Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Correva l'anno 2000. Lo sceneggiatore americano David Franzoni aveva rispolverato il peplum con lo scottiano Gladiatore, azzeccando così uno dei più grandi successi commerciali e di critica della storia del cinema. Quattro anni dopo, con l'appoggio multimilionario del produttore Jerry Bruckheimer, ha ritentato l'impresa, decidendo però di prendere totalmente le distanze dal mito conosciuto di Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, all'inseguimento di una presunta storicità. La storia ha inizio nel 460 d.C. I Romani hanno deciso di abbandonare la Britannia per rafforzare le difese di un Impero ormai allo sfacelo, ma così facendo lasciano l'isola alla mercé di popolazioni barbare quali Pitti e Sassoni. L'invasione ormai è inevitabile, e l'ultimo baluardo della libertà è costituito dal valoroso Artorius Castus (Clive Owen) e dal suo manipolo di cavalieri sarmati, costretti prima a superare atavici conflitti con il popolo dei Guadi, guidati dal misterioso Merlino (Stephen Dillane) e dalla coraggiosa Ginevra (Keira Knightley). Il succo del discorso è che Bruckheimer non si è mai tirato indietro quando si tratta di finanziare le peggio porcherie tamarro/americanoidi, ma raramente aveva toccato vette di trash così elevate come in questa occasione. In genere il sottoscritto non fa la pulce alle licenze poetiche (in caso contrario, Il Gladiatore non potrei mai apprezzarlo), e le ripetute rivisitazioni bretoni sarebbero più che accettabili se l'impasto narrativo non fosse così amorfo e svogliato. La trama agonizza tra una scena prolungata allo sfinimento e l'altra, tra un agghiacciante dialogo degno dei peggiori cinecomic Marvel e l'altro, fino ad una battaglia finale priva di alcun accenno di suspense o climax emotivi. Sulle scopiazzature indiscriminate a film ben più centrati nella caratterizzazione nichilista di un manipolo di guerrieri disperati (I sette samurai e Il mucchio selvaggio in primis) è pure meglio stendere un velo pietoso. La costruzione dei personaggi e la recitazione, di conseguenza, è ugualmente scialba. Tutto ha l'odore del pressapochismo e del luogo comune, talmente poco coinvolgente che poco ci si preoccupa per i destini di eroi e avversari: che la guerra la vincano i sarmati o i Pitti non interessa, quale sia la natura del rapporto tra Artù e Merlino non conta; lo spettacolo è molesto, frastornante, per nulla avvincente. Il solitamente bravo Clive Owen è un Artù da annientamento delle gonadi, e passa tutto il tempo con una perenne espressione da cane bastonato degna di Jon Snow. Anche il resto del cast è semplicemente squallido: Keira Knightley è fuori luogo come Ginevra amazzone inserita a forza per dare una nota di female power in un contesto a maggioranza machista, Stephen Dillane sfoggia un carisma direttamente proporzionale alla sua utilità nella storia (pari allo zero). Sullo spreco di Stellan Skarsgard è pure meglio sorvolare visto che inspiegabilmente sono riusciti a inserire persino Ivano Marescotti. Ma ora veniamo a ciò che forse poteva salvare il film dal totale disastro: il comparto tecnico. Il regista Antoine Fuqua si dimostra poco tagliato per il genere epico, specie nelle scene di battaglia che, oltre a essere spurie nel mare di noia, si fanno notare per una frenetica regia a multipla ripresa ulteriormente massacrata da un montaggio frammentato e caotico (certi virtuosismi action lasciamoli a gente come Ridley Scott o Tsui Hark, grazie). La fotografia è degna dei peggiori videoclip, talmente satura da impedire a degli effetti speciali da galera (si salva a malapena il sangue in CGI) di integrarsi col resto delle riprese. In questo squallore di proporzioni epiche regna sovrana la stupenda colonna sonora firmata da Hans Zimmer con performance vocali di Lisa Gerrard che, come era già accaduto col Gladiatore, riescono a toccare corde inaspettate con le loro suggestive sonorità. Poi devo sentirmi dire che è l'Arthur di Guy Ritchie a essere un buon lassativo. Mah…
Film d'intrattenimento discretoccio diretto da Antoine Fuqua nel 2004. La trama è piuttosto mediocre,sviluppata in modo alquanto scontato e banale,la regia è discreta così come la recitazione,ottima invece la colonna sonora. Molto bella anche l'ambientazione. Si può guardare tranquillamente basta non aspettarsi nulla di speciale.
