Essere neri all'inizio di questo secolo negli Stati Uniti non era certo una condizione molto facile. Oltre a questo Celie se la deve vedere con un marito che la sfrutta e la picchia. Con molta pazienza e grazie alla sua serenità interiore però, riuscirà a dare una svolta positiva alla sua vita.
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Questo l'avevo dimenticato, eccolo lì Spielberg, il cazz.one dei cazz.oni, l'apoteosi della mediocrità. La tirannia delle plebi lo ha da tempo eletto "grande regista", e devo dire che se l' è nettamente meritato col suo cinema fuorviante, fraudolento e di propaganda.
Il Colore Viola è esattamente sulla stessa linea dei ributtanti Schinder's list, Salvate il Soldato Ryan ecc ecc. Qui ci si serve della W.Goldberg(bravissima attrice) per produrre l'ennesimo film subdolo su questioni razziali di facile presa. Il film è costruito nella solita maniera, trametta banale con tematiche scelte a tavolino per commuovere l'obeso spettatore mondialista. Musichette e regia a totale servizio dell'emotività vanno infine a comporre il solito prodottino profumato.
E le masse stan lì a frignare e commuoversi, si divorano tutto senza protestare, "gli si potrebbe anche dare un bel barattolo di merd.a per 2000Lire, e senza esitare un momento sarebbero pronte a scannarsi per quel divertimento".
Di film del genere ne son stati fatti a bizzeffe, ma la classe che ha Spielberg nel mostrare il suo mascherato viscidume non ha assolutamente eguali. Insomma una mattonata sulle palle di 2.30h dello Spielbergone democratico.
Non sono per queste maxisaghe familiari che rivivono l'esistenza di un personaggio dall'infanzia alla vecchiaia con uno spicchio di storia americana sullo sfondo. Ci sono incappato altre volte nella trappola, che vuol dire sempre un minimo di due ore e mezza di lentezza. A piccoli tratti è un gran film, a grandi tratti è il trionfo del liberalismo democratico di Spielberg, fattosi ancora una volta difensore dei diritti innegabili dell'uomo, nero o bianco che sia. Ottimi Whoopi Goldberg e Dennis Glover versione cattivone.