crack (1991)

L'attore Giulio Base debutta dietro la mdp con un film apparentemente grezzo in realtà molto più studiato di quello che appare. La vicenda (in maniera curiosamente simile a "Pugni di rabbia" di Claudio Risi uscito lo stesso anno ma che ebbe più visibilità) vede le vite di un gruppo di ragazzi di borgata romani che orbitano intorno al mondo del pugilato; c'è rabbia repressa, fame di vita...e c'è la droga! Le loro storie di uniscono in un dramma con la metafora dei pugni dati al sacco di allenamento che sono i pugni che ti da la vita quando si viene traditi dall'amore, quando le amicizie non sono sincere. Un film duro, violento e crudo dove anche i cattivi sono loro stessi delle vittime ed anche i buoni non sono certo dei santi. Nonostante la pochezza dei mezzi Base si dimostra già ferrato con una regia piena di movimenti di macchina e di inquadrature audaci, i dialoghi sono veloci e volgari quindi del tutto adatti alla situazione, recitati da un manipolo di attori giovani ma già bravi ma tutto il cast è nutrito con Mario Brega qui alla sua ultima apparizione, Franco Pistoni ed il debutto cinematografico per Nadia Rinaldi e Valeria Marini.
La scena della tartaruga mette i brividi.
Un altra chicca che meriterebbe di essere riscoperta.