Trama del film Un piedipiatti a beverly hills: axel f
Axel Foley fa il suo trionfale ritorno nell'assolata California, assegnato a una delicata indagine sulla diffusa corruzione all'interno del dipartimento di polizia di Beverly Hills. A dargli manforte nell'investigazione - in seguito alla morte di un vecchio amico - ci saranno sua figlia e l'ex fidanzato di lei.
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Ennesimo franchise riesumato a distanza di tanti anni, con risultato mediocre ma tutto sommato non disastroso. I problemi maggiori sono un ritmo troppo blando e un'indagine poco coinvolgente con i soliti poliziotti corrotti, non c'è vero divertimento se non nell'ultima parte che, quella sì, ci riporta ai primi "Beverly Hills Cop". Eddie Murphy ha una naturale simpatia ma gli anni passano anche per lui e per il ruolo in questione risulta visibilmente invecchiato. Oltretutto per noi italiani c'è anche la nota negativa (ma questo ovviamente non è da intendersi come un difetto del film) del cambio di doppiaggio: Fabrizio Vidale è bravo e fa (bene) il suo ma per noi pubblico italico Eddie Murphy è troppo legato alla voce del mitico Tonino Accolla). Dall'altra parte c'è un Kevin Bacon sempre bravissimo ma interprete di una parte scontatissima per un personaggio il cui ruolo è facilmente intuibile fin dalla sua prima entrata in scena. Per quanto riguarda il resto del cast c'è qualche gradito ritorno e un Gordon-Levitt abbastanza anonimo. Poi c'è Taylour Page che è ok come interpretazione, ma questi rapporti padri e figlio/a con i due che si vogliono bene ma che per i più futili motivi non si parlano da anni salvo poi riallacciare i rapporti ecc. hanno francamente scassato i cabasisi.
Secondo me è un film che va bene solo per i nostalgici che sentivano la mancanza del piedipiatti Axel Foley.