agiscono ( più che le parole) hanno il compito di mostrare l'evidenza del reale, può sicuramente essere efficace per dipingere con freddo realismo il tema trattato, la Camorra, il sistema, e la varia umanità che contribuisce (quasi senza avere alternative o possibilità di scelta) ad alimentarlo.

Il problema di Garrone è che non sempre ci regala episodi (e il film ne ha tanti) con quegli elementi indispensabili affinchè un prodotto del genere funzioni: la tensione e la suspense (qualità che almeno ai Dardenne, e a qualche loro emule, non sono mai mancate)...
Forse in "Gomorra" c'è troppo materiale, non sempre sviluppato in maniera cinematograficamente interessante (ripeto, cinematograficamente), e il rischio è che per buona parte del film l'attenzione e il coinvolgimento dello spettatore non sia proprio ai massimi livelli.
Gli episodi più intriganti (montati alternativamente agli altri, pur non essendo necessariamente legati), di fatto, sono quello con i due ragazzi che sognano di sfondare in solitaria nell'ambiente all'insegna di Tony Montana, e l'altro con il sarto Pasquale che va a insegnare i suoi segreti ai cinesi...
Boccio quello con Tony Servillo, con finalino un pò troppo e ingenuamente edificante (possibile che il giovane aiutante non avesse considerato prima la natura di quel lavoro?) e quello con l'iniziazione del ragazzino con successivo "uso" del medesimo...
A metà si trova l'episodio del porta soldi (la cui posizione diventa critica una volta che il clan si spacca), che solo verso l'epilogo offre un buon momento...

Insomma, per non farla lunga, ovviamente il materiale è interessante, purtroppo non sempre la resa cinematografica è altrettanto...
In effetti "Gomorra" si poteva realizzare in mille altri modi, magari con una soluzione meno "difficile e autoriale", e se è vero che oltreoceano erano interessati al libro si poteva senz'altro tentare la strada della coproduzione, magari ci sarebbero stati meno "dardenneggiamenti" (spesso a vuoto) di Garrone e forse, alla fine, più pubblico portato nelle sale a conoscere una realtà di cui tutti devono prendere atto.

5 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2008 13.54.09
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Invia una mail all'autore del commento principecarlo  @  17/05/2008 09:54:06
   8½ / 10
che bel film ma che brutta realta

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Ultima risposta 19/05/2008 16.49.31
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