Senza capo né coda! Film confuso, pieno di dialoghi agghiaccianti, luoghi comuni a più non posso, psicologia dei personaggi inesistente e una pesante noia di fondo. Come al solito il film ci divide subito i buoni e i cattivi, combattimenti buoni ma pieni di dannati rallenty che rovinano il poco di buono. Anche la puntata più brutta del Trono di Spade diventa un capolavoro in confronto a questo obbrobrio.
Un film scialbo e con una sceneggiatura a dir poco pessima costruita attorno ad un buon cast (unico aspetto positivo). Davvero una caduta di stile vertiginosa per Antoine Fuqua. La cosa in assoluto più fastidiosa di questa pellicola è che con le sue pretese di veridicità (già cominciare il film dicendo che si basa su fatti reali quando non si sa nemmeno se lo stesso re Artù sia davvero esistito è un primo passo falso) si allontana totalmente dai personaggi letterari divenuti così famosi nel tempo, addirittura si vede Ginevra combattere (fantasiosa trovata per mettere in mostra la bellezza di Keira Knightley). Sinceramente questa mania di fare film su personaggi più o meno famosi, vedi i vari "Dylan Dog" o "Sherlock Holmes" (anche se ammetto che quest'ultimo mi è piaciuto), reinventando completamente le peculiarità dei personaggi stessi, la trovo quantomai odiosa. Del resto è chiaro che questa sia un'azione di tipo esclusivamente commerciale, se questo film si fosse intitolato "King Pinco Pallino" non lo avrebbe guardato nessuno, invece affibiando ai protagonisti i nomi di Artù, Lancillotto, Ginevra, ecc. si riesce ad ottenere un buon successo commerciale. Finito questo mio sfogo devo dire che in circolazione c'è di peggio, però c'è anche di meglio, io per esempio ho visto questo film un paio di mesi fa e l'ho già rimosso quasi completamente dalla memoria. Bocciato!
Film senza capo nè coda, non si capisce percjè le amazzoni debbano combattere con i nostri eroi ( la ragazza protagonista amazzone è inguardabile)... CLive Owen sprecato per un ruolo che non gli si addice, ed in + lui è anche un pò sottotono... La storia nel complesso non regge, la regia fa il suo compitino, ma la sceneggiatura è davvero ai limiti del ridicolo!!!! la battaglia finale è indescrivibile per la sua bruttezza!!! Non guardatelo!!!!
Un film nullo, banale, retorico, convenzionale, irreale e a tratti anche moralista, diretto da Antoine Faqua. Non si può fare un film 'cappa e spada' con ambientazioni plumbee e cupe e con una sceneggiatura che a tratti c'è e a tratti non c'è, quando gli ingredienti per un ottimo film ci sono tutti: la pellicola, innanzittutto, è davvero violentissima... le sequenze di combattimenti infiniti potevano essere molto evitate o almeno tagliate; poi, gli attori sono ridicoli... come si fa a dare la parte di Lancillotto al "Mr Fantastic" dei Fantastici 4? Stessa cosa, la Kngithley non cinvince e Clive Owen è assolutamente fuori luogo. La storia vacilla già dai primi 30 minuti; senza contare, le figure del "Merlino" che vive nella foresta con i suoi tribali. Dai, è veramente ridicolo. Una delusione.
Cast non da poco,non si può dire la stessa cosa per trama e tutto il resto, la colonna sonora di Zimmer è l unica cosa che dà sapore al film,sceneggiatura e fotografia sufficienti, non offre granchè, da vedere senza pretese
Insipido e freddo,con personaggi poco interessanti e battaglie che annoiano. Ai limiti del sonno. Sarà che l'epoca storica del film non mi affascina più di tanto ma mi sono sembrati sprecati tutti questi attori. Non lo ricordo con piacere,a parte il fatto che in giro è stato fatto di meglio.
Ci sono cose che non mi sono piaciute (il ruolo di Ginevra guerriera su tutto). Alcuni momenti erano lenti..troppo. In alcuni tratti attori poco immedesimati secondo me.
