In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Storico e magnifico horror che, anche a distanza di ormai più di 35 anni, appassiona, spaventa, terrorizza.
Nel 2001 sono stati reintegrati 11 minuti di pellicola in più rispetto alla versione del 1973, inclusa la famigerata "spider walk", ossia Regan che, a mò di ragno, scende le scale perdendo litri di sangue dalla bocca inorridendo la madre. Operazione commerciale quest'ultima (che ha preso il nome di L'esorcista - Versione integrale), nulla di più, ma comunque interessante (visto il materiale extra presente of course) per aver rilanciato un grande classico del cinema, horror e non.
La regia di Friedkin è evidentemente molto moderna oltre che ottima, dal momento che questo film, ad oggi, non sfigura minimamente sia per aspetto estetico che per contenuti, tecnici e non.
Ottimi anche gli attori (spiccano Von Sydow e la Burstyn, bravissima, tanto per dire, anche nel recente ed ottimo Requiem for a dream di Aronofsky), grande sceneggiatura dal romanzo di Blatty (premiata giustamente con l'Oscar) e di altissima qualità il make up, dal momento che la Blair (che non riuscì più a liberarsi del ruolo) conciata in quel modo è davvero un qualcosa di terrificante. Memorabile anche il tema musicale Tubular bells, ormai famosissimo.