mindhunter - stagione 2 (2019)

Serie di qualità che, per quanta confezionata al limite della perfezione, non mi ha rapito nella visione come successo con altre, forse a causa della sua freddezza di fondo e della sua ambientazione quasi asettica, lontana nel tempo. Cast e regia comunque di alto livello. Il voto vale per entrambe le stagioni.

Dalla trama sembra il banale poliziesco, invece devo dire che non è niente male

Una seconda stagione divisa in due parti ben distinte, con la prima che è la naturale prosecuzione di ciò che avevamo visto ed apprezzato, cioè un approfondimento delle teorie di profilazione dei vari serial killer (Berkowitz, Manson), ma che indubbiamente doveva avere dei naturali sviluppi sul piano narrativo, cioè andare direttamente sul campo, affrontare nel concreto tutto ciò che si era teorizzato. La storia tragicamente vera del mostro di Atlanta, caso controverso ed in buona parte irrisolto, mostra il duplice volto e soprattutto la distanza che potrebbe esserci tra la teoria e la pratica. Certezze che vengono incrinate da dubbi che si insinuano nei protagonisti.
Una stagione certamente più corale, non più Ford-centrica, che allarga lo spettro di osservazione sia su Bill Tench che su Wendy Carr. Sottotrame forse un po' slegate, tuttavia importante per approfondire i rispettivi personaggi, specie sul primo, mentre per la dottoressa occorre qualcosa di più incisivo per la stagione successiva, considerando la sua poca presenza quando l'azione si sposta sul campo di Atlanta. Atlanta è il terreno di verifica e certamente la serie diventa in qualche modo più convenzionale, però è anche vero che tutti gli elementi funzionano a dovere e l'incedere delle indagini, attenzione per i dettagli è di livello eccellente. Ottime prospettivi quindi anche per la stagione successiva.

Questa stagione, pur mantenendosi su alti livelli qualitativi, è un passo indietro rispetto alla prima.
Innanzitutto si da più spazio alle vicende personali dei protagonisti e questo non sarebbe per forza un lato negativo se non fosse che hanno dedicato meno tempo al punto di forza della precedente stagione ossia le interviste ai killers!
E' vero che ce ne sono 3 mitologici come Son of Sam, Ted Watson e Charlie Manson ma non hanno lo stesso appeal che fu per Kemper o Jerry Brudos.
La sottotrama sul figlio di Bill Tench dopo un input macabro ed inquietante si sviluppa in modo abbastanza noioso ed irritante (sarà che ho odiato sia il figlio che la moglie), come ho trovato pressoché inutile l'inciucio amoroso della co-protagonista femminile.

Poi c'è anche da notare della confusione in fase di scrittura ed una su tutte è il fatto che al termine della prima stagione (in un ultimo episodio straordinariamente da brividi con l'abbraccio di Kemper) per Holden Ford le cose si mettevano male e questo giustamente si è visto anche nelle prime puntate della seconda stagione per poi quasi dimenticarsene con il proseguo degli episodi.
Pure gli omicidi di Atlanta, per quanto una scelta logica ed obbligata visto che nella realtà i protagonisti hanno davvero preso parte alle indagini, si rubano buona parte della trama con qualche momento anche noioso.
Questo mi fa sperare quindi che visti i tempi dilatati nel raccontare le vicende di questi agenti vi sia la volontà di produrre parecchie stagioni (Fincher dice almeno 5) anche perché all'appello mancano parecchi killer interessanti da analizzare e credo metteranno un "pezzo grosso" a stagione.

mi ha coinvolto meno della prima , le vicende private dei protagonisti rallentano un pò il ritmo .
Ci sono anche meno colloqui coi killer,che erano un pò il punto forte della prima st. , e la caccia al mostro di Atlanta è un pò fiacca nel ritmo anche se realmente a un certo punto non sapevano più che pesci pigliare e lui si è fatto prendere un pò da pollo . se la serie va avanti speriamo ritorno agli antichi fasti .

Seconda stagione di pregevole fattura, forse un pelo inferiore alla prima, ma comunque di grande qualità e accuratezza. Affascinanti gli incontri con Manson ed "Il Figlio di Sam" e appassionante il caso di Atlanta in cui sono coinvolti i protagonisti.