E questo sarebbe un kolossal spettacolare e di grande impatto?non credo proprio..anzi,proprio perchè ti aspetti tanto,dopo averlo visto ti sembra ancora più scialbo e insipido di quanto sia in realtà..una vera e propria delusione
Il fatto che “King Arthur” parta col piede sbagliato è evidente dalle pretese storico-archeologiche avallate nei fotogrammi iniziali. Come si può dichiaratamente narrare, dal punto di vista storico, le vicende di un personaggio che non si sa neanche se sia esistito davvero? Affrontare i risvolti leggendari del ciclo arturiano sarebbe stato troppo ripetitivo, ma in questo modo non si è fatto altro che reinventare in modo scadente uno dei miti più famosi del mondo. D'altronde le pecche non si limitano solo alla sceneggiatura, la mediocre fotografia e i pesanti dialoghi rendono la permanenza davanti allo schermo davvero ardua.
Un film abbastanza pretenzioso. Si è voluto cercare di rendere una ricostruzione storicamente verosimile di quello che era il vero Re Artù, ma fallisce in pieno anche nella ricostruzione storica: le ricerche più accreditate ritengono il re un generale britanno vissuto attorno al IX secolo, mentre qui viene rappresentato un personaggio cronologicamente posto molti secoli indietro, di quasi un millennio per l'esattezza. L'impero romano si era ritirato dalla Britannia nel II secolo d.C., indi per cui è palesemente inesatto. Inoltre tutto il resto del film è infarcito di inesattezze storiche o anche di anacronismi belli e buoni: basti vedere il per esempio il cavaliere in armi persiane. Ebbene, tali armi non erano mai state adottate nell'impero romano, ma dai Parti, i futuri persiani.
Il film è pieno anche di inesattezze pesanti (ad esempio una balestra ha potenza e gittata superiori a quelle di un arco e l'arco lungo, arma tecnicamente superiore ancora, venne introdotto solo nella Guerra dei Cent'Anni...), che portano ad una ricostruzione storica molto approssimativa e finalizzata a reggere il moccolo ad una serie di scontri coreografici e massacri oltre il limite del reale (cosa che questo film voleva cercare di realizzare).
Ma, come ho già sottolineato in altri commenti, questo film ha un grandissimo difetto: prescinde dall'ambito letterario che ha avvolto da sempre queste figure. Qui non è raffigurato nessuno di quegli elementi che hanno reso tale personaggio tanto celebre nei secoli e, al contrario, si è girata una pellicola a prescindere da essi in nome di una presunta ricostruzione storica che deficita sotto particamente tutti gli aspetti, ma che fa solo la figura della pagliacciata per cercare di fare qualcosa di originale. Se a tutto questo ci aggiungiamo una recitazione poco convincente (si salvano solo la Knightley e Owen secondo me), il fritto misto è pronto per rimanere sullo stomaco.
Purtroppo è stata persa una bella occasione per realizzare un capolavoro, ma è stata letteralmente gettata al vento. Nonostante questo è un filmetto piacevole da vedere, le battaglie sono sufficientemente spettacolari e di buona fattura; le ambientazioni invece sono scarse, anche se è pregevole il fatto di far trasparire la difficoltà della vita nell'Inghilterra di quei tempi.
Quello che però rende il film insufficiente sono gli attori: troppo piatti, dai protagonisti fino all'ultima delle comparse.
Manca anche del mordente al film, quel qualcosa in più che ti fa stare attaccato alla TV (od al cinema) fino alla fine.
Pregevole il fatto di non tirar fuori stranezze sull'origine di re Artù e di accettare il fatto che sia stato un Romano (cosa che non è certa, ma che sembra agli storici altamente probabile se si accetta che non sia stata una leggenda).
Film abbastanza insulso...è un peccato perchè in alcuni punti appare gradevole e perchè no all'altezza della storia ma niente di più, poteva svilupparsi diversamente, viene reso noioso anche dall'interpretazione dei protagonisti...un pò deludente..
Libera rivisitazione della leggenda di Re Artù abbastanza piatta e noiosa se togliamo qualche scena di battaglia. Il regista è un po' troppo videoclipparo e certamente la pellicola è destinata ad un target giovane. Dialoghi mediocri per un film che verrà dimenticato in fretta.
