ape regina (1955)

Un film scopertamente costruito sulle doti magnetiche della Crawford, qui crudele come non mai ma sempre con un sorriso accomodante sulle labbra, impegnata a fare e disfare delicate dinamiche famigliari come appunto l'Ape Regina del titolo. Sceneggiatura ( troppo incline alle scene madri ) e comprimari non sono alla sua altezza tuttavia la pellicola merita una visione, anche perchè nella seconda parte è capace di assicurare una buona tensione narrativa.

Melodrammone eccessivo e crudele sui veleni distillati in famiglia e sui covi di vipere che popolano l'America sudista arricchita, "Ape regina" è il film che, forse più di tutti, ha immortalato il mascherone horror di Joan Crawford, al solito inarrivabile nel ruolo della matriarca perfida, gelosa e sola, che circuisce tutti gli uomini del suo alveare trafiggendo le donne col suo pungiglione. Con quei tratti pesantemente marcati dall'avanzare dell'età, con le sopracciglia nere folte, la parrucca bionda, gli zigomi pronunciati e gli immensi abiti d'alta moda, Crawford si conferma la più grande drag queen del cinema americano. Il film funziona alla perfezione e alcuni dialoghi al vetriolo sono degni di nota ("Sei come una malattia infettiva, una volta presa ne diventi immune!").

la grandiosa interpretazione della attrice protagonista rende un film buono, OTTIMO!!
una trama coinvolgente e atmosfere cupe per un tormento famigliare rappresentato da una donna spietata, malvagia ma allo stesso tempo fragile, debole!