z (2019)

Quasi sufficiente. Tensione che si nota a sprazzi e gli attori non convincono del tutto. Nella seconda parte perde parecchio. Buono il finale.

Il passato che ritorna sotto forma di amico immaginario che segna l'inizio della fine di una normale famiglia. Il film prende pressapoco lo spunto di Babadook riguardo la natura dell'essere ed il suo rapporto ambivalente con i componenti di questa famiglia. Non eccede in jumpscare e la creatura viene fatta solamente intravedere. La sceneggiatura però non presenta alcuna particolarità di nota. Innesta il pilota automatico dall'inizio alla fine, per cui nulla di particolare nel complesso.

Trama raffazzonata, e come se il regista volesse iniziare un racconto per poi non sapere come concluderlo!!
Poche parole... film pessimo!!

Ormai pretendere l'originalità da queste pellicole è da ingenui. Chi ha commentato prima di me ci ha visto Babadook ed è giusto ma io soprattutto nella prima parte ci ho visto tutta la storia che hanno imbastito intorno alla saga di Paranormal Activity. In realtà dei momenti emozionati e spaventosi ci sarebbero pure, soprattutto nella seconda parte dove ci si addentra nello psicologico, ma non ci voleva nulla a farlo più ambiguo e soprattutto nell'approfondire i retroscena che potevano esserci nella famiglia di Beth, sarebbe stato indubbiamente molto più interessante. Ed invece l'impegno che hanno impiegato nello scrivere la sceneggiatura è ai minimi sindacali e pure la regia è svolta come un compitino. Il finale, poi, è di un prevedibile sconvolgente...peccato, gli mancava poco per arrivare alla sufficienza.
Nota personale (di cui non vi fregerà un kakkio): la protagonista assomiglia ad una ragazza rumena con cui mi frequentavo.

L'originalità non è prerogativa di questo film e i rimandi ad altre pellicole horror-thriller sono abbastanza evidenti: uno su tutti BABADOOK.
Da salvare però c'è l'atmosfera tensiva che riesce a ricreare in alcuni momenti, unita alla visione del mostro in questione, ma la sceneggiatura non si dimostra abbastanza solida, soprattutto nella seconda metà del film, dove vengono fuori in maniera decisa tutti i difetti e i limiti di una visione che si può fare ma che sembra tutt'altro che indimenticabile.