Centinaia di individui a corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini. Li attende un premio invitante, ma la posta in gioco è mortale.
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Insomma, la serie intrattiene abbastanza ed e' diretta discretamente, pur con tanti errori di grammatica di base del cinema. La recitazione e' molto discontinua, alcuni personaggi come il protagonista, il suo amico-nemico d'infanzia, la ragazza nord-coreana mi hanno convinto, altri molto meno - prima fra tutte la tizia che grida in continuazione calcando il suo personaggio in modo sconclusionato e francamente fastidioso. C'e' poi un grosso problema logico che cito nello Spoiler e che non mi ha permesso di apprezzare piu' di tanto la serie, perche' rimane un immane problema irrisolto che speravo trovasse una spiegazione nel finale e invece niente. Comunque se si fa finta quel problema non esista (per me e' molto dura), specialmente nella seconda parte la serie decolla e si fa sempre piu' interessante e coinvolgente. Finale aperto e seconda stagione quasi sicura.
Dai non è verosimile pensare che, DA ANNI (visto che ci raccontano che questi giochi esistono da diverse edizioni), 455 persone scompaiano nel nulla a ogni edizione e nessuno ne parli, nessun giornale ne riferisca, la polizia non li cerchi, i loro parenti non ne denuncino la scomparsa, nessuno indaghi, ecc.ecc. Dai questa è veramente TROPPO grossa, per me è del tutto inaccettabile e mi ha fatto scendere il coinvolgimento e la credibilità di mille punti. Nella prima puntata qualche concorrente grida agli aguzzini "Come potete pensare di farci fuori tutti? Ci verranno a cercare!", ma non gli rispondono, e la cosa cade lì. Mi aspettavo una spiegazione nel finale, tipo che il governo o direttamente lo Stato fossero complici... e invece niente, ma del resto avendo palesato fin da subito che i giochi si svolgono in un Paese ben riconoscibile come la Corea del Sud, non si poteva far passare esplicitamente lo Stato come complice. Forse nella seconda stagione ci sara' qualche elemento in piu' per capire? Ad ogni modo se anche cosi' fosse, chiudere la prima stagione senza accennare minimamente alla questione lascia un forte amaro in bocca e non mi permette di apprezzarla piu' di tanto. E' il solito problema di tutte quelle opere di fantasia che pretendono di fondarsi su un realismo solido, quasi esasperato, e poi cadono su elementi molto semplici che di