armageddon (1998)

Classico esempio di americanata che vuole far credere che un gruppo di trivellatori salverà il mondo da un mega-asteroide in rotta di collisione verso la Terra.

A parte una lista di incongruenze che riempirebbe un paio di enciclopedie, il film tutto sommato è piacevolmente godibile. Sono stati ben curati gli aspetti emozionali ed il tecnobubble sembra perfino credibile per come è stato messo giù bene. Spettacolari le scene della discesa sull’asteroide.

La parte che mi è piaciuta di più è stata da quando prelevano il capo perforatore a quando comunicano la minaccia al resto del gruppo, bellissima e divertente in particolare la ricerca dei trivellatori in giro per l’America.

Nel complesso non sono affatto malvagie le interpretazioni del personaggi, Willis ha fatto un buon lavoro coadiuvato da un discreto Affleck, niente male neanche l’italo-americana Liv Tyler, oltre alla bellezza ci ha messo anche un buon talento soprattutto nella prima parte del film.

Quello che però mi ha impressionato di più è stato Buscemi (altro italo-americano, di origine siciliane), è riuscito a caratterizzare molto bene il suo personaggio e ha gestito in modo esemplare la malattia spaziale. Gli altri non mi hanno colpito molto.

Assolutamente da citare la bellissima colonna sonora di Steven Tyler, leader degli Aerosmith e padre della Liv protagonista del film (vero nome Stefano Tallarico, suo nonno era calabrese) con forse la sua migliore canzone in carriera, la splendida “I don’t want to miss a thing”.

Se per un paio d’ore si vuole staccare il cervello e vedere un buon film di azione ed emozione ed uno dei migliori film catastrofici in circolazione, allora questa è una scelta valida.