Film piuttosto deludente e noioso quanto basta per farti cambiare canale... strafalcioni storici a parte il film non ha azione wera e propria e si perde in lunghissimi momenti di noia totale, potea uscire un bellissimo film ma purtropppo non è stato così! IL CARTAIO
Lungi da me fare "la maestrina con la penna rossa" stando li a sottolineare gli strafalcioni storici, ma dico se si sta proponendo la VERA VERSIONE DI RE ARTU' epurata da tutti gli elementi mitologici e quindi STORICA allora bisogna che sia rispettata in pieno e non raccontare la Roma in decadenza secondo i soliti standard, insomma non c'è bisogno di una laurea in storia. Ma il punto non è questo, King Arthru è un film brutto sotto diversi punti di vista, pur salvando le interpretazioni ed anche l'idea tutto sommato non è male, siamo in presenza di un'altro clone del Signore degli Anelli, il primo di cui seguiranno altri. Da quando Peter Jackson ha sperimentato nuove tecniche cinematografiche nella rappresentazione delle battaglie campali, ecco piovere film che si fondano solo su queste, King Arthur è il primo, seguiranno Troy, Le Crociate, 300 ecc... Il film è ripetitivo e di poca presa, di basso livello culturale e decisamente troppo Hollywoodiano per poter essere digerito dal contesto. Può piacere io sinceramente non ho gradito e quindi scosiglio
Fuqua, onesto mestierante con un discreto curriculum nell'action movie, si cimenta nel cinema a vocazione storica-leggendaria, genere che evidentemente non gli appartiene. King Arthur è piatto, noioso, impantanato nei volti e nei pensieri di personaggi che non hanno niente da dire o da trasmettere. Nemmeno le scene d'azione lasciano il segno, le battaglie sono confuse, dispersive, poco appassionanti e non reggono il confronto con i contemporanei blockbuster di media caratura. Buoni e cattivi sono insipidi e la regia è talmente anonima che al calar del sipario la sensazione generale non è quella di aver assistito ad un film brutto, ma piuttosto ad un film inutile. Un occasione decisamente mancata dato il cast e l'epica del soggetto.
Forse uno dei peggiori film del genere o per lo meno a me non è piaciuto molto. Dialoghi mediocri. A fatica riesco a trovare qualcosa di evidentemente bello nel film...forse qualche scena di battaglia è degnamente ricostruita ma la cosa più evidente che mi colpisce è la bella Keira.
Ennesima trasposizione delle storie di re Artù e dei suoi prodi cavalieri di cui non si sentiva alcun bisogno. Cosa interessante è il fatto che in questo film re Artù è un romano-cristiano al comando di un gruppo di cavalieri Sarmati. A parte questo il film ha davvero poco di nuovo o di interessante. Nonostante alcune scene di battaglia siano ben girate ed i costumi ricchi di dettagli, la lunghezza del film si avverte ed anche i dialoghi non troppo curati; inoltre gli attori non sono al massimo della loro espressività. Quasi comica una Ginevra di questo tipo, troppo caricata, assurda. Un film tranquillamente evitabile.
Spacciata per la vera storia di re Artu',il film di Foqua non e'altro che l'ennesimo polpettone Hollywoodiano....il prodotto porta stampato su ogni fotogramma il marchio del produttore Brukheimer:la storia e'tramutata in un heroic fantasy(lo sceneggiatore e'quello de Il Gladiatore,ma li almeno c'era un regista ed un attore...)e tutto viene semplificato in maniera quasi imbarazzante.E'un film privo di phatos e incapace di coinvolgere lo spettatore,con un regista impegnato"nel massacro" di 3000 sassoni ad opera di un gruppetto di uomini....zero approfondimento dei personaggi e cast anonimo chiudono il cerchio.
Fuqua più che un nome, una promessa. Come con le più ben note fave (quasi) omonime, anche con la visione del suo film si ottiene lo stesso effetto lassativo.
Bruttissimo: americanate formato Medioevo. Purtroppo fui costretto ad andare a vederlo al cinema. Clive Owen, in questo film, può benissimo andare a pigliarlo in dar cul.
