stay alive (2006)

Dopo case, videocassette, cellulari e scarpe maledette dell’oriente, ecco arrivare una nuova maledizione dagli americani, come risposta a queste varie leggende del sol levante. Un gruppo di sei ragazzi decide di provare in anteprima il videogioco Stay Alive, un survival horror online nel quale, dopo essersi creati il proprio alter ego e scelta la propria arma, entreranno in una strana abitazione infestata da spiriti, comandati dalla perfida contessa Elizabeth Bathory. Nulla di così grave, un gioco comune, se non fosse per il fatto che il gioco è stato maledetto dalla stessa contessa e che chiunque muore nel gioco è destinato a morire nello stesso modo nella realtà.

Sfruttando un’idea di base molto interessante, il regista Bell è riuscito a creare un teen-horror fuori dagli soliti schemi, che non terrorizza più di tanto, seppur regala piccoli momenti di tensione, né mostra violenza, però è abbastanza divertente e si lascia guardare senza problemi. Parlando del livello narrativo, le aspettative erano molto basse, però si può benissimo dire che non è così malvagia la sceneggiatura. Certo a tratti scontata, all’inizio un po’ noiosa, però ha quel qualcosa di originale che riesce a suscitare interesse. La recitazione già ha varie pecche, cioè escludendo la appena salvabile interpretazione di Frank Muniz e Samaire Armstrong, gli altri son molto insufficienti. Quanto all’immagine, il voler mescolare realtà a videogioco è stata una bella trovata, certo il fatto di vedere dei fantasmi computerizzati, anziché umani alla Kayako, regala meno paura, però la realizzazzione è accettabile. Carina la citazione su Fatal Frame (Project Zero) definito come il gioco più terrificante.

Nonostante sia il solito teen-horror, con attori poco validi e una trama un po’ scontata, Stay Alive si classifica come uno di quei film che son piacevoli e divertenti da guardare, seppur non si tratti di un ottimo prodotto. Molto consigliato agli appassionati di Videogames.