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MARLON BRANDO, BO DEREK, JOHN TRAVOLTA...............Lino Banfi La mia ragazza ci era cascata, ah ah ah!
Questa commedia di Salce era una mia grande mancanza a cui ho ovviato questa sera, ne avevo parecchio sentito parlare da amici amanti del genere e visto solo qualche pezzetto in passato. Come mi aspettavo è davvero divertente e si piazza tra i top della carriera di Banfi, tralasciando le commedie corali tipo "Scuola di ladri" o "Grandi magazzini", che qui davvero mette in scena un personaggio fantastico e poliedrico sfoggiando tutti i suoi marchi di fabbrica e una sfilza di battute quasi sempre riuscite! Se vogliamo essere filosofici diciamo che la tematica di fondo in certi punti critica parecchio il mondo del lavoro, specie nell'episodio de "La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio" ossia uno delle scene più cult del film. Un ex galeotto che uscito di prigione, "aiutato" dal cugino, prova vari lavori con esito negativo quanto rocambolesco....ne escono una serie di scenette diverse quasi tutte riuscite e con la componente erotica ad un livello discretamente alto e a volte un pò volgare ma entro i limiti (ce l'hanno su a morte con i finocchi): La mia preferite sono la prima in cui assieme al grande Gigi Reder mette su una "commedia degli equivoci" a sfondo sessuale mentre le altre tra alti e bassi se la cavano. Povero Pasquale Zagaria, ce la metta tutta al giorno d'oggi per restare a galla ma con esiti nefasti...preferisco ricordarlo così!
Non posso negare di essermi approcciato alla visione di questo cult della commedia italiana con le peggiori predisposizioni. Un pò perchè quando vedo la faccia di Lino Banfi inizio sempre a sentirmi poco bene (anche se sono anch'io un addicted de l'allenatorenelpallone). Un altro pochino perchè il mio rapporto col comico è sempre un pò difficoltoso e diffidente, malgrado sia uno che su un'isola deserta si porterebbe probabilmente dietro la saga di Fantozzi rispetto alla filmografia di Kubrick se non altro per ridere nella disgrazia. Però mi attirava vedere un'opera della quale non sapevo assolutamente niente, se non l'esistenza e il "successo". Definire film "Vieni avanti cretino" è come definire libro la raccolta di barzellette di Totti. Un filo conduttore che più esile e forzato non si potrebbe, l'assoluta assenza di sceneggiatura (se non quella delle singole gag), la sensazione di ritrovarsi in una sequenza di accadimenti che messi al contrario darebbero lo stesso identico film. Per non parlare delle stucchevoli e mal riuscite scene di cornice, il prologo e l'epilogo, che mi danno la sensazione, quasi certezza, che siano state appendici messe successivamente per raggiungere la durata minima (chi sa parli). Eppure... Eppure Vieni avanti cretino fa ridere, cavolo se fa ridere. E intendiamoci, la forza principale non sta in Banfi o nella costruzione delle gag, ma in una categoria ormai persa dal cinema italiano, quella dei caratteristi. Cioè, non proprio persa, nei film di Parenti ad esempio son tutti caratteristi ma il livello... mamma mia. E così lo straordinario Gigi Reder (senza il quale fantozzi non sarebbe Fantozzi, è bene ricordarlo) e la sua entrata col mal di denti sono da antologia. E ottimo è Bracardi nella scena del mimo o la Schiavone in quello dell'esaminatrice (nell'episodio più debole, quello sugli uccelli). E che dire poi di Nello Pazzafini nei panni del barista Gargiulo o, soprattutto, del meraviglioso Alfonso Tomas nell'ultimo indimenticabile episodio della fabbrica? Salce non ha nemmeno bisogno di dirigere. Basta una location per volta, Banfi e il caratterista di turno e il film è fatto. Se aggiungi poi la bellezza stratosferica di Michela Miti e butti là una Moana Pozzi e una Ramona Dell'abate il successo è assicurato. Penosa l'interpretazione del sosia di Benigni e furoi luogo la battuta metacinematografica che Banfi gli rivolge "Lei è quello toscano? Quello che ha parlato male del Papa? (con riferimento al Pap'occhio). In fin dei conti Vieni avanti cretino è un film senza alcun senso e con numerosi momenti deboli, ma ha la forza grezza dell'artigianalità, si sente l'odore del legno del palco teatrale, si avverte la sensazione che ha dentro gente che sa fare un mestiere, quello dell'attore, dell'attor comico. Soprattutto, è un film che sa prendersi per il **** da solo e solo questo, da solo, vale il rispetto che merita.
Il voto perchè un film comico DEVE far ridere...... e questo ci riesce in pieno in tutte le sue gag ( il barista, il gitano ballerino o l' improbabile operaio solo per citarne alcune). Poi Salce è una garanzia per il genere , forse il migliore e Banfi la punta dell' iceberg della comicità italiana ( mi verrebbe da dire "e non") assieme a Villaggio.
Pensa te, l'ho acquistato solo in settimana. E l'ho già visto due volte (tra l'altro, buoni i contenuti extra del DVD, con tante interviste). Alcune gag sono da storia dell'avanspettacolo: Reder dal dentista, la parlata in pugliese (che capisco avendo la mamma barlettana) sottotitolata in falso arabo, l'episodio della fabbrica (quello è arte allo stato puro), pensate che c'è pure Moana Pozzi che recita una breve parte! Immortale.
Un CULT! Il film è davvero una schifazza, ma chissà perchè tutti per strada e nelle chiacchere di circostanza, riammollano una battuta da questo film o una scena in particolare( c'è ne una che è davvero demenziale stupida, eppure è quella che piace di più...). Io sono tra quelli che ogni tanto cita il film che, ripeto, è bruttissimo per il cinema, ma azzeccatissimo per le masse.
Film che va avanti a "barzellette", gli do 6,5 solo per la prima oretta poi inizia a diventare stancante e noioso senza nè capo nè coda. Bravissimi Lino Banfi, Alfonso Tomas e l'attore che interpretava Filini nei film di Paolo Villaggio.
Non esiste nemmeno un confronto con "L'allenatore nel pallone". Qualche scena fa sorridere, ma nel complesso non è il massimo questo film..non più di 6...media troppo alta!
Il trash non mi è mai piaciuto anche se qualche anno fa guardavo questo tipo di film solo per farmi due risate e niente più. Credo anche che la vera rovina del cinema italiano sia partita propria da qua: prima avevamo Fellini e Mas*****nni, poi abbiamo avuto Salce e Banfi, ora ci ritroviamo Boldi e de Sica. Devo comunque ammettere che questo film ha diverse trovate divertenti.
tipica commedietta estiva delle 22.30. Il meglio (o il peggio?) di Lino Banfi. Solo per chi piacciono le macchiette del comico pugliese e per chi vuole passare una serata senza porsi tante domande
Signori, nel suo genere questo film è un capolavoro. Si ride quasi ininterrottamente, un banfi in forma strepitosa e una serie di gag che sono diventate di culto.
Lino Banfi e irresistibile. All'inizio del film c'è da pisciarsi addosso,dove lui và nel dentista,che credeva che era una casa di appuntamento. Inimitabile.
qualche risata riesco a farla, ma questi voti tutti alti... mica l'avete scambiato per Fellini o Tati vero? La dimostrazione che Salce non aveva più nulla da dire