Nel nuovo capitolo, i Troppo Cattivi, una banda di animali criminali, cercano di guadagnarsi fiducia e accettazione nella loro nuova vita da ""bravi ragazzi"". Tuttavia, vengono richiamati in azione per affrontare un'ultima missione, guidati da una squadra criminale tutta al femminile.
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I Troppo Cattivi sono diventati buoni, ma questo non ha reso la loro vita più facile: Mr. Wolf, Mr. Snake, Mr. Shark, Mr. Piranha e Ms. Tarantula hanno tutti problemi a integrarsi in una società che, nonostante tutto, continua a guardarli con diffidenza. Il loro tentativo di redimersi catturando un misterioso criminale noto come Bandito Fantasma li fa finire dritti tra le braccia di un trio di ladre, che li ricatta per aiutarle in un colpo... Archiviato il primo capitolo introduttivo -per me un gran successo- la DreamWorks tenta il raddoppio con il solito sequel e ancora una volta fa centro. La tendenza è quella che uno si aspetterebbe da un prosieguo: più grande, più spettacolare, più esagerato, esaltando tutti quegli elementi che hanno sancito la riuscita del predecessore agli occhi del pubblico e nelle mani di filmmakers che chiaramente sanno ciò che fanno, il risultato è all'altezza del capostipite. Per certi aspetti anche migliore. Riconfermato l'ottimo impianto visivo tinto di 2D e virtuosismi registici, anche il carisma e l'appeal dei personaggi rimane invariato, provando ancora una volta che è proprio il cast il piatto forte di questo franchise. Su tutti ovviamente campeggia Mr. Wolf, che qui ancora più che nel precedente film ruba la scena ai suoi compari con la sua spocchia alla Clooney, mentre gli altri si limitano a fargli da spalla; lui si fa portavoce dei dilemmi affrontati da tutta la squadra, i quali di nuovo non lesinano tematiche abbastanza serie sotto la superficie cartoonesca,
In questo caso, la tentazione di tornare alle vecchie abitudini criminali, dopo che tante porte sono state loro sbattute in faccia.
forse non approfondite quanto dovrebbero, ma presenti comunque. Lo spazio riservato agli altri membri della gang è più risicato, ma alla fine hanno tutti un ruolo da giocare nei vari "colpi" organizzati e nessuno di loro ha perso il suo smalto sul versante comico -e qui è bene menzionare le animazioni dei personaggi, eccellenti e meravigliosamente espressive come al solito. E parlando dei colpi, è qui che si notano i maggiori cambiamenti: al posto delle influenze Soderbergh/tarantiniane, qui si hanno chiare reminiscenze dei grandi blockbuster estivi alla "Mission Impossible", di cui si emulano e si mettono alla berlina contemporaneamente gli eccessi, gli stunt esagerati e i piani megalomani. E tutto questo senza lasciarsi scappare delle citazioni colte -non solo "Il silenzio degli innocenti", ma persino "Gravity"! E se a contrapporre ai nostri eroi si mette un trio di cattive così ben riuscite, il gioco è fatto: come i "Bad Guys", anche le "Bad Girls" compensano una certa mancanza di profondità con una notevole presenza scenica e una furbizia capaci di mantenerle due passi avanti rispetto ai buoni, a tal punto che perfino l'assenza di una vera backstory non è di peso.
Pare che Kitty e le sue compagne avessero dei trascorsi con Diane, il che avrebbe aggiunto un po' di pepe al loro rapporto, ma tutto considerato credo sia stata una buona idea lasciar perdere quel dettaglio che avrebbe reso alcuni aspetti del personaggio della Foxington privi di senso -per dire, se sapessi di avere degli ex-colleghi criminali a cui stai antipatica, per quale motivo ti esporresti candidandoti a governatrice? Alla fine, le antagoniste funzionano bene anche così, in specie Kitty, che risulta diabolica e svelta al punto giusto, nonché una minaccia anche fisicamente. L'unico neo è il motivo che spinge Pigtail e Doom a rivoltarsi contro di lei, trattato con eccessiva fretta.
Forse mancano i colpi di scena a raffica del primo film a favore di un'impostazione maggiormente action, ma il ritmo resta elevato senza mai sembrare affrettato, la storia si dipana in maniera soddisfacente e il finale promette avventure ancora più eccitanti.
Con i Troppo Cattivi e Diane dati per morti, il che dà loro l'occasione di riciclarsi come agenti segreti in una nuova unità creata appositamente. E con Marmellata diretto "a casa", da qualche parte nello spazio.
Qua e là c'è perfino spazio per dei momenti intimi che aggiungono quel tanto di energia e attrattiva in più, senza risultare sdolcinati o fuori posto. Insomma, un cocktail quasi perfetto che, pur non toccando chissà quali vette narrative, regala diversi momenti esaltanti e riconferma questa banda di canaglie come uno dei gruppi di protagonisti più memorabili e affiatati che la DreamWorks abbia mai tirato fuori dal cappello. A quando il prossimo colpo?