ricordati di me (2002)

Francamente, ancora una volta, non capisco. E sarò "de coccio" ... ma perchè sparare contro una commedia all'italiana (genere che sembrava morto e sepolto, ma che ha fatto grande il nostro cinema).
Sembrava morta: compare un Pinco Muccino e con tre film, parlando di giovani, di trentenni e della famiglia ci dà altrettanti ritratti belli chiari della Italia di inizio millennio; si avvale qui di grandi attori; riesce a far recitare la Bellucci; c'è pure il cameo di Taricone; la storia (prevedibile... gran pregio) scorre che è una meraviglia; tutto si può dire meno che ci si annoi; insomma ancora una volta ci sono gli ingredienti per un'opera di intrattenimento di alto livello, che non ha maggiori pretese di quante quaranta anni fa ne avesse, ad esempio, Il padre di famiglia di Nanni Loy.
Non capisco, allora, in tanti giudizi, l'accanimento contro Muccino, reo di non averci folgorato sulla strada di Damasco. Che il nostro e le sue opere non reggano il confronto col Bergman di Scene da un matrimonio è un conto, che però fra il buon Gabriele e tanta parte del moribondo cinema italiano ci sia una bella differenza (tutta a favore di Muccino) è altro conto. Ed allora, senza sbavare, almeno rendiamogl, con voti equilibrati e non da professoressa isterica, i il merito che ha.