mi mantengo sul voto di media...i personaggi sono senza spessore e vedere merlino fare il cattivo stona un po...la scena migliore è quella del ghiaccio che per altro è una citazione di un film russo di molto tempo fa
Uno dei film piu' noiosi che abbia mai visto.Si basa tutto sulle presunte rivelazioni sulla "vera" storia dei cavalieri della tavola rotonda.Un film assultamente INUTILE
Non capisco cosa ha a che fare con la leggenda di re artù... Merlino un vecchio druido Ginevra una robin hood al femminile attori che interpretano male il ruolo personaggi senza spessore ...Gli dò un 4 solo per la colonna sonora che è l'unica cosa decente
Presuntuoso e pretestuoso adattamento della leggenda di Re Artù, mascherato da rivisitazione storica(?!) del mito. Attori svogliati e diretti male, dialoghi ridicoli, macchiette e cliché ovunque, spessore nelle caratterizzazio ni zero. Chiunque ami la leggenda della tavola rotonda non può che rimanere disgustato dalla meticolosa operazione di distruzione e devastazione che ne ha fatto Fuqua. Tralasciando poi gli errori storici (veramente marchiani). Mezzo voto in più per la bellezza e la naturale simpatia della Knightley e per la splendida fotografia.
Artù è un bigotto invasato di innata antipatia, Lancillotto è totalmente privo di spessore, Ginevra che scaglia frecce a chilometri di distanza col volto scarabocchiato, Merlino che sembra un vecchio barbone... ce n'è per tutti i gusti...
l'inutilità di questo film è proporzionale alla bellezza di Keira Knightley! film su un improbabile "vera" storia di re artù, fatto male e scopiazzato aua e la da i più famosi film del genere! la politica della roma imperiale cristiana è resa malissimo, si è fatto un misto dal gladiatore al medioevo. merlino esaltato dal film escalibur, qui è una sorta di punk a bestia! ridicola tutta la sceneggiatura e l'interpretazione dei personaggi, troppo simili a tanti e tanti personaggi di altri film!
La pecca principale di questo film sta nella trama. Quella che viene raccontata è una delle tante versioni di Rè Artù, quella meno conosciuta e che spiazza un pò chi guarda il film (è troppo differente dalla versione dei fatti che uno ha in testa). Comunque neanche il resto mi ha colpito.
inizialmente volevo dare la sufficienza. Ci ho messo un pò di tempo per decideremi. Ci sono cose che mi sono piaciute (l'azione, il sentimento, la ricostruzione storica fuori da canoni medievali ecc..) ma altre che proprio non accetto (il ruolo di Ginevra guerriera non si puo vedere, Lancillotto che emerge rispetto ad Artù, e poi quel montaggio un pò tetro). Alcuni momenti erano stressanti ...du palle incredibili...lento ..troppo. In alcuni tratti troppo recitato...attori poco immedesimati secondo me.
Come ricostruzione storica non è male. Altamente spettacolare, anche se non ci sono poi moltissimi effetti speciali. Però mi ha lasciato alquanto perplesso.
sinceramente il film nn mi è piaciuto mlt, troppe battaglie io se in un film nn rido sn sprecata, e poi ero abituata a vedere keira knightley con vestiti e acconciature eleganti... mi spiace
Mi aspettavo almeno una sufficienza tirata, invece la lentezza di questo film e la non bravura di molti degli interpreti (Escluso Owen che tutto sommato non fa così schifo) mi fa calare il voto a 4.5
Orribile. Attori incapaci, storia caotica e disordinata, riprese debolissime e poco accurate. La magia e l'epicità della storia di Re Artù svaniscono completamente per lasciar spazio a un filmaccio grezzo e banale.
Obbligato dalle scelte democratiche del gruppo ad assistere a 'sta cosa (chiamarla film è una barzelletta che non fa ridere), non sono state certo deluse le mie aspettative di vedere una boiata fedele ad ogni tradizione che vuole i film di Jerry Brucqualcosa catalogati come “Schifezze”. Sceneggiatura forzatissima, di una banalità devastante, e l'impianto registico fatto di rallenty "quando servono", di primi piani "quando servono" e di nessun tentativo di farmi apprezzare qualsiasi cosa possa venir definita con il nome di «stile». Accademia della peggior specie a far da cornice all'unico impero che questo Artù mi ha trasmesso: quello della banalità.
Una scopiazzatura a meta' strada tra Braveheart e il Gladiatore.... risultato: scadente. La Knightley, poi, che girava seminuda in mezzo ai ghiacci!!...Mah?!
Se l'idea poteva essere interessante, se l'alternativa al solito Re Artù stile anni 50 poteva farti riconsiderare il tutto, il film sembra svolgersi nella casualità,gli attori sembrano passati lì per caso e il tutto si riconduce a enormi sarabande di sangue che ormai non fanno più presa.
