the experiment - cercasi cavie umane regia di Oliver Hirschbiegel Germania 2001
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the experiment - cercasi cavie umane (2001)

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locandina del film THE EXPERIMENT - CERCASI CAVIE UMANE

Titolo Originale: DAS EXPERIMENT

RegiaOliver Hirschbiegel

InterpretiMoritz Bleibtreu, Christian Berkel, Oliver Stokowski, Wotan Wilke Möhring, Justus Von Dohnanyi

Durata: h 2.00
NazionalitàGermania 2001
Generethriller
Al cinema nell'Agosto 2002

•  Altri film di Oliver Hirschbiegel

Trama del film The experiment - cercasi cavie umane

Un gruppo di scienziati decide di realizzare un insolito esperimento: rinchiudere 20 uomini in un carcere simulato per 2 settimane, dividendoli tra guardie e detenuti per poi analizzarne le reazioni. Ma il senso del potere inizia a inebriare le menti delle guardie...

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Voto Visitatori:   6,54 / 10 (146 voti)6,54Grafico
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Voti e commenti su The experiment - cercasi cavie umane, 146 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

_Hollow_  @  02/03/2015 04:38:25
   9 / 10
Che film. Che gran film questo Das Experiment di Oliver Hirschbiegel, un esordio coi contro******** prima di andare a morire a Hollywood (registicamente parlando), come accade a molti.

Come si fa a non apprezzarlo? Seriamente, è un film da usare come metro di paragone in una scelta del voto per spronare qualcuno a darsi anzi all'ippica. Registicamente è stupendo (nulla di rivoluzionario alla Orson Welles o Griffith, per carità); ogni regista esordiente che non sia un genio alla Bunuel e similari dovrebbe sperare e puntare a girare qualcosa di simile.

Se non bastassero le inquadrature, aggiungete un ritmo serrato che non crolla mai e una recitazione magnifica da parte di chiunque (vien da immedesimarsi in questa trasposizione dell'esperimento carcerario di Stanford anche solo grazie a questa).
Che una escalation simile della violenza sia assurda, come definita da qualcuno, vuol dire non conoscere l'esperimento in questione (che si trova su ogni manuale di Psicologia sociale). C'è anche chi, oltre a questa, critica la "presenza femminile" della ragazza, non si sa perché, come se tutto dovesse vertere sull'esperimento senza se e senza ma. Quando non solo l'incontro tra i due e la loro e la relazione che si viene a creare risulta delicata estremamente delicata e magnificamente resa, in quei pochi minuti che le sono dedicati, ma quando la sua funzione (della donna, intendo, ma del "vero" rapporto amoroso di coppia in generale) va ad occupare pure un evidente fine simbolico. Nuovamente, se non si è ciechi o pessimi osservatori (si ma allora diamoci anzi alla musica, su) non si può non notare cose come i secondi finali ad esempio, di due maglie contrapposte (nero lui, coi capelli rasati a sembrare un monaco buddista, bianca con pantaloni neri lei, quasi uno Yin e Yang) sedute in una spiaggia deserta in contemplazione dell'orizzonte sul mare, che taglia le loro teste (che poi io lo adoro per via di Kitano, quindi sono di parte).

Mi sento quasi di non premiarlo a sufficienza (in particolare se fosse un low budget); e se non son più largo di maniche è principalmente per una certa dose di assurdità che viene a crearsi nella seconda parte quando i secondini

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Queste cose si che sono effettivamente troppo esagerate, ma non danneggiano affatto in modo critico.

Bravo Hirschbiegel, promettevi bene e il talento qui si vede.

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Ultima risposta 02/03/2015 04.42.57
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BlueBlaster  @  30/04/2014 03:19:55
   6½ / 10
conosco da anni questo film ma l'ho sempre evitato credendolo un film underground ed un pò sperimentale (probabilmente per la sua provenienza tedesca) ed invece è molto più normale di come me lo aspettavo.
Le atmosfere e le location sono certamente opprimenti, la fotografia (simile a quella di "The Cube") giallo-verdastra da allo spettatore un senso di disagio aggiunto ma siamo comunque davanti ad uno stile ancora accettabile anche se abbastanza originale ed atipico.
Un esperimento psico-sociale, all'interno di un carcere, va fuori controllo ed i comportamenti umani raggiungono un'involuzione dagli esiti sconcertanti.
In piena nascita/evoluzione del fenomeno BIG BROTHERS il regista Oliver Hirschbiegel propone una sua idea di telecontrollo ma questo non è il concetto fondamentale su cui si fonda il film che vuole più che altro esplorare la psicologia umana.
Secondo me però non sono riusciti a dare realmente profondità ai personaggi che rimangono semplicemente "cavie da laboratorio" (protagonista compreso) sottrando quindi empatia allo spettatore.
Ciò che avviene tra le sbarre di questo carcere simulato, partendo dal presupposto che sono volontari pagati e che l'esperimento non dura poi molto, è poco plausibile...impossibile che questo "gioco di ruolo" infici sino a questo punto sulla stabilità mentale di entrambe le parti.
Il livello di violenza non è poi tanto alto e di sequenze stranianti non ce ne sono poi molte...insomma secondo me è un film innocuo che non dice poi molto e lo fa pure in modo ordinario.
Resta comunque interessante questo progetto, quantomeno come sguardo su come il senso di potere possa trasformare le persone!

