romanzo criminale regia di Michele Placido Italia 2005
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romanzo criminale (2005)

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locandina del film ROMANZO CRIMINALE

Titolo Originale: ROMANZO CRIMINALE

RegiaMichele Placido

InterpretiStefano Accorsi, Kim Rossi Stuart, Luigi Angelillo, Toni Bertorelli, Roberto Brunetti, Giorgio Careccia, Antonello Fassari, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino, Anna Mouglalis, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Elio Germano, Franco Interlenghi

Durata: h 2.30
NazionalitàItalia 2005
Generedrammatico
Tratto dal libro "Romanzo criminale" di Giancarlo de Cataldo
Al cinema nel Settembre 2005

•  Altri film di Michele Placido

•  Link al sito di ROMANZO CRIMINALE

Trama del film Romanzo criminale

Il Libanese, il Freddo, il Dandi, sono i capi della banda della Magliana, che per 15 anni ha sparso il terrore in Italia. Durante questo periodo, attraverso tutte le vicende italiane come il terrorismo degli anni '80 e Mani Pulite, il commissario Scialoja si mette alla caccia della banda.

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Voto Visitatori:   7,66 / 10 (323 voti)7,66Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Miglior attore non protagonista (Pierfrancesco Favino)Migliore sceneggiaturaMiglior fotografiaMigliore scenografiaMigliori costumiMiglior montaggioMigliori effetti specialiDavid giovani
VINCITORE DI 8 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore non protagonista (Pierfrancesco Favino), Migliore sceneggiatura, Miglior fotografia, Migliore scenografia, Migliori costumi, Miglior montaggio, Migliori effetti speciali, David giovani
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Voti e commenti su Romanzo criminale, 323 opinioni inserite

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Caravita  @  07/11/2005 14:30:58
   7 / 10
un buon film l' ultima scena vale almeno 2 punti in più molto toccante ed oserei dire poetica

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/11/2005 10.48.13
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Tara84  @  06/11/2005 23:51:09
   10 / 10
buaaaaaaaaaa!!!! BELLO BELLO BELLO!!!
Scusate se metto dieci ma mi è veramente piaciuto........nn mi sn accorto di essere stato seduto su di una poltroncina per più di due oreeee!!!!
Girato e interpretato in maniera magistrale questo è uno di quei film che DOVREBBERO riportare in alto il cinema Italiano!!!
UNICA PECCA: Il cinema che lo proiettava nn serviva POPCORN!

dominick  @  05/11/2005 15:37:20
   8 / 10
regia intelligente, recitazione straordinariamente realistica: uno dei film italiani più belli degli ultimi anni.

DJ-JUANITO  @  04/11/2005 19:37:36
   8 / 10
un film davvero interessante, merita di essere visto.

Mama-kin  @  04/11/2005 15:01:54
   4 / 10
A me non m'è sembrato un granchè , non m'ammazzate però eh ...

25 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2005 12.23.43
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weblion  @  04/11/2005 12:04:18
   9 / 10
Davvero un film ben fatto! Non solo descrive perfettamente la realtà criminale degli anni 70-80 ma fa riflettere molto anche sul ruolo che la politica ha avuto ed ha tutt'ora nella sua diffusione! Bravi gli attori e bravissimo Michele Placido nella regia. Lo consiglio vivamente!

zeta  @  31/10/2005 18:21:17
   5 / 10
Il film rappresenta un grosso passo avanti per Michele Placido dopo lo scandaloso "Ovunque sei", ma credo ancora che egli stia meglio davanti alla cinepresa che non dietro. Romanzo Criminale pùo anche essere considerato un medio film d'azione ma non presenta introspezioni interessanti dei personaggi e gli episodi storici sono trattati con una superficialità unica. Nel complesso il film non mi convince. Provaci ancora Michele!

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/11/2005 09.24.46
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droppy  @  29/10/2005 08:55:37
   7 / 10
Tutti questi morti alla fine mi hanno un pò stufato per il resto molto bello!

F150  @  27/10/2005 22:16:57
   10 / 10
BELLISSIMO

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/11/2005 15.36.29
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belfsim  @  25/10/2005 13:02:48
   8 / 10
Il film mi è piaciuto molto...sono uscita dal film con un pugno allo stomaco....mi è dispiaciuto non conoscere bene questa parte della storia italiana per far un vero raffronto sui fatti ma gli attori son stati bravi a rendere l'atmosfera...Kim davvero bravo...Accorsi invece pessimo..sapeva solo urlare e poi come commissario non aveva proprio spessore-

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/10/2005 19.09.49
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goophex  @  25/10/2005 00:54:33
   7 / 10
FIlm bello..

PS qualche amministatore mi puo' dire per quale motivo i mie commenti spariscono dopo qualche giorno??? GRAZIE !

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/10/2005 12.02.37
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nikoletta  @  24/10/2005 19:34:01
   3 / 10
ma l'ha diretto michele placido o michael bay sto film?

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/10/2005 06.18.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento PAOLUCCIA  @  24/10/2005 19:23:34
   8 / 10
Un film che raccoglie anche dal punto di vista dei sentimenti,la storia di un gruppo di giovani che si conosce da una vita,
con dei sogni,voglia di liberta',alla ricerca pero' di non so cosa,che andra' a finire in un gioco troppo grande.
In mezzo alla criminalita',io ho visto anche tanta speranza andata persa,sfuggita di mano.
L'amicizia malgrado tutto,si mentiene forte..e si avvertono anche i rimorsi.
Placido ha fatto un bel lavoro,anche se contesto la sua brevissima partecipazione. Cast a mio avviso,molto promettente.Bravissimi fra tutti Favino e Scamarcio.Un gran commissario,avrebbe portato a un piccolo capolavoro.

9 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2005 23.17.16
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Invia una mail all'autore del commento vlad  @  24/10/2005 18:59:37
   5 / 10
Epperò ho pagato. Cinque. Mediocre. Questo film non è attendibile né sul piano storico né su quello sociale. Banale e scontato, questo "romanzo" è per me alla stregua (quanto a valore artistico e capacità narrativa) de La Piovra, La Squadra, Distretto di polizia, Il maresciallo Rocca. Gli unici brividi sono suscitati dalla recitazione raccapricciante di:
Accorsi Stefano, in arte "Macheddavero?!";
Rossi Stuart Kim, in arte "Er Mannaggia";
Placido Michele, in arte "Pare Vero";
Ed in coda, uno dopo l'altro, tutti quei signori (Libano,Dandi,Scrocchiazzeppi,etc.ect.) di cui fortunatamente non conosco/non ricordo il nome. L'unica parte recitata a dovere, a mio avviso, è quella della *******.
A parte gli attori, il film è composto da una storia che si colloca perfettamente tra il poliziesco-brutto e lo storico-ambiguo con colpi di scena telefonati la sera prima, personaggi di un qualunquismo disarmante e una trama che pare un equilibrista ubriaco sul filo tra il "te-lo-dico" e il "no-non-te-lo-dico".
Quello che ho carpito da questo film è:
- Sensazionalismo;
- Nostalgia di un ex-poliziotto,ex-attore,già-regista che proprio non riesce a stare fuori dal campo della macchina da presa;
- Mitomania per la logica criminale, di qualsiasi livello.

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Ultima risposta 06/12/2005 15.58.36
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Luca81  @  24/10/2005 17:05:23
   8 / 10
La banda della magliana,delle storie che ancora si sentono nonostante siano passati trent'anni dalla loro disfatta,e ci ritroviamo davanti un film brillante,crudele,spietato,ma soprattutto ben romanzato dal bravissimo Michele Placido.Anche se il film come gia detto non si attiene alla storia vera e propria della gang romana,ci sono molti aspetti (in bene e in male) che mi hanno colpito.Kim Rossi Stuart riesce ad entrare nel vivo del personaggio trasmettendo quella "freddezza",che poi verra spaccata dall' arrivo della dolcissima Jasmine Trinca;Pierfrancesco Favino riesce con forza e vigore a dare allo spettatore l idea di essere un leader senza scrupoli,e Claudio Santamaria fa la sua parte in maniera buona ma non del tutto convincente.Nota di demerito forse la recitazione di Stefano Accorsi non del tutto brillante e senza spessore.In definitiva il film è ottimo, e la cosa bella è che alla fine i componenti della banda vengono visti piu come eroi che come criminali.

patt  @  24/10/2005 00:07:38
   9 / 10
bello bello!..incalzante e febbrile, attori bravi (..stona come già detto Accorsi e la sua debolezza per la prostituta) ma è un film riuscito nell'intento del titolo che lo presenta, appunto "romanzo"..e si fa vedere senza avere la presunzione primaria di una collocazione storica precisa e puntuale, senza pretese politiche e sociali..e questo mi è piaciuto.
una "storia" vera mostrata come dagli occhi dei protagonisti, quel crescere insieme ai margini che li rende uniti nell'inesorabile distruzione, di sangue "fuori", e di niente "dentro"...quasi un viaggio parallelo alla storia, ti lascia l'amaro dentro per loro fine e per l'italia martorizzata di quegli anni
..belle le musiche, le ricordo da ragazzina alternate a quelle immagini terribili, le ho risentite mescolate come allora..

40 risposte al commento
Ultima risposta 24/10/2005 20.28.22
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/10/2005 22:23:10
   5 / 10
Solita delusione di quando vedo un film drammatico italiano. Divido il commento in due parti: gli attori e il film in sè.
Attori: a parte Pierfrancesco Favino (il Libanese), la cui recitazione è molto buona, volevo sottolineare l'imbarazzante recitazione e immedesimazione nel personaggio di Stefano Accorsi, che sembrava un attore di buone prospettive ma che ad ogni film peggiora. Kim Rossi Stuart è come al solito monoespressivo mentre le 2 donne che compaiono... lasciamo perdere.
Film: non mi ha coinvolto particolarmente, ho trovato un pò carente la regia e il finale non so cosa volesse indicare e significare. Inoltre questo accennare i fatti storici con l'intento di "inserire" i personaggi in un contesto e comprendere le ragioni delle loro azioni è stato fatto troppo superficialmente. In sintesi, non ho notato come invece molti hanno fatto un'evoluzione del cinema italiano grazie a questo film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/10/2005 21.43.06
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manu76  @  23/10/2005 21:00:14
   5 / 10
Sinceramente mi aspettavo di meglio. Forse un pò troppo lungo o semplicemente sei lì che aspetti e pensi adesso il film decolla... ora decolla e alla fine esci dalla sala e ancora stai aspettando. E' un film da trasmettere e vedere in tv una domenica sera in cui non hai niente di meglio da fare.
Noia.

kiteneomare  @  23/10/2005 08:21:13
   9 / 10
Indubbiamente Romanzo criminale è un film che divide e fa discutere, vuoi per il confronto col libro da cui è tratto, vuoi per i fatti di cronaca che sono narrati, vuoi per i riferimenti politici (troppi, con tanto di inserti RVM rai del passato!.
Io sto con quelli che lo considerano quasi un capolavoro!
Gli attori (grande cast) sono in stato di grazia, su tutti Favino (Libano).
La fotografia di Bigazzi è semplicemente magnifica!
Placido, che come attore ha più spesso deluso, alla regia sta dando il meglio di sè, anche se stavolta si è molto ispirato (nell'impianto narrativo) al C'era una volta in America di Leone.
Insomma, io lo ritengo un grande film!

JoJo  @  22/10/2005 17:26:29
   4 / 10
Ma che è 'sta stron.zata? La rinascita del cinema italiano?
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA...
"Cinema italiano" è un'espressione che ha un senso sempre più vuoto, sempre più svuotato di contenuti, ed emergere dalla mer.da della mandria di desichiani e di fichi d'india non è propriamente una cosa difficile, ed il fatto che 'sta robaccia sia meglio delle varie vacanze è indubbio, ma, come detto, non ci vuol molto.
Innanzitutto questo ridicolo romanzo è l'ennesima dimostrazione che gli attori italiani avrebbero bisogno come l'aria d'un buon doppiatore che replichi le loro interpretazioni (allucinante Anna Mouglalis... orribile è un eufemismo), roba che Accorsi (scandaloso come sempre) straccia mezzo cast con la sua dizione mezzo bolognese rispetto a quella romanizzazione da far saltare i nervi che sputano capitolini veri e presunti.
La regia? Stendiamo un altro velo pietoso: dialogicamente questo film fa letteralmente cag.are, lo sviluppo dell'intreccio "romanzato" è d'un'irrealtà incredibile, d'un semplicismo ridicolo, ed il fatto che in mezzo ci vengano sbattuti i fatti di cronaca contemporanea per provare a contestualizzare la storia certo non aiuta.
Su tutto questo raffazzonamento aleggia un'aura pseudo-pulp, della serie "ma quanto sono bravo a fare veder il sangue io, perché non ho paura di sfidare il pubblico, io", qualcosa d'assolutamente ridicolo. Dopo mezz'ora di paziente attesa scatta lo sbadiglio selvaggio, che accompangerà lo spettatore per altre due ore due (allegria...), mentre pateticamente una storia già vista e già raccontata si trascina avanti.
Per non parlare d'una colonna sonora che più sballata di così era veramente difficile idearla: semplicemente (eufemisticamente) fuori luogo.
Due ore e mezza d'un'insulsaggine incredibile.

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Ultima risposta 06/12/2005 16.45.00
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phemt  @  22/10/2005 15:18:35
   8 / 10
L’ascesa e la caduta della banda della Magliana, filtrata attraverso la storia di tre ragazzi di borgata che volevano controllare Roma, è ben raccontata da Placido grazie soprattutto a una splendida sceneggiatura e a degli ottimi dialoghi… Uno spaccato di 20 anni di storia alternativa italiana tra amicizia, droga, prostituzione, mafia e connessioni occulte con i servizi segreti… Perfetta la scelta del cast (da Stuart a Favino passando per Santamaria e Scamarcio, fino ad arrivare a chi interpreta ruoli minori, sono tutti autori di una prova più che positiva), buona la colonna sonora… Emozionante e coinvolgente… Uno dei migliori film italiani degli ultimi tempi…

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/10/2005 18.00.32
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DonVitoCorleone  @  22/10/2005 11:38:35
   1 / 10
Ma che film mi avete mandato a vedere?..ma siete pazzi?! 8 di media questa oscenita'? cominciamo dal "commissario accorsi":ridicolo, pedante,l'apoteosi della schifezza come attore.kim rossi stuart che andasse a fare il ragazzo dal kimono d'oro che gia' allora era penoso,per non parlare degli altri (si salva solo favino-il libanese-)e delle donne; poi ad un tratto il film prende le sembianze di manuale d'amore e i fatti sono narrati in modo sconclusionato non c'e' filo logico, la crudelta' della vera banda della magliana non e' mai resa come dovrebbe,insomma un miscuglio di scene condite da dialoghi "comici".Michele placido ma ci faccia il piacere...(cmq ho imparato la lezione,mai piu' dare retta ai vostri commenti)

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Ultima risposta 23/10/2005 23.31.32
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Roy Batty  @  22/10/2005 08:59:48
   8 / 10
Bello, bello, bello! Grande cast diretto da un grande Placido. Ottime le ambientazioni, i costumi, le musiche, un film avvincente che non spiega tutto ed è questa la forza principale secondo me. Andatelo a vedere, Placido ha riportato il cinema italiano a livelli che gli competono.

fede977  @  21/10/2005 23:42:41
   8 / 10
Bello, bello, bello.
Un consiglio, leggetevi il libro, anche dopo aver visto il film, è decisamente migliore e la fine è meno americana e più veritiera. Il film racconta la vera storia della banda della magliana pur usando personaggi inventati (ma decisamente simili a quelli realmente esistiti).

Note di demerito:
1) La banda della Magliana era di destra, fascisti direi e la cosa nel film non esiste se non in rarissime occasioni, anzi il Libanese definisce Stalin e Lenin dei geni ...;
2) scarsamente descrittivo della situazione politica del periodo;
3) personaggi importanti nel libro completamente ignorati;
4) alla fine del film, sei quasi dispiaciuto che i protagonisti muoiano ... Placido ce li fa sembrare umani, ma come fanno ad essere umani terroristi di quel genere?

Note di merito:
1) gli attori, Favino e Santamaria in testa rendono giustizia al cinema italiano ...Finalmente;
2) ruoli e attori azzeccati (per chi ha letto il libro);
3) atmosfera anni 70, grottesca e decisamente romanesca;
4) la storia è ben articolata e la sceneggiatura e i dialoghi non sono niente male, a tratti decisamente credibili.

Ciao
Fede977

3 risposte al commento
Ultima risposta 30/10/2005 01.40.48
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sara881  @  21/10/2005 22:56:09
   8 / 10
Finalmente un bellissimo film italiano e anche con i meglio attori italiani.....

goophex  @  21/10/2005 22:53:27
   8 / 10
Questo film è la prova , grazie al cielo, che non tutto il cinema italiano è da buttare... (sicuramente un buon 90% cmq ).
Finalmente Placido trova la sua dimensione nel mondo cinematografico.
Romanzo criminale è un gran bel film , ottimamente girato, e con una colonna sonora azzeccatissima. Il vasto cast che opera nel film è quasi tutto di ottima fattura , a patire dal bravissimo Pierfrancesco Favino per finire al Grandissimo Kim Rossi Stuart (passando per l'altrettanto bravo Santamaria). L'unico attore che nel cast non mi ha convinto è il sopravvalutato Stefano Accorsi ,che pero' fortunatamente non avendo un ruolo prettamente centrale nella pellicola, ha poche battute da recitare.
Inutile dilungarsi oltre, un film da vedere sicuramente, che ti tocca e che merita di essere consderato uno dei migliori , se non il migliore, film italiano degli ultimi 5 anni.

Trama 8
Recitazione 8
Regia 9
Montaggio 8
Musica 7

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Aliena  @  21/10/2005 16:37:03
   7 / 10
Superati (non proprio per libero arbitrio)
gli ostacoli iniziali (Placido alla regia e il nome di Accorsi che svetta nel cast)
Ho visto codesto film…
E devo dire che effettivamente mi è piaciuto
Interessante la storia,delineata all’interno di fatti reali (sempre-fortunatamente- solamente accennati),
di questi tre borgatari arricchiti,
brillantemente trascinanti i tre attori che regalano ai personaggi di
Libano, Freddo e Dandi una gamma di emozioni tanto intense ed altalenanti da lasciarti completamente conquistato…
decisamente superbe alcune loro battute
punto debole della storia e del cast è assolutamente Accorsi, personaggio/attore
in primis la sua storia d’amore con la prostituta-donna del Dandi, relazione forzata così come la sua recitazione,
che presa singolarmente –non dico proprio discreta- ma perlomeno passabile,
epperò quando si trova a dover fronteggiare (negli interrogatori) Kim Rossi Stuart e Santamaria si nota un poco troppo la scarsità di...... ehm...... espressioni?? voce??? charme????

ah! Bellissima ed emblematica dello status di delinquente ignorante è la parte di quel gran bel tocco di figliolo che fa il Nero… (Scamarcio credo)
un bel film, anche se ormai questa spirale della violenza che chiama violenza inizia un poco a stancarmi
(ma d'altronde gli italiani arrivano sempre in ritardo su tutto)


55 risposte al commento
Ultima risposta 21/11/2005 08.36.55
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Keith  @  21/10/2005 16:13:39
   5 / 10
Non è niente di speciale, a tratti è noioso.. "Così così solo se non paghi"

3 risposte al commento
Ultima risposta 22/10/2005 13.48.10
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MyName  @  20/10/2005 20:17:12
   7 / 10
Bel film. Ben Architettato. Placido, finalmente, si è risollevato da quel filmacciio che fu "ovunque sei". L'inizio mi stava mandando via dal cinema.... Poi il film ha preso piede. Troppo veloce il montaggio del prologo e troppo veloce la presentazione dei personaggi. Non c'è bisogno di fare un montaggio nevrotico per tener fermi gli spettatori. Per tener fermi gli spettatori ci vuole una buona regia e una buona sceneggiatura. E così poi è stato. Gli attori tutti bravi, persino il fratello di Placido che mi è proprio simpatico. Accorsi fa Accorsi, vabbè lì non c'è speranza. Dovrebbe vincere il premio per la coerenza. Infatti porta ancora avanti il personaggio dell'"ultimo bacio", incredibile ma vero. Favino da Oscar. Santamaria da David di Donatello. Musiche discrete di Buonvino. Fotografia discreta. Il finale ha fatto commuovere due adolescenti che erano poco distanti da me... Una ha fatto all'altra:"Tacci sua me fa mette' a piagne così!"

Finaldestinatio  @  19/10/2005 20:51:04
   10 / 10
catadiottro  @  19/10/2005 14:52:30
   10 / 10
DO 10 PERCHè C'è MIO CUGINO CHE ERA NEL CAST.HA RECITATO MEGLIO DEL SOLITO!BRAVO!

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/10/2005 15.29.22
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Lowry  @  19/10/2005 11:16:18
   8 / 10
Un abbraccio, una lacrima, uno sparo. Ritorna il ‘crime-movie’ all’italiana.____Mentre nelle sale italiane c’è fermento per l’uscita del secondo, ‘struggente’, film di produzione Rai/Costanzo che narra le affascinanti e commuoventi vicende del ballerino più amato dalle teledipendenti di casa nostra, dall’altra parte si muove qualcosa,e se siamo capaci di uscire dal meccanismo per il quale Cinema e Cinema-Italiano sono due entità separate, ci accorgiamo che buone idee e buoni film esistono, basta cercare.
Il ‘crime-movie’ anni 70’ (ribattezzato meramente B-movie) tornato in voga in questi anni, cavalcando la cresta dell’onda del Pulp (portata alla ribalta dal suo reinventore Hollywoodiano), fu il genere esportato oltreoceano che fece conoscere il nostro Cinema al mondo, e che gli americani presero per rielaborare a proprio modo e con i propri mezzi.
E’ facile riconoscere nel nuovo, splendido, film di Placido questi meccanismi del film di genere, ma “Romanzo Criminale” non si limita affatto ad una semplice riproduzione, ma più ad un riadattamento, quasi un ritorno al passato. Prova lo è che la vicenda parte proprio ambientata in quegli anni settanta e in quelle strade umide e pericolose rappresentando la nascita di una gang criminale dalle sue radici, partendo dall’infanzia.
La “Banda della Magliana” nasce cresce e si estinguerà in vent’anni, vivendo sullo sfondo di un periodo socio-politico oscuro,ben rappresentato e palpabile, in cui vengono a darci una mano documenti reali catalizzati dalla tv. Tra tradimenti e complotti, sparatorie e vendette, intrighi politici e indagini poliziesche il film è un martello che picchia duro il ferro sull’incudine, e che lascia pochi attimi di respiro allo spettatore, trainato da una splendida colonna sonora Pop, e ben rappresentato da una fotografia livida e umidiccia, di grande caratura.
Un’ottima prestazione di questa nuova, ma ben collaudata, generazione di attori, tra i quali spiccano grandi prove dei tre protagonisti: Favino (Libano), Rossi Stuart (Freddo) e Santamaria (Giangi), ed un quasi irriconoscibile GianMarco Tognazzi nel ruolo di un agente dei servizi segreti.
Placido trascina lo spettatore in un viaggio coinvolgente, raccontato con una forza e una tenacia dirompente e lasciando perdere facili retoriche, ma non abbandonando momenti di pura e cruda poesia, come la scena sulla spiaggia di Ostia dove un’ abbraccio, una lacrima e uno sparo incidono in pochi secondi uno dei momenti di grande cinema a cui assistiamo durante le indispensabili due ore e mezza della pellicola.
Insomma finalmente un bel film. Entusiasmante e da vedere, ma non perchè si tratta di un bel film “italiano”. Ma semplicemente perché è un bel film.


13 risposte al commento
Ultima risposta 21/10/2005 15.36.31
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  18/10/2005 11:15:37
   8 / 10
Dopo la deludente prova di “Ovunque sei”, non ero per nulla convinta di vedere questo ultimo lavoro di Placido invece, spinta da commenti positivi che non mi sarei aspettata, l’ho fatto e sono uscita dal cinema davvero colpita.
Che dire? Un plauso a questo Romanzo criminale, alle due ore abbondanti che passano in un lampo, alla ricostruzione di una Roma livida, sconvolta e ******** (passatemi la licenza poetica…), a una sceneggiatura brillante e a un cast di altissimo livello.
Sembra incredibile che la combriccola mucciniana dei trentenni in crisi (con l’aggiunta di Rossi Stuart) abbia potuto evolversi in questo modo, eppure è così: la recitazione lascia a bocca aperta e vorrei citarli tutti questi attor giovani che, diretti con una certa maestria, hanno dato vita a criminali che sembrano usciti da un giallo di Scerbanenco.
Pierfrancesco Favino è eccezionale nella parte del Libanese: mai una battuta fuori posto, una maschera recitativa perfetta e disperata. Kim Rossi Stuart è forse il migliore: la sua faccia d’angelo regge paradossalmente benissimo il ruolo del Freddo, uno che lotta contro la sua indole e viene schiacciato dal vile Dandi, un bravissimo Santamaria che ricorda un po’ Joe Pesci (già citato da chi ha commentato prima di me) e un po’ il Jonnhy Depp di Blow con i suoi dolcevita da borgataro che si trova in mano una montagna di soldi.
Ben inseriti anche i comprimari, tra cui cito Gianmarco Tognazzi, ottimo nella parte del viscido servitore dello Stato e Carlo Cecchi in quelli dell’eminenza grigia, rappresentante di quel governo parallelo la cui influenza è evidente nel film ma forse non ben sviluppata. Perfino Accorsi, sebbene talvolta sembri leggere un gobbo più che recitare, riesce a interpretare la sua parte in modo onesto.

Anch’io concordo sul fatto che il collegamento tra le vicende della banda e gli eventi della nerissima cronaca del periodo sia talvolta troppo nebuloso, ma se lasciamo prevalere il filone noir, abbiamo certamente un film interessantissimo, dei cui intrecci si discute a lungo anche all’uscita dal cinema… e questo è un gran bene.



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Ultima risposta 23/10/2005 17.56.06
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  17/10/2005 15:44:34
   7½ / 10
Due film in uno, perfettamente riuscito il primo, decisamente meno il secondo.
Da una parte un ottimo noir (8,5), già l'aver rotto la dicotomia 'film italiano-psicodramma familiare' è lodevole), ben scritto, ben girato e splendidamente interpretato (tranne alcuni secondari punti deboli); dall'altra il tentativo di dare traccia di un periodo oscuro della storia italiana, a partire da un libro piuttosto complesso, in maniera un po' goffa e confusa (6).

Spinto probabilmente da un moto di disgusto per Ovunque sei e di nostalgia per il commissario Cattani, Placido deve essersi chiuso in casa con una pila di videocassette di Scorsese e Di Leo (e forse anche Kitano e Coppola), qualche buon libro (oltre a quello di De Cataldo il già citato Scerbanenco) e un paio di amici che sanno scrivere (Rulli e Petraglia), ha fatto l'appello dei giovani attori più bravi in circolazione e ha iniziato a frugare nel cappello alla ricerca di un coniglio che rinverdisse antichi e criminali fasti.

E bisogna dire che è venuta molto bene la storia di questi goodfellas de no'antri, in una roma pasoliniana, livida e perfeddamente fotografata, tentacolare ma desolata, crocevia di sangue e lotte intestine.
Su questo sfondo opaco risalta un affresco di personaggi, più o meno caratterizzati (grazie anche ai molti dialoghi serrati in dialetto) ma quasi tutti perfettamente integrati nella sceneggiatura, a partire dai protagonisti, le 3 anime che dettano la suddivisione in capitoli del film, a seguire l'evoluzione della banda, dall'ascesa al declino.
Spettacolare la prova degli attori, da Savino a Rossi Stuart (ne è passato di tempo dal kimono d'oro) a Santamaria (già fico nello splendido 'il posto dell'anima' ma qui deppiù) a tutti i comprimari (anche il figlio di Venditti sembrava incredibilmente meno ebete); l'unico punto debole, anche di sceneggiatura, è il commissario De Gennar... ehm... Scialoja..., affidato ad un poco credibile maxibon Accorsi (a sto punto metteteci bova, almeno ha più presenza scenica), ed ancor meno credibile la sua sgangherata relazione con la pseudo-virago patrizia che da mangiatrice di uomini finisce per arrendersi, apparentemente senza motivo, di fronte al personaggio con meno appeal di tutto il film, patata compreso.
Nonostante questo il film scorre denso e senza buchi, senza che se ne avverta la lunghezza, Placido lo conduce senza problemi e in alcune scene (trinità dei monti, esecuzione di gemito) riesce a dare il meglio di sè.

---La parte che segue è noiosa e abbozzata ma un discorso organico stenderebbe anche un cavallo ;-), potete saltarla a piè pari e passare all'happy ending

Come detto in apertura però la nota dolente è la contestualizzazione.
Alcuni hanno criticato il film per eccessiva dietrologia (Abbatino ne ha chiesto il ritiro), altri perché indulgente, dal punto di vista storico, con i componenti della banda, altri ancora (Silvestri), politicizzandolo allo stremo, l'hanno definito 'almirantiano' (?!?).
A mio giudizio la pecca principale è semplicemente un mix di superficialità e confusione; non che mi aspettassi di vedere gigione Lucarelli a spiegare il perché e il percome degli anni di piombo (ma questa è un'altra storia) ma sicuramente tante cose potevano essere gestite meglio.
L'inserimento di filmati d'archivio, a dare un taglio pseudo-documentaristico, perde di significato se non supportato da un minimo di spiegazione; la versione su Bologna va in direzione opposta da quanto concluso dal processo e non so chi possa aver collegato le immagini dell'attentato al papa ai legami (presunti) della banda al crac della IOR e all'ambrosiano.
A questo proposito Placido aveva già dato il meglio di sè in 'Un eroe borghese', eventualmente guardate quello.
Idem con patate per le collusioni con stato, ideologie e servizi segreti, liquidati con un testo di Evola che spunta dalla borsa del Nero ed una infelice battuta sui muratori; anche le figure di tognazzi (pur bravo) e del funzionario sono solo abbozzate e lontane dallo spessore di Hoederer e delle sue 'mani sporche, tuffate nel sangue e nella mer.da'.
Ma d'altronde Placido non è Sartre e siamo al cinema e non a teatro.

---Fine parte pallosa

Pur con queste precisazioni (fatte più per amore di polemica che altro) rimane comunque un ottimo film italiano, coraggioso e fortunatamente ripagato dal pubblico (nonostante non sia andato a Venezia) ed era da quasi un anno (Fame Chimica e Dopo Mezzanotte) che non se ne vedevano.

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Ultima risposta 21/10/2005 15.45.25
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Invia una mail all'autore del commento dr.slump  @  17/10/2005 15:39:47
   7 / 10
ulisseziu  @  17/10/2005 15:06:36
   8 / 10
Voto oggettivo 7+.

Mi associo alla maggior parte dei commenti, è un bel film, soprattutto per quanto riguarda la parte recitativa.
Ottimi tutti gli attori, con due eccezioni: Accorsi, che, a questo punto, penso sia capace solamente ad interpretare se stesso, ovvero il classico uomo che supera i trent’anni e si interroga sul fatto che questa è l’età in cui cominci a smettere di fare progetti ed inizi a tirare le somme, e Kim Rossi Stuart, che è anche piu che ottimo… sfiora l’eccellenza.
La regia è altalenante, tutto sommato fa il suo dovere senza mai, però, essere così al di sopra di quello che ci si aspetterebbe da un Placido qualunque , in alcuni punti cerca con coraggio di creare l’alchimia tra la sceneggiatura e storia vera e propria, a volte vi riesce a volte scade nell’inutile citazionismo senza capo ne coda ( non si può tirare in ballo la pidue per poi parlarne 10 secondi netti).
Debole anche la storia d’amore, forse troppo infarcita di cliché (lettere d’amore strappa lacrime, sceneggiatura Mucciniana).
Il film è da 7, anche 7 +, ma a mio parere il film va giudicato considerando l’attuale panorama italiano, e quindi gli fa onore il coraggio di affrontare qualcosa di diverso, in maniera anche diversa, dinamica, veloce ( il simpatico modo di stereotipare i personaggi strizza l’occhio ai due gioiellini di Ritchie: “lock & stock” e “the snatch”), ma nulla a che vedere, come alcuni hanno sostenuto, al magnifico “Goodfellas”.
Il film, concedetemi la metafora, sembra un poker all’americana, quello in cui si usano tutte le carte da gioco;
può essere divertente e più vario nella struttura, concedendo la possibilità di giocare ad un numero maggiore di persone, ma anche molto piu frustrante dato che i punteggi “alti” dal full vestito in su, sono piu unici che rari…


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Ultima risposta 18/10/2005 10.47.10
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anakin  @  17/10/2005 13:08:24
   8 / 10
Sinceramente non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto tanto, nonostante ne avessi sentito parlare molto bene. Il film è interessante e appassiona, i personaggi sono ben caratterizzati, ma soprattutto il cinema italiano riscopre un genere, che sembrava aver dimenticato e che personalmente apprezzo parecchio.
La storia è ispirata a fatti di cronaca realmente accaduti, ma è stata molto romanzata e non mancano luoghi comuni. Il tutto, però, è raccontato con un talento decisamente superiore alla media, evitando la facile strada della retorica o della morale spicciola.
Forse è stata messa un po' troppa "carne al fuoco" e si rischia di perdere il filo di qualche vicenda secondaria. Non mi riferisco, però, alle sottotrame riguardanti politica e servizi segreti, che sono state trattate volutamente in maniera poco approfondita, lasciando intendere che molte delle domande riguardanti la famosa Banda della Magliana sono ancora senza risposta.
Molto bravi tutti gli attori, ma i miei apprezzamenti vanno in particolare a Kim Rossi Stuart. Fino a poco tempo fa non l'avrei mai detto che "il ragazzo dal kimono d'oro" avesse ottime doti recitative. Invece mi sono dovuto ricredere, dapprima guardando il pessimo Pinocchio di Benigni, dove è stato l'unico a salvare la faccia, e ora grazie a questo bel film.
Complimenti anche a Michele Placido (quale regista) che ha capito di dover tornare alle atmosfere de "La piovra".

blasfemus  @  16/10/2005 21:09:05
   9 / 10
veramente molto bello.Non me lo aspettavo davvero,e grazie a michele placido che azzecca un cast fenomenale(forse avrei inserito anche gente tipo Amendola e Mastrandrea)ho rivalutato attori come kim rossi stuart e ho ammirato un attore che non conoscevo:Pierfrancesco Favino.Per il resto il film scorre alla grande e per chi abbia gia'un quadro su quello che e'successo davvero in quegl'anni,e'piuttosto facile collegare i personaggi e le situazioni.Finalmente posso dire di aver apprezzato una produzione italina visto che del cinema di casa nostra amo davvero poco.

gierma  @  15/10/2005 14:44:17
   4 / 10
in questo film michele placido cerca di cavalcare l'onda dei vari successi delle fiction che stanno invadendo il nostro paese e le tv del nostro paese. cos'è carabinieri con più cocaina? distretto di polizia con più morti? cos'è il commisario montalbano con più prostitute? guardiamo in faccia alla realtà. questo film è una parodia. è un tentativo fallito di fare del cinema. la confusione regna sovrana in tutta la pellicola. gli attori spesso recitavano senza sapere cosa stavano facendo o dicendo. se non fosse per le scene dei bambini che aprono e chiudono la storia, questo film non avrebbe ne capo ne coda. è forse la rappresentazione di uno spaccato di vita della malavita di quel periodo? io credo proprio di no. mi sembra più che altro uno spaccato della squallida situazione televisa del nostro periodo. ma alla fine non è colpa nostra. alla gente piace. e contro i gusti della massa non si può fare nulla.
scusate ora vado a disitossicarmi guardando i film di anthony man e howard hawks

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Ultima risposta 19/10/2005 14.53.14
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Invia una mail all'autore del commento ELVIS  @  14/10/2005 23:03:13
   7 / 10
Mah, un film intenso.
Mi viene in mente "Quei bravi ragazzi"... ci assomiglia molto solo che è italiano nel senso che è proprio italiano, dalla produzione alla sceneggiatura. Stavo pensando a dove prendo il trenta a Bologna prima che esplodesse tutto, per fare un esempio. E' un spoiler? No... forse un pochino.
Comunque bello, si guarda bene anche se non prende mai il volo ma rimane sempre su una quota stabile medio alta. Si seguono bene le vicende dei personaggi anche se forse un pò monotono è il tutto. La regia rimane abbastanza lontana... mi sembra che non ci sia più il coraggio di entrare nella vicenda come un tempo o forse è proprio una scelta consapevole e voluta questo rimanere distaccati dalle vicende raccontandole come se non ci riguardasse o se gli eventi fossero intoccabili (ecco, anche Gli Intoccabili è un film che mi ritorna in mente) e il regista si limita a farceli vedere così come sono, in un realismo fortissimo. O forse direi che quando ultimamente in un film italiano il regista/sceneggiatore si spinge troppo a interpretare gli eventi viene fuori un pastrocchio di sdolcinature e luoghi comuni. Quindi penso che se non si hanno idee geniali sia bene raccontarli così i fatti. Dal di fuori. Che poi i fatti parlano da soli. La trama lo sa e si comporta di conseguenza. Un film tecnicamente buono con qualche bel tocco interpretativo nonostante tutto. Una girandola equilibrata di storie. Poi quella tragediosità italiana che non manca mai.
Non è facile fare un bel film.
La scena che mi è piaciuta di più cinematograficamente è stato il primo colpo da cecchiano alla fine (non dico a chi se no è proprio uno spoiler)... vi giuro che me lo sono sentito in pancia e mi son dovuto rimettere a sedere perchè ero per terra.
Invece come interpretazione non realista bellissima la scena dei bambini che corrono in spiaggia alla fine (come la fine di Titanic per l'idea... "paradisiaca" in senso stretto).
Bella la ragazza di Kim, lo già vista in manuale d'amore (era lei vero?)... ma chi è?

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Ultima risposta 04/11/2005 12.28.57
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serenella  @  14/10/2005 22:13:00
   10 / 10
in un film così, fai prima a dire cosa non funziona...la sceneggiatura è meravigliosa, asciutta, pulita, senza sbavature. gli attori sono assolutamente perfetti, non ho parole. la musica, la fotografia, le atmosfere...mi è piaciuto tantissimo. tutti bravissimi, da Rossi Stuart, che mi ha fatto piangere, a Favino, a Scamarcio (che io vidi anni fa in una fiction del cavolo e dissi a mia sorella: mary, vedi che questo è proprio bravo, farà strada...oltre ad essere una vera freschezza), Santamaria, Jasmine Trinca, sempre più incantevole...l'unica nota stonata è Accorsi, non mi è piaciuto tanto, l'ho trovato un po' superficiale...forse non era il suo ruolo. una risposta a chi dice che non c'è contestulizzazione storica. non è un documentario è un film. non c'è bisogno di dare date e nomi e fatti, basta creare l'ambiente. io sono nata il giorno prima della strage di Bologna, eppure mi sono sentita completamente immersa in quegli anni ed in quelle atmosfere. complimenti...

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Ultima risposta 18/10/2005 15.41.18
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ziotom77  @  12/10/2005 21:31:00
   8 / 10
finalmente un gran bel film... lo dicevo io ke il cinema italiano non è morto e che dopotutto riesce ancora a sfornare ottime pellicole...
non si parla del solito film di violenza ma ti fa capire anke la struttura psicologica dei vari criminali oltre che a mettere in luce le varie magagne commesse dai politici, o servitori dello stato, negli anni '80... i cosidetti anni di piombo dove forse troppe cose non sono state risolte...
lo stato fin quando ha potuto si è servito della banda della magnana creandosi degli alibi o forse x commettere ingiustizie in modo da non destar sospetto... vedi il caso aldo moro o la strage di bologna dove secondo me la politica italiana fu la mente...
ottima interpretazioni di tutti gli attori soprattutto kim rossi stuart e il libanese ke ora non mi sovviene il nome... buona la regia, mi è piaciuta l'idea di impostare il film sui 3 principali killer... il libanese, il freddo e il dandi, buona la fotografia e i riferimenti storici, davvero buoni...
parlando un pò dei personaggi della banda solo il libanese era l'unico che veramente credeva in quello ke faceva, gli altri lo hanno seguito ma poi hanno trovato altri interessi... come quelli x le donne... che inevitabilmente comportano alla rottura e poi le donne soprattutto la ******** innamorata del commissario ke si è servito del dandi solo x i caxxi suoi e alla fine non ha fatto nulla affinkè non venisse a sua volta ammazzato e come al solito noi uomini ci facciamo sempre la figura dei fessi:))
cmq tornando al film solo una cosa mi ha lasciato perplesso... può una banda così organizzata come quella della magliana farsi trattare come burattini? forse xkè alla fine sotto ogni grossa organizzazione c'è di mezzo la politica?
credo proprio di si....

e ora aspettiamo il nuovo film di benigni!!!!


Gruppo COLLABORATORI _Orion  @  12/10/2005 12:30:13
   9 / 10
Bellissimo, inaspettato capolavoro. Da tutti i punti di vista è solo da elogiare: sceneggiatura, fotografia, recitazione etc...
Stupendo. Però secondo me se il film fosse stato diviso in 2 parti la trama avrebbe avuto maggiore respiro .

Invia una mail all'autore del commento dejan1978  @  12/10/2005 00:26:05
   9 / 10
Sono appena tornato dal cinema è andrei a vederlo di nuovo!!(l'unica volta che l'ho fatto nella mia vita è stato per jackiebrown! di tarantino!!)
Bello bello bello!!incredibile davvero secondo me non è tutta farina del sacco di Micheluzzo,siamo riusciti da un coma filmico di diversi anni nel genere drammatico complimenti davvero!!certo magari un pò più di cura nella contestualizzazione storica andava fatta ma signori questo è un film vero?!?e i film "devono far sognare" e forse stò racconto sulla banda della magnana in qualche momento arriva anche a questo!certo perchè ti immaggini sti ragazzini che vogliono coquistare la capitale,le loro malefatte,le donne,gli amori,le feste,la droga,gli sbirri,la mafia wow!!ma dai che quando mai un film cosi targato italia!!su siamo sinceri,per una volta mettiamo da parte lo spirito critico eccessivo e disfattista anzi "disfascista!!" haha!


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Ultima risposta 17/10/2005 10.01.27
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  11/10/2005 15:55:38
   9 / 10
pazzesco. e chi si aspettava un filmone del genere? Finalmente, dopo 20 anni di vagare nel buio, dopo i profeti pieraccioni veronesi & co. il cinema italiano si riappropria di ciò che era suo, e che la vigliaccheria dei produttori e distribuitori contribuì ad ammazzare. Di sicuro la riscoperta del cinema di genere degli anni '70 (DiLeo e matrtino in primis), dovuto senza dubbio a case come la rarovideo (che ha avuto il coraggio di sbatterci in faccia quelle pellicole per cui eravamo tanto amati dal resto del mondo). E in effetti pare di essere catapultati in un poliziesco alla milano calibro 9, dove non si lesina su crudezza ed efferatezza degli omicidi. ma accanto a quest'alone d'anni 70 che avvolge la pellicola se ne affianca uno anche più moderno e meno "ignorante" di quel fortunato e prolifico periodo. Siamo di fronte a quello che è il "goodfellas" e "city of god" nostrano, e fatti i dovuti distinguo questo prodotto spacca il **** a moltissime produzioni acclamate. la regia non è invadente o particolarmente virtuosa, ma si dà come semplice supporto da mestiere ad una trama davvero ferrea e senza punti morti; nonostante il film duri più di 2 ore non si avverte mai un calo o un vuoto narrativo. la prima parte è certamente più entusiasmante, ma è incredibile come Placido riesca a non perdersi mai anche di fronte a fitte e molteplici ramificazioni; sarebbe stato facile smarrirsi lungo il tortuoso sentiero narrativo, ma grazie a dio il fil è a prova di bomba. E il contesto storico non è mai invadente o saccente; non solo gli eventi di cronaca non disturbano le vicissitudini di questi ragazzi, ma sono assolutamete indispensabili per una buona comprensione del contesto psicologico dei protagonisti. E a loro è dedicata la mia ultima battuta; la recitazione, a parte qualche caso, è a livelli stellari. Ho amato alla follia l'interpretazione di santamaria, che se continua così avrà ben poco da invidiare a joe pesci. Sono tutti eccezionalmente bravi, segno che placido conosce bene il mestiere di dirigere gli attori. E forse l'unico che un po'stona è accorsi, esageratamente pulito (ma forse è la sua voce) e incapace di creare un climax recitativo che mantenga in tensione. O è tranquillo o è furibondo, senza vie di mezzo.
Insomma, non ci lamentiamo che in italia non si fanno più i film di una volta perchè "romanzo criminale" è qui a smentirci.

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Ultima risposta 02/01/2007 21.51.00
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Mensanina  @  11/10/2005 11:00:28
   9 / 10
Bellissimo! Non me lo aspettavo così ben strutturato, intrecciato con gli eventi italiani dell'epoca.
Sorpresa positiva tutti gli attori, un OTTIMO Pierfrancesco Favino ed un sorprendente Kim Rossi Stuart le cui interpretazioni precendenti, personalmente, non mi erano piaciute.
Un film bellissimo!

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Ultima risposta 12/10/2005 00.30.48
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  11/10/2005 10:46:13
   8 / 10
Hitchcock diceva che per fare un buon film servono tre cose: 1.un buon soggetto;2.un buon soggetto;3.un buon soggetto.
“Romanzo criminale” è un signor film, non solo perché ha un buon soggetto, soprattutto perché un affiatato gruppo di persone ha creduto in un progetto e ha dato vita ad un film bellissimo. Raramente ho visto una tale affinità d’intenti, una collaborazione così intensa tra regista, attori, autore. La storia personale dei tre borgatari capi-banda che si affianca e interagisce con una quindicina d’anni drammatici della recente storia italiana, è imbastita con abilità da Placido (non era facile la sintesi) e si avvale dell’interpretazione di giovani attori italiani che nulla hanno da invidiare ai colleghi americani: particolarmente intense le prove di Favino e Rossi Stuart (i dialoghi in romanesco stretto fra i due sono da brivido), e quella di uno Stefano Accorsi, in un ruolo finalmente diverso dal solito clichè. È un film corale, in cui tutti lasciano qualcosa di sé, fanno una brevissima apparizione anche il regista e l’autore dell’omonimo romanzo( si riconosce De Cataldo nel magistrato che legge la sentenza di condanna).
La storia degli amici borgatari in cui il sentimento della solitudine, il desiderio di rendere l’amicizia “famiglia”, la paura dell’abbandono e il rancore che generano una violenza spietata senza fine e senza soluzione, è tutta italiana, pur strizzando l’occhio a ganster-movie hollywoodiani come “Sleepers” e “C’era una volta in America”.
Le allusioni alla connivenza tra Stato e criminalità organizzata, che ha caratterizzato e determina ancora la politica italiana, colpisce come uno schiaffo chi ha vissuto da ragazzo quei drammatici episodi ancorato al proprio idealismo e cieco di fronte all’intricato intreccio dei tanti misteri del nostro Paese. Lo sfondo politico-sociale rappresentato dal film non è privo di difetti, non sempre tutto è chiaro ( la strage di Bologna, ad esempio), certamente è un’ impresa titanica sintetizzare in una sola opera i ventanni più significativi della nostra storia recente. Rrestano intense le emozioni suscitate dalla sovrapposizione della storia personale dei protagonisti a quella della generazione che ha condiviso quei momenti, e si esce dal cinema storditi e anche un po’ malinconici.


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Ultima risposta 13/10/2005 09.31.52
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semosole  @  11/10/2005 06:21:10
   7 / 10
Vale la pena di vederlo, questo sì; rimane il rammarico dell'incopletezza, a mio parere doveva essere più lungo e diviso in due parti (come la meglio gioventù). Io non ho letto il libro, sicuramente molto più interessante, ma qui mi rimane l'amaro in bocca perchè dovevano essere più approfonditi i vari passaggi e i fatti di quel lungo periodo; bravi comunque gli attori italiani (a parte Accorsi) e spero che ci siano ancora produzioni italiane così, almeno nell'impegno !

Invia una mail all'autore del commento actorar  @  10/10/2005 18:38:59
   10 / 10
Consigliatissimo a tutti e sopratutto a chi crede ancora all'onesta dei vari governanti passati e presenti in Italia....cominciamdo con la regia di Michele Placido che è molto buona e si è dimostrato molto bravo in questo ruolo...tutti glia ttori molto bravi e realistici...colonna sonora impeccabile....

The Jack  @  10/10/2005 16:07:48
   7 / 10
Quoto in toto gli ultimi 2 commenti.
Regia televisiva (niente di speciale), troppi ingredienti, nessuno trattato con la giusta profondità.
La recitazione è appena sufficiente. Solo il Dandi nella seconda parte è credibile e intenso. Diversi personaggi sono macchiette, non credibili.

Montaggio e alcune scene violente ben fatte.
Attenzione però, alla densità di fatti non corrisponde un'intensità emotiva.
Il soggetto è stupendo. Si poteva far molto meglio.

Do 7 perchè non mi ha annoiato e mi ha stupito come film italiano.
Se si parte da qui, si possono fare buone cose.

Cose proprio belle: le musiche, gli ambienti, la ricostruzione "storica".


Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  10/10/2005 13:40:07
   5 / 10
A parte riconoscere una discreta recitazione, non riesco davvero a capire l'entusiasmo verso questo film, non solo in questo forum ma della critica in generale. La sceneggiatura e "confusa" e non si capisce (o almeno io non lo capisco) dove voglia andare a parare; ok per i "ragazzi di borgata che con un piano ingenuo e terribile ecc. ecc" ma i riferimenti alla massoneria e alla Stato perdono assolutamente di senso senza la necessaria contestualizzazione politica di quegli anni, che sono stati anni che qualcuno ha definito di guerra civile. Stessa cosa dicasi del fiorire stesso della banda della Magliana. Inoltre, con l'intento di voler infilarci di tutto un pò, il film diventa troppo lungo.
La regia di Placido la trovo televisiva, senza infamia ne lode, senza momenti da ricordare. Velo pietoso su Accorsi, monoespressivo, che probabilmente adesso è obbligato a fare sesso in ogni film e quando si arrabbia è temibile come l'orso Yogi.
Sarà, ma se Placido merita 8 e se questa è un'ottima sceneggiatura, che voto dovrei dare a Scola o Rosi? 15 è abbastanza?

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Ultima risposta 22/08/2006 22.14.44
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andreapau  @  10/10/2005 12:08:24
   6 / 10
impresa difficile condensare venti anni di misfatti criminali paralleli alla recente storia d'italia(e che storia!),senza incorrere nel rischio di eccessiva sintesi o addirittura superficialità..rischio corso,ed incidente frontale avvenuto in pieno!lode allo sforzo produttivo,al tentativo di emancipare il cinema italiano dalle storie "piccole",al desiderio di raccontare una pagina oscura della nostra vita,attraverso un epopea epica corale e onirica,ma...qualunque sforzo è stato vano.il risultato è un film che non è di denuncia,non è di constatazione,non è di approfondimento.troppi gli elementi(giustamente)tirati in ballo perchè la narrazione sia omogenea ed esauriente.placido non riesce a dare risalto ad un elemento in particolare,o meglio,tenta di evidenziare in maniera uguale TUTTI gli ingredienti,di fatto appiattendoli nel gusto.come una torta piena di essenze fortissime che alla fine si annullano..come una tela piena di colori,che mischiati danno vita al nero.personalmente,credo che l'intreccio con la politica dovesse essere spiegato in maniera meno frettolosa,perchè di fatto,era l'ingrediente che ha fatto prosperare la banda della magliana per venti anni e quindi ne ha legittimato la lunga esistenza in vita.si è persa l'occasione per fare un grande gangster movie.ma anche una spy story eccellente..insomma,l'addizione di tutti gli elementi,non fa un totale soddisfacente..meglio un solo addendo talvolta,ma ben sviluppato

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Ultima risposta 11/10/2005 09.23.59
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Invia una mail all'autore del commento occhiblu77  @  10/10/2005 09:39:28
   10 / 10
Veramente un grande film!!! Due ore e mezza di adrenalina...all'uscita dalla sala ero quasi dalla loro parte!!! Bello rivedere la Roma anni 70/80...andate subito a vederlo!!!

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Ultima risposta 10/10/2005 12.25.33
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polbot  @  09/10/2005 22:51:03
   6 / 10
Beh, se questo vi sembra un capolavoro...portatevi sempre del valium al cinema... potreste lasciarci le penne in alcuni casi...per esempio se vedete roba da top25 !!! Kim Rossi Stuart ottimo...ma in genere bravi tutti gli attori ! Ma ragazzi il resto poteva esser decisamente meglio...

°°°MaRi  @  09/10/2005 20:15:46
   7 / 10
Cari Tutti, chi ha amato questo film ha un dovere morale: leggere il libro.
Se la trama è infatti molto spesso poco chiara o semplicistica, questo dovuto al fatto che il film sintetizza in due ore e un po', un' epopea di 600 pagine ben più sfaccettata e complessa. Ed ecco che spariscono alcuni personaggi chiave, che la storia viene riadattata e con essa anche i profili psicologici e "professionali" dei protagonisti e che il risultato è quello di un buon film ma che fa acqua da ahimè molte parti. Doveva essere una trilogia: Roberta doveva restare un'infermiera non tanto corretta e doveva comparire il Ranocchia ad aiutare Patrizia e Scialoja, doveva emergere il grande Nero, uno dei migliori amici del Freddo e personaggio di grande spessore che nel film sembra uno come gli altri... Doveva essere approfondita la vicenda di Bologna e di Moro, e Scialoja si doveva rappresentare come un poliziotto riflessivo, acuto ed intelligente, non come un nevrotico asstato di giustizia.
Ma non vi voglio rovinare tutto: c'è ancora tanto da scoprire, ed i tasselli mancanti del mosaico incompleto che è il film andranno a ricostruire un grande capolavoro.
Grande Rossi Stuart e Santamaria, ma anche il Libanese non scherza... peccato Patrizia.

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Ultima risposta 14/10/2005 22.28.08
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Fra11  @  08/10/2005 21:27:21
   10 / 10
Questo film è un capolavoro... Non c'è altro da dire. Speriamo che il cinema italiano continui così. Il mito Placido non crollerà mai!

P.S. Riportiamo la media alla percetuale che merita senza che qualche cretino amante di "Troppo belli" la rovini...

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Ultima risposta 14/10/2005 23.32.48
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tyler  @  08/10/2005 07:47:43
   8 / 10
Ma che bella scoperta questo film!
Premetto che il mio voto è sette e mezzo,perchè comunque un pò di piccole pecche la pellicola ce l'ha,però nel complesso direi che si tratta comunque di un ottimo spettacolo.
Cominciamo col dire che ho trovato veramente apprezzabile la regia di Michele Placido che personalmente non mi aveva mai colpito in nessun altro suo lavoro;dinamica,intelligente e così "moderna" nel suo stile...così come il montaggio e la fotografia,senza contare la suddivisione in capitoli in stile Pulp fiction o Kill Bill,che ho molto apprezzato.
Ottima l'interpretazione di tutto il cast se non vado errato rigorosamente italiano,anche se su tutti spicca e padroneggia la figura del "freddo",impersonato da uno stupefacente Kim Rossi Stuart.
Ho trovato più che soddisfacente anche la recitazione di Stefano Accorsi,anche se è incredibile che non ci sia film in cui lui non trombi con qualcuna(mi chiedo se non lo includa come clausola speciale in ogni suo contratto).Vista la qualità alquanto dubbia di molte e molte pellicole nostrane degli ultimi anni,questa merita sicuramente un plauso quanto meno per l'audacia dimostrata nel portare sul grande schermo un tema così scabroso e inquietante sotto tanti punti di vista e per il modo a parer mio brillante con cui riesce a trasmettere i propri contenuti.
Qualche appunto però lo devo fare,come da premessa....

SPOILER:
Ho trovato il film leggermente lungo e ricco di inquadrature a volte poco funzionali;su tutte quella prolungata sull'autista del taxi che avrebbe poi dovuto portare il freddo a Parigi,che a parer mio è fuorviante e induce a pensare che di li a poco il freddo verrà freddato(scusate la battuta di dubbio gusto),cosa che poi non accade affatto....
I salti temporali poco marcati e non facili da seguire...
La scena finale di loro che corrono sulla spiaggia con i poliziotti che li inseguono con le mani in testa per non perdere i cappelli,mi è sembrata in un certo senso un pochino grottesca e mi ha fatto venire in mente l'ispettore Zenigata che insegue Lupin...
Ed infine,è poco chiaro come mai il figlio di Venditti viene condannato all'ospedale psichiatrico perchè incapace di intendere e di volere(vi prego di schiarirmi le idee nel caso voi l'aveste capito).

Tutto questo a voler cercare il pelo nell'uovo,perchè nel complesso credo di poter affermare che si tratti comunque di uno dei migliori film italiani degli ultimi anni.

7 risposte al commento
Ultima risposta 10/10/2005 18.36.45
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viagem  @  08/10/2005 01:49:44
   7 / 10
Il film merita sicuramente di essere visto. Mi hanno colpito soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, davvero ben riuscita e la recitazione di ognuno di loro: a dir poco pregievole. Su tutti Stuart, ma anche Accorsi non l'avevo mai visto recitare così bene.
Mi sembrano forzati invece tutti quei collegamenti con la storia italiana: il rapimento Moro, la strage di Bologna e l'attentato al Papa. Va bene i servizi deviati, ma qui sembrava che si volesse buttare tutto in un unico calderone.
P.S.:Ma Accorsi prima di girare un film, chiede per contratto di avere una scena di sesso con la protagonista femminile? Ad un certo punto temevo che pure con Roberta...

Mancini78  @  07/10/2005 18:51:11
   7 / 10
Film veramente interessante, ho trovato molto bravi e veramente appropriati nel ruolo; grande Kim Rossi Stuart che recita in dialetto romano in un ruolo + avvincente dei soliti...., solo che a fine film (dati gli interpreti), nn riesco proprio a detestarli, anzi mi è quasi dispiaciuto che abbiano fatto tutti una brutta fine...
Da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/10/2005 21.01.52
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rainbow  @  07/10/2005 13:55:16
   10 / 10
Film veramente molto bello. Attori veramente molto bravi, specialmente Kim Rossi Stuart e Scamarcio.


Invia una mail all'autore del commento Dante  @  07/10/2005 13:10:16
   9 / 10
Merita davvero,bisogna vederlo assolutamente poichè è una storia vera del nostro paese che nn annoia ed è sempre incalzante grazie ad un cast d'eccezione.



IoSonoRibelle  @  07/10/2005 09:49:27
   10 / 10
Un film qualitativamente ottimo che cura particolari dettagli della nostra Italia. Bravissimi gli attori e le due attrici. Un capolavoro che dovrebbero vedere i giovani per comprendere meglio tratti del Belpaese e i meno giovani per rinfrescarsi la memoria. Non pecca di niente. Coinvolgente al 100%. Bravo Placido

alesfaer  @  06/10/2005 23:57:40
   3 / 10
io lo sapevo, ma ci sn cascato. solita solfa. solita storia. e basta...... uff. trama copiata da nn so qnt film sempre uguale. voto 3 e nn 1 x 2 motivi.
1) farei 1 torto a troppo belli e al film di alberto tomba
2) non voto 2 xkè cmq stuart e santamaria sn bravi attori. 3 va bene invece.
nn capisco come faccia ad avere 1 media cosi' alta. è 1 furto

29 risposte al commento
Ultima risposta 11/10/2005 15.43.02
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beowulf  @  06/10/2005 23:30:58
   10 / 10
Capolavoro. Gli americani liberi si astengano dal vederlo.......

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Ultima risposta 06/10/2005 23.32.55
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AMERICANFREE  @  06/10/2005 19:24:43
   4 / 10
la cosa che mi dispiace e' di aver buttato i soldi per il biglietto film monotono........scadente

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Ultima risposta 08/10/2005 10.44.28
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juliette  @  06/10/2005 12:05:28
   9 / 10
Senza impiegare km e km di commento, e dilettarmi in linguaggio nobile da esperta di cinema, dico semplicemente che questo film merita tantissimo.
Non me lo aspettavo cosi' bello, nemmeno cosi' lungo ma è piacevole e si lascia guardare senza noia.
C'è la violenza, il sesso, la vendetta, l'amicizia, l'amore...
In questo film puoi trovare di tutto, ma non è per tutti.
Bravi gli attori, su alcuni non ci avrei mai scommesso e molto espressive e intense le due donne.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/10/2005 01:42:25
   8 / 10
Dopo anni immemorabili, un noir italiano (degno) torna a calcare le sale cinematografiche nostrane. Michele Placido (regista ed autore di un orribile cameo) firma un'opera grigia, d'altri tempi, senza lasciare quasi mai spazio al sensazionalismo ed al sentimentalismo. La banda della Magliana viene ricostruita in maniera fredda, anche se spesso, forse ciò dovuto al passato del regista, sembra quasi di assistere ad una "Piovra" del XXI secolo più che ad un poliziesco aggiornato al duemila (per intenderci siamo più vicini a "Il Boss" che a "La mala ordina", tanto per fare un paragone con l'ancora inarrivabile Fernando di Leo).
Note positive: straordinari interpreti (tutti bravissimi, ma certi attori da dove saltano fuori?), su tutti un applauso a scena aperta per Rossi Stuart e Santamaria, ed una fotografia livida che fa veramente quello che può ed oltre (certe scene di inseguimenti ad esempio proponibili un trentennio fa, oggi in Italia sarebbero impensabili).

Note negative per cui il voto non supera a mio giudizio il già ragguardevole 8 (cioè di film magnifico): la stessa prima lodata fotografia a volte appare troppo compiaciuta; la lunghezza del film (c'è davvero una mezzora di troppo); e,soprattutto, i riferimenti alla storia: anche se necessari, vista la banda a cui si faceva riferimento, hanno tolto quell'alone di mito che avrebbe veramente potuto far diventare "Romanzo Criminale" un autentico capolavoro. Accorsi, in una parte a mio avviso sbagliata, se la cava con mestiere, ma tutti i componenti della banda, ripeto, gli rubano la scena. Imperdibile per chi ama il film di genere.

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Ultima risposta 08/10/2005 19.11.40
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Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  05/10/2005 16:02:37
   8 / 10
dopo il tentativo sfortunato dell'anno scorso(film che personalmente ho ammirato nell'audacia narrativa e di stile)ci troviamo di fronte un film che sorprende per tre fattori essenziali:sceneggiatura efficacie,regia di primissimo livello e recitazione di livello internazionale.se non si punta su questo il cinema italiano produrrà solo film di media fattura,pieni di nevrosi e dei soliti meccanismi drammaturgici che non lasciano alcun segno nella memmoria dello spettatore,w il cinema!!e bravo michele placido !!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/10/2005 02:38:09
   8 / 10
Quel nome, Freddo, che sembra camuffare l'alleanza, che costringe i tuoi occhi ad osservare un criminale mentre recidivamente tenta di non essere cio' che è, la bestia che si placa davanti alla purezza di una donna ingenuamente innamorata dell'arte e dell'amore, Madre spirituale e Amante ferita (ma leale). Quel nome, Freddo, scelto non a caso, che esprime realmente una lacerante frustazione, un brivido profondo, null'altro che il desolante autocontrollo del Male... Rossi Stuart è il fulcro della vicenda, e nondimeno il personaggio piu' "romanzato" insieme al viscido commissario Sciajola di Accorsi (finalmente un'interpretazione misurata e rigorosa), probabilmente fin troppo ammiccante nel suo scabroso doppiogiochismo (ricorda vagamente il poliziotto di In the cut)...
"Romanzo criminale" - addattamento del celebre e vendutissimo libro ononimo - è un'autentica ventata di freschezza in un panorama generalmente stanco come quello del cinema italiano. Tanto si è detto a Placido come autore, e quanto poco si è rinosciuto il coraggio anche quando si è lanciato in operazioni ambiziose e irrisolte che magari un giorno verranno sicuramente rivalutate ("pummaro'", "ovunque sei"). Conosco gente che dopo il delirante "un viaggio chiamato amore" avrebbe volentieri inseguito la filmografia intera di Zeffirelli pur di non incappare in un'altro suo film. Errore clamoroso, anzi guai a perdersi un solo fotogramma di quest'ultima sua opera. Placido tributa omaggi al cinema di Scorsese e Coppola (indimenticabile l'agguato di Freddo all'ex-amico dopo un perdono impossibile), a Fernando di Leo e alla migliore letteratura italiana,da Scerbanenco (caro il ricordo del buon vecchio Duca Laurenti cdi cui Accorsi è la caricatura vile e corrotta) a Cassola (dice niente "la ragazza di Bube"?).
Come tutti i film di un certo peso artistico e sociale, anche questo è imperfetto, con qualche sbavatura di troppo (fin troppo vaga la cospirazione tra servizi segreti deviati e attentato al Papa) e, forse, un'ambigua dose di romanticismo che rimanda ai posteri l'agiografia cinematografica di un fronte del crimine comunque efferato e violento come quello della banda della Magliana. L'incipit tardo-romantico del film piacerà sicuramente molto a un immenso cultore come Tarantino.
Ma, al di là di tutto, ci resta un film che non solo racconta lo squallore di una parte della nostra storia contemporanea, ma OSA finalmente rivelare la tesi che tutti conoscono e fingono di ignorare, ovvero il massiccio predominio dei servizi segreti sui malaffari di Stato e (guardacaso) di Crimine.
"I politici fanno questo? I politici fanno di peggio"
In una Roma splendidamente fotografata dall'eccellente Luca Bigazzi, quest'opera molto Pasoliniana nello stile e nella lugubre decadenza dei suoi personaggi (ci sono moltissime affinità con "La notte brava" per es.) ha il merito di consegnare ai posteri il germe della corruzione su cui spicca la figura allampanata e canuta di un ripugnante, efficacissimo Gianmarco Tognazzi. Quella frase, "io lavoro per lo Stato", sortisce davvero l'effetto amarissimo di aver tracciato le basi di una Repubblica condannata al peggio di se stessa.
C'è davvero da augurarsi che il cinema italiano rinsavisca presto, grazie a opere come queste, o perchè no? a documentari eversivi e graffianti come "W Zapatero".
Anzi a ben pensarci, non è tanto questione di qualità, ma di verità che si parla, la nostra ancora di salvezza.
Nondimeno, sarà triste constatare quanto purtroppo per i molti difensore del proprio delirio, questo film non sortirà alcun effetto, anzi ne proveranno fastidio, e l'irritazione non è altro che la dimostrazione tangibile di un'obiettivo concreto portato a termine nel migliore dei modi.
E' ammirevole la capacità di Placido di ricavare da alcuni fra i migliori attori italiani il meglio di se stessi, finalmente consapevoli della propria autonomia rispetto allo script: coinvolti cioe' unicamente da se stessi, o dalla propria costruzione dei personaggi. Placido talvolta sembra distaccarsene quasi a voler plasmare l'equilibrio e lasciare che ognuno esprima emotivamente i personaggi, dal sempre piu' eccelso Claudio Santamaria ("dandi") all'altrettanto nobile aderenza di Pierfrancesco Favino nei panni (e nella disperazione anarchica) del Libanese. Le immagini di repertorio seguono la linea del film di Giordana "la meglio gioventu'", ma stavolta qualcosa cambia, la linea di demarcazione è effimera, specialmente quando non diventa la celebrazione un po' qualunquista di riti e fatti di cronaca, e l'immagine di Aldo Moro massacrato a via Fani suscita ancor oggi uno spaventoso conflitto empatico-nazionale, secondo forse solo a kennedy ucciso a Dallas circa 15 anni prima. E apparentemente "freddo" è lo stile del film, con la mdp che sancisce ogni evento nella dimensione dove la carne è morte lacerante e l'umanità ha anch'essa la forma "astratta e laica" della sua condanna. I corpi diventano labili sopravvivenze, e si lasciano corrodere dal sangue infetto, dall'abbraccio mortale di un amico, trafiggere da un coltello, o logorarsi, come Libero, in una piazza di Trastevere. C'è tutto il segno di una rinuncia che pur tra incongruenze e sbavature ci mette davanti al ventre lacerato di questa nazione, nonostante qualche critico abbia superficialmente espresso una riserva sull'incapacità dell'autore di indicare le ragioni del branco, sulla sua esteriorità tutta tesa ad elevare la violenza al rango del romanticismo di genere. Puo' darsi: da parte mia reclamo le ragioni per cui questa amata Repubblica continua a tradire il suo popolo e a rigirare lo specchio per non vedere l'orrida immagine che la deprime, l'omissione di tutta quella scomoda verità che tutti conoscono e nessuno, tranne in questi rari casi, ha la forza e il coraggio di raccontare

17 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2006 19.15.54
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  05/10/2005 01:13:09
   8 / 10
Incominciamo col dire che la sceneggiatura è scritta -oltre che dall'autore dell'omonimo romanzo- da Rulli e Petraglia che, per chi non lo sapesse, sono i migliori sceneggiatori italiani attualmente sulla piazza. Basti dire che la sceneggiatura de 'La meglio gioventù' è loro, così come sono loro i migliori capitoli del successo televisivo di sempre: 'La Piovra'. Il loro tocco inconfondibile si sente e si vede in un film che riesce a riabilitare il Placido del fallimentare 'Ovunque sei'. Qua il regista ha il merito di dirigere sapientemente i migliori giovani attori presenti sulla piazza italiana. Il cast in effetti è dei più ricchi possibili e tutti gli attori danno il meglio di sè, procurando lustro al nostro cinema agonizzante da anni. Inutile citarli tutti ma non ve ne è uno fuori parte (compreso l'obeso 'Patata') e l'interpretazione di Rossi Stuart è veramente superlativa. Per la cronaca ad interpretare il vecchio piduista è stato chiamato uno dei migliori attori teatrali che, a volte, vezzosamente, si presta al cinema : Carlo Cecchi.
Insieme alla sua, una menzione pure ad un irriconoscibile e viscido Tognazzi.
Sono veramente tanti e non è il caso di elencarli tutti, dal solito strepitoso Favino ad un Accorsi, in parte come non mai, nel ruolo di un Colombo di casa nostra (ma non vi ricorda il Manfredi di 'Cafe express'?).
Il film non è privo di sbavature -ampiamente sottolineate dai colleghi che mi hanno preceduto- ma sono inezie in un film di ampio respiro, epico e corale

6 risposte al commento
Ultima risposta 11/10/2005 09.28.06
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Invia una mail all'autore del commento klaud  @  03/10/2005 23:30:54
   9 / 10
Tutti bravissimi, soprattutto il LIBANESE (questo attore non lo conoscevo, è eccellente!) e KIM rossi stuart che secondo me è il migliore attore italiano del momento ed è molto sottovalutato e sottoultilizzato, è un piacere vederli recitare.
Il film è bello e la storia (purtroppo estremamente reale) è molto interessante.
Bravo Michele Placido per la scelta del tema e del cast.
Spero che lo vedano tutti gli ignorantoni che circolano in giro senza avere idea di quanto sia stata raggelante la storia dell'Italia contemporanea. Ma tanto non ne capiranno niente lo stesso.



123roy  @  03/10/2005 19:37:49
   8 / 10
Ma che bravi gli italiani!! Un applauso per noi!!! Altro che Scorsese, Coppola e compagnia bella, venite a cinecittà a vedere come si fa il cinema!!! Ok basta cazza.te... Questo film è stato veramente una bella sorpresa, non è il solito pappone cultural-sentimentale che le produzioni nostrane ci rifilano spesso e volentieri (infatti c'è di mezzo la Warner :), ma questo ti appassiona fino alla fine e non ti stanca mai pure se dura proprio un botto... Grandi personaggi, quasi tutti molto caratteristici e ben delineati (Dandi in verità era l'unico che negli anni 70 aveva il look anni 70, gli altri sembravano presi x strada mentre andavano a fare la spesa...). Ma stefano accorsi in ogni film deve fare l'arrapato senza speranza? Qualsiasi parte fa deve pensare a scopare.. mah... Poi c'è tognazzi che è sempre più brutto... Cmq il film è proprio bello, altro che quelle minchiate di film tipo Scarface, Quei bravi ragazzi, il Padrino, ecc... :)

14 risposte al commento
Ultima risposta 09/10/2005 23.56.12
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Edo  @  03/10/