la casa sulla scogliera (1944)

Per la serie delle case stregate qusto è un titolo irrinunciabile. Uno dei primi film in cui i fantasmi sono una presenza veramente inquietante e sinistra, oltre naturalmente ad un'ottima caratterizzazione dei personaggi fra i quali la giovane Russell nei panni Stella. Visto con gli occhi di adesso può apparire un po' datato, ma all'epoca era veramente un film spaventoso. Straordinaria la fotografia degli interni della casa.

Innegabilmente datato, è vero, ma conserva ancora un grande fascino. Un horror elegante, splendidamente fotografato e con un mistero che si sviluppa in maniera efficace. Delude un po' il finale tirato via ma ci sono pagine da consegnare al cinema di genere, dopotutto ci sarà un motivo per cui Scorsese lo adori così tanto. Non male anche l'effetto speciale dello spettro con i veli fluttuanti. Nota per la bellissima Gail Russell, presenza ricorrente del mistery statunitense, come nell'indimenticabile "La notte ha mille occhi".

Invecchiato malissimo, ma ricco di preziose atmosfere dark...strizza l'occhio al Rebecca di Hitchcock e alle trame di Val Lewton, o al classico Giro di vite di James. Recitazione troppo enfatica e teatrale, ottimo come sempre Milland. Epilogo un po' troppo classico anche nel suo genere

Molti ne ignorano l'esistenza ma siamo di fronte ad una pietra miliare del genere.

Il film si apre con un incantevole panoramica (resa ancora più suggestiva dal b/n) del mare che si infrange sugli scogli mentre una voce fuori campo (che scopriremo essere quella del protagonista) ci anticipa quello che quella casa sulla scogliera è portatrice di eventi nefasti. Anche solo per questa fantastica prova registico/fotografica, questo film si sarebbe meritato l'oscar per miglior fotografia. Per lo meno ha avuto la nomination.
E poi facciamo la conoscenza dei due personaggi principali, Fitzgerald bro and sister. Eccellenti le prove attoriali.
Il film è "vecchio" e lontano dalle successive evoluzioni in questo campo, ma la presenza dello spirito incombe e inquieta, le urla e i lamenti notturni sono messi in risalto dal b/n e le apparizioni del fantasma non deludono anche grazie alla grande abilità di Lewis Allen con la cinepresa.
La Villa Ventose incombe e impone la sua presenza grazie alla potenza delle immagini.
Il finale a lieto fine è in puro stile british, ma d'altronde me lo aspettavo.
Gli anni si sentono eccome ma alcuni sviluppi narrativi sono piuttosto moderni e certamente non fanno annoiare.

Il film verrà omaggiato nel '58 da Alfred Hitchcock ne "La donna che visse due volte", altro cult intramontabile.

Una storia misteriosa, un nonno apprensivo che ha qualcosa da nascondere, un'ambientazione suggestiva e la bella prova di un attore in continua ascesa nel firmamento Hollywoodiano sono tutti elementi che rendono "La casa sulla scogliera" un thrillerino ben fatto, che soprende per equilibrio grazie al giusto mix di spaventi ( veramente all'acqua di rose ) ed humour.

Il film è veramente carino. La colonna sonora poi è veramente ben riuscita; ci sono dei passaggi in particolare che sono molto ben sottolineati grazie alla musica. E' un "horror" vecchio stile ma fatto bene secondo me. Anche quei pochi effetti speciali che ci sono non sono male, per essere un film del 1944. L'atmosfera è ottima e i personaggi sono azzeccati per questo horror/thriller elegante. Il voto sarebbe più alto secondo me, solo che la protagonista è davvero lagnosa; peccato; secondo me l'unico difetto. Direi che cmq la storia non è per niente male; il confronto con "gli invasati" non c'è ma non gli manca tanto per me.



SPOILER

Suggestivo, ma l'età si sente troppo. E in questo caso non è un pregio.

La trama non convince. La protagonista è una lagna da paura, e le uniche cose che si salvano sono la buona atmosfera della casa e una discreta fotografia.

Non manca di gusto ma di mordente.

Sufficiente.