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Ultima risposta 30/04/2014 15.05.32
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  06/10/2011 16:15:26
   5½ / 10
L'idea è quella di un gioco di ruoli abbastanza tradizionale: guardia e ladri; portato però alle estreme conseguenze.
Questo film tedesco è abbastanza interessante e si lascia seguire, ciò che realmente manca è un forte approffondimento psicologico dei personaggi e anche della storia che sembra spesso scorrere col pilota automatico in maniera fin troppo prevedibile.
Un'occasione che avrebbe dovuto essere sviluppata meglio.

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Ultima risposta 10/01/2013 17.31.26
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Oskarsson88  @  22/02/2011 21:56:44
   8 / 10
grande film tedesco ad alta tensione!!!

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Ultima risposta 26/07/2013 13.32.39
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  31/08/2010 01:41:51
   7½ / 10
Assunzione di ruoli, bestialità dell'uomo che si riassume in istinto di sottomissione e dominio sul proprio simile. Molta la carne al fuoco in questo film che mi colpì positivamente all'epoca in cui uscì al cinema. Costruito bene e dall'atmosfera opprimente, grazie alla quasi totale ambientazione in interni che ne fanno una black box più grande di quella reale usata nel carcere "fittizio". La buona resa degli attori inoltre contribuisce a dare un valore aggiunto all'intera pellicola, che gioca volutamente sui vari clichè di molte pellicole carcerarie.
Non è esente da difetti come il ruolo della ragazza appena accennato ed il finale poco coinciso che invece di raggiungere il climax della tensione, paradossalmente ne attenua la forza.

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Ultima risposta 27/09/2012 14.58.25
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gikkio74  @  17/06/2010 00:55:49
   8 / 10
Un gran bel film....
Vedo che però molti anzi tutti non ne hanno colto la vera essenza....

Quello che il film voleva spiegare e far vedere è come la follia possa essere matrice globale, e possa portare tutti a seguire un UNICO PAZZO.
Quello che il film spiega è come possa aver attecchito e indotto ad una incredibile escalation di orrori avallata da tutti POPOLO TEDESCO COMPRESO in un incredibile e purtroppo reale follia globale...
Il film in pratica cerca di spiegare come gente "comune" e non facente parte del reich possa essere stata così facilmente coinvolta senza aver il coraggio di dire mai NO...ma solo NOI UBBIDIVAMO SOLO AGLI ORDINI...

Il film spiega (piu che spiega SIMULA) la follia del nazismo..........
geniale in tutto il suo ORRORE perchè mette a nudo la VERA natura dell'uomo...non del cattivo o del buono ma di TUTTI insita nel DNA UMANO.
Mette a nudo quanto l'uomo sia (e non possa essere ma SIA) essere CRUDERLE MALIGNO E SANGUINARIO nell'animo.
Davvero terribile...

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Ultima risposta 17/06/2010 00.56.53
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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  13/03/2010 12:41:49
   2½ / 10
Dunque dunque.. Per non si sa quale ragione, un uggioso giorno di pioggia tale Hirschbiegel, reduce da un sestetto di film tv che fino ad allora aveva costellato la sua gloriosa carriera registica, decise di volersi ispirare ad un esperimento carcerario realizzato trent'anni prima a Stanford per l'esordio sul grande schermo.
Orbene, non essendoci chiaramente tracce di fedeltà alla storia, se non per pochi aspetti (peraltro riadattati nemmeno granché bene), il minimo che sia lecito attendersi da un film di questo tipo credo sia una lieve dose di fantasia nella sceneggiatura che non sfoci nella più totale e patetica sconclusionatezza. È evidente che il buon Oliver - coi tre stesori al seguito - non fosse dello stesso avviso: il suo Das Experiment è una romanzatissima rilettura di quella sperimentazione (poi divenuta una vera e propria simulazione) che dopo una quarantina di minuti pure caruccia si trasforma in una lunga, interminabile accozzaglia di cretinerie d'ogni sorta, fino a rasentare l'imbarazzante. Se non addirittura raggiungendolo eccome, in più e più occasioni.

