il terrore viene dalla pioggia (1973)

Malgrado i molti film di genere horror girati non mi pare che Freddie Francis abbia lasciato il segno. E anche in questo caso il film si regge su l'iea iniziale di voler sintetizzare il "male" assoluto.

Peccato pero' che la creatura arrivi solo dopo una vagonata di sbadigli dove succede poco o nulla.
Poco credibili e scritti male i personaggi della figlia e del maniaco fuggito dalla clinica.

Un piccolo horror che ha molto da imparare dai film della Hammer da cui sembra prendere spunto.

Amo il genere e gli iconici attori di questo horror simil Hammer, ma onestamente questo film mi ha annoiato a morte. Un 6 di stima perchè l'insufficienza ad un film con Cushing e Lee non riesco a darla

B-Movie Ben fatto.
Non fa paura.
Copre un sacco di elementi horror: manicomi, pazzi, medici, esperimenti,....

Discreto horror di Freddie Francis. Il finale liberamente interpretabile pone una pezza ad una sceneggiatura non troppo buona. Effetti speciali piuttosto scadenti, lo stesso mostro è ridicolo. Resta comunque un buon b-movie anni '70.

Un horror gotico che tanto horror non è, dato che il sangue è parecchio centellinato, in un periodo dove questo genere è in piena decadenza, ma che in questo caso offre spunti interessanti. Una mad doctor intepretato da Cushing alle prese con il Male assoluto, definizione che non lascia scampo ad altre interpretazioni, ma che rivela tutta la sua ambiguità. In piena epoca vittoriana cò che poteva essere visto come il male, lascia ampio spazio all'emergere del represso in ogni animo umano. Il personaggio di Penelope e la sua parabola discendente in questo senso è piuttosto esemplificativo. Certamente l'aspetto horror rimane più in secondo piano e usando un'ottica puramente di genere il film, finale a parte, offre meno di quanto ci si aspetti. Ciò non toglie la validità positiva di questo film.

Solo per amanti del genere "vintage"...
Buona recitazione, effetti speciali, scenografie, storia intrigante e regia di qualità ma il sapore d'altri tempi non è per tutti i palati in modo assoluto...ad esempio, nel mio caso, questo film non mi ha catturato.

Bel film del terrore dalla trama originale e con un finale spiazzante.

SPOILER

Un buon horror degli inizi anni '70..la storia è molto carina ed originale e la tensione si riesce a sentire in diversi momenti della pellicola. Il cast è di primo livello e come tali ovviamente anche le interpretazioni degli attori. Finale così così..un po' buttato li forse e abbastanza prevedibile..ma rimane comunque un buon horror da gustarsi tutto.

Con buone probabilità il miglior film in assoluto di Freddie Francis, dotato regista di film horror (suoi anche i più che buoni ll giardino delle torture e Tales from the crypt del 1972, smepre interpretati dal mostro sacro Peter Cushing) che, sotto l'aspetto tecnico/registico e nella messa in scena, è davvero un eccellente artista.

Lee (questo soprattutto, qui austero e severo) e Cushing ancora una volta son strepitosi, bravissimi nei loro ruoli ed il mostro di turno (carina ed originale poi l'idea di rianimare e ricomporre come tessuti quest'ultimo proprio tramite il contatto con l'acqua), seppur riguardo al trucco faccia abbastanza notare le approssimazioni ed i segni dovuti al tempo trascorso (è un film di quasi 40 anni fà del resto!!!) fà ancora la sua discreta figura come timore/paura che riesce ad incutere nei confronti dello spettatore.

La storia non lesina in banalità ed ingenuità (tipo le riprese interne al microscopio; ora, non sono uno scienziato, ma non credo che, anche nell'antichità, agli occhi di studiosi si presentassero scene simili, con molecole così ben caratterizzate in forma e colori e così ben distinguibili tra di loro..), ma è comunque ben narrata ed interessa abbastanza.

Finale lasciato in sospeso, ma ad ogni modo palesemente criticante un certo tipo di scienza (ed è anche questo elemento che dà spessore alla pellicola).

Non mancano brividi, film consigliato.

Il terrore viene dalla pioggia? No; è bensì radicato nel sangue, connaturato nelle carni di un misterioso fossile antropomorfo rinvenuto. Lo stupido titolo italiano è una volta di più inadeguato, ma l’idea di base, per quanto bizzarra e non esente da incongruenze, sull’origine del male è certamente affascinante. “Carne strisciante”, ci suggerisce il titolo originale. Il male, come la carne dello scheletro dell’umanoide, si rigenera con il contatto con l’acqua, si propaga, striscia sotto la cute come un morbo, prende il sopravvento sulle turpi ambizioni della scienza.