Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei...
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Una storia che ci mette al cospetto di quegli interrogativi che spesso paiono semplici o banali. E' l'indifferenza, è la clemenza, è il credere che le cose non siano colpevolizzabili perchè giustificate da delle circostanze. Questo è quello che avviende quotidianamente: restare impassibili davanti a delle cose che sono sbagliate, credere che le cose si risolvano da sole, che gli errori non si ripetano. Per me il messaggio del film è stato questo. Ci sono momenti in cui la clemenza deve esser messa da parte. Il perdono è giusto, ma se ponderato. Se vogliamo vivere in una migliore società bisogna operare per questo. E per una migliore società è necessario confrontarsi con gli altri, dire le proprie opinioni, dire ciò che a noi sembra giusto o sbagliato invece di tenersi tutto dentro. Agire. Lei avrebbe dovuto agire subito. Avrebbe dovuto dire di no a quelle persone, no agli abusi, no agli sfruttamenti, se gli avesse sbattuto in faccia la verità subito... Se lo avesse fatto non sarebbe stato per un'azione di ripicca o rivalsa personale. Sarebbe stato per una crescita comune e per una evoluzione sociale. Probabilmente non avrebbe covato tutto quell'odio verso ogni singolo cittadino e il massacro non sarebbe avvenuto.
E' per questo che lei opprimendo la sua personalità ha portato ad un finale violento.. Ovviamente, mettendoci nei panni di Grace è difficile, se non impossibile dire la propria opinione. Il film è un'esempio estremo di mancanza di potere..
Non penso che lei sia stata contenta della morte di tutte quelle persone. Quando ha premuto il grilletto ha provato dolore nell'uccidere l'uomo che amava. L'ha fatto per un principio morale, per una società migliore, per l'umanità, per se stessa. Aveva capito la propria arroganza: l'arroganza di accettare qualsiasi comportamento umano, qualsiasi.