Emblematico è l'utilizzo che vien fatto della tizia, stramba rappresentante d'una particolare branca di zoccòlaggine. Però nel film non ho idea della sua ragione d'essere, forse si voleva dare al protagonista una parvenza più umana e meno arrivista di quanto potesse sembrare inizialmente. Non sono neanche sicuro dell'effettiva utilità dei vari flash di lui & lei, in tutta sincerità. Ma soprattutto, non so se quei secondi finali che si staccano nettamente dalle due ore precedenti siano da plaudere (per un duplice motivo: sia per il discostamento, sia perché segnano finalmente il termine del film) o da condannare più di tutto il resto, che probabilmente avrà fatto vergognare il povero prof. Zimbardo e non escluderei la solidarietà con tanto di rivoltamento in tomba dell'esimio Le Bon...
Nel dubbio, regalo al finale mezzo punto.

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Ultima risposta 15/03/2010 17.51.19
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Darksimphony  @  24/05/2008 18:58:06
   9 / 10
a me è piaciuto tantissimo!!!

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Ultima risposta 24/05/2008 19.01.23
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/07/2006 21:57:37
   5½ / 10
Francamente è un'occasione mancata, ma sempre meglio dell'ultima bufala di Amelie Nothomb, che fra l'altro ha venduto migliaia e migliaia di copie del suo pessimo romanzo.
La vicenda di The experiment mi ricorda una puntata di Quark dove alcuni individui apparentemente innoqui venivano messi nella condizione di praticare la tortura a un prigioniero, e molti di loro non si fermavano affatto. Ovviamente la voce era registrata, il prigioniero sottoposto a scariche elettriche non esisteva, ma l'istinto violento degli uomini ha comunque prevalso a realizzare (diciamo virtualmente) il loro scopo.
Nel reality horror à la Experiment le tensioni vengono a galla: come dimostrato scientificamente la realtà è che l'uomo assume un comportamento diverso a seconda della posizione che assume, di comando o di sottomissione.
In the experiment pero' tutto è piattamente televisivo, scontato, prevedibile, e i luoghi comuni si sprecano. Non c'è profondità nei personaggi (risibile la "guardia" probabilmente gay) e l'effetto garantito è soprattutto (involontariamente spero) esilarante.
Resta una galleria di nudità esibite come simbolo di una ludica passività di sopraffazione (su questo tema il ben piu' efferato Salò di Pasolini ha detto immensamente di piu'), la solita tensione omoerotica, il solito sadismo messo in piazza senza la reale persuasiva che possa diventare/essere tutto tremendamente vero.
Un film profondamente "tedesco", in fondo, ma certo meno efficace di quanto il regista de "il commissario Rex" avrebbe forse desiderato.
In fondo resta solo un morboso saggio sulla condizione umana, e non molto di piu'.
Ottimo comunque lo sguardo carismatico di Bleibtreu

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Ultima risposta 04/05/2009 03.56.28
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Caravita  @  23/10/2005 15:38:34
   1 / 10
dio mio fa ******** è cosi irreale e la competizione che si viene a creare fra secondini e detenuti mi ricorda le dispute fra marmocchi il dramma che lo vidi pure al cinema

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Ultima risposta 16/11/2005 19.28.52
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pirulino  @  17/04/2005 13:12:01
   1 / 10
una vera *******.ma come si può arrivare ad impazzire di potere solo dopo 36 ore in una prigione simulata dove del resto ti pagano, con la consapevolezza, tra l'altro, di finire poi in galera perpretando omicidi e violenze assolutamente ingiustificate?il film peggiore che abbia mai visto.EVITATELO

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Ultima risposta 16/11/2005 19.42.23
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vale46  @  14/02/2005 20:06:59
   7 / 10
per essere un film tedesco, veramente niente male. idea veramente bella e originale, sopratutto da un punto di vista psico-sociologico. peccanto x il cast, secondo me non eccelso

4 risposte al commento
Ultima risposta 05/07/2005 14.08.20
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lia  @  01/11/2002 18:40:19
   1 / 10
Non ho mai provato tanta angoscia! Da evitare, troppo crudo.

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Ultima risposta 21/01/2005 08.08.54
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Invia una mail all'autore del commento Angel  @  13/09/2002 10:59:15
   3 / 10
La trama del film è un pessimo e sadico pretesto per far passare un mare di violenza gratuita. E pensare che in molti carceri REALI la tortura e la violenza sono pratiche all'ordine del giorno ( es. sud America, Turchia, Cina ecc. ). Quì il regista si permette di 'giocare' offendendo allucinanti situazioni reali e infangando egregi film documentari come Garage Olimpo o Fuga di mezzanotte...orrendo, sadico e morboso

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/07/2005 14.12.55
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