Non ammetto che della gente piena di soldi mi prenda per il C**O dandomi un titolo come King Artur e poi facendomi vedere la solita storia banale di tutti i colossal Americani che non a niente a che vedere con la fantastica avventura di Camelot e i suoi guerrieri! Come Troy ... una T*****A! Risparmiate i soldi e tempo (e guardatevi "RAN" di Kurosawa )
Non mi è proprio piaciuto, davvero brutte le battute di keira Knightley..proprio una brutta parte, e sembra proprio che non ci sia stato un gran lavoro di squadra a giudicare dal risultato..
insipido insipido fatto male. l'idea in se nn mi ha stupito molto provate a leggere l'ultima legione di Manfredi e capirete che era meglio fare un film con quella trama.
Lento e noiosissimo, punta tutto su interminabili e inverosimili battaglie. Re Artù, Ginevra, Lancillotto e il mago Merlino, tolti dal contesto della cultura medievale e della letteratura cortese sono tutta un'altra cosa, hanno poco o niente da spartire con quelli che conosciamo. Un film sulla decadenza dell'impero romano sarebbe una buona idea visto che non ce ne sono molti sul tema, ma in questo la possibile collocazione storica sembra solo una scusa per un film di azione commerciale.
FIno alla visione di questo obrobrio nel mio immaginario i cavalieri della tavola rotonda avevano sempre rappresentato qualcosa di emozionante e vibrante...qui tutto si ammoscia, personaggi anonimi, battaglie scialbe e noiose, attori insipidi...da buttare
King Arthur è fiacco e pomposo come un Tv movie, disseminato di interminabili dialoghi filosofeggianti tra i cavalieri, rintronato da una musica tambureggiante e aulica, segnato da un fastidioso look finto-povero. Le sue foreste sono senza mistero, le sue battaglie senza pathos. Dimenticate Artù e i Cavalieri della vostra infanzia: ma dimenticate anche la barbarie e il nero primitivo di Lancillotto e Ginevra di Bresson e di Excalibur di Boorman, dai quali King Arthur ruba a piene mani, ma senza suscitarne una minima eco.
una vera fatica arrivare svegli alla fine del film....nonostante i buoni propositi di verosimiglianza storica, il film annoia e affossa ogni entusiasmo (soprattutto di coloro che si aspettavano qualcosa tipo Braveheart..). Pessimo.
non ricordavo ke ginevra fosse un amazzone!! mah! non vale tutta la pubblicità che gli hanno fatto a sto film!!!! sembrava fosse uscito nelle sale kissà cosa e invece! ma vaaaa!!!c'è di molto meglio in giro!
storia noiosa e a tratti incomprensibile nelle digressioni storiche..la ricerca della veridicità storica della saga è solo un pretesto per propinarci un indigesto e interminabile malloppone che non riesce ad entusiasmare nemmeno nella scena della battaglia finale..soporifero.
è inutile..il film in se potrebbe anke andare a parte gli attori e i dialoghi ke nn sono adeguati) ma è il titolo ke mi disturba..ci sono mille leggende su Artù.....potevano sceglierne una migliore...non si può vedere excalibur piantatata su una tomba...ma dai...è ridicolo..comq pensavo dopo il disastro di Troy una cosa analoga..invece devo dire ke in questo film ho riso di meno..ora però basta infangare titoli gloriosi come iliade e ciclo arturiano con queste cavolate..........beh ora ke ho detto tutto fatemi dire un'ultima cosa importante.........COME SI CHIAMA IL RAGAZZO?? SEMOLA.....EH VOLEVO DIRE ARTù.....CAIO INGINOCCHIATI DAVANTI AL TUO RE!!!!!!!!
Mi meraviglio di chi ha messo un voto oltre il 7, allora che voto diamo al Signore degli Anelli? 200? Maddai, non sono d'accordo con chi ha scritto che il film può essere usato come sonnifero (almeno per la parte iniziale) ma neanche con chi lo ha definito un buon film da vedere e (addirittura???) rivedere, ma che gusti avete? Potenziale enorme bruciato con un inizio molto lento, a questo punto potevano fare una trilogia, ormai va di moda... Per me è un film da vedere comodamente a casa. Dovrei dar retta un po' di più al forum, ma sono testardo e voglio giudicare in prima persona. Un'ultima cosa.... W MERLINO CON IL CAPPELLO A PUNTA CON LE STELLINE!!!! =)))