reversing roe (2018)

Roe vs. Wade è uno dei capisaldi giuridici americani in materia d'aborto. In parole povere la Corte Suprema ha sancito nel 1973 il diritto alla donna di scegliere se portare avanti o meno la gravidanza, ovviamento entro limiti prestabiliti in cui può essere esercitato tale diritto. Il governo non può mettere becco su tale questione. Il documentario mette in evidenza come il tema dell'aborto sia diventato uno dei punti fondamentali dell'agenda politica. L'attivismo pro-life di marca cattolica dapprima (d'altronde quando c'è la m3rda loro non mancano mai) e soprattutto i movimenti legati agli evangelici cristiani (boni anche quelli, peggio di un tumore al pancreas) che hanno portato avanti una campagna intimidatoria e terroristica da brividi. Purtroppo nella realtà americana la religione e la politica vanno troppo a braccetto. La legge divina non scissa come dovrebbe da quella umana e soprattutto mina la libertà individuale delle persone. Se le leggi umane sono ispirate da quelle divine l'individuo può diventare succube anche di credenti a babbo natale. Come affermai anche per un altro documentario che vidi poco tempo fa, Jesus Camp, i pro-life è gente pericolosa e, come i tumori, devono essere estirpati. E non c'è da stare allegri nemmeno in Italia. In maniera forse più sottile rispetto in America, alla giurisdizione sull'aborto stanno facendo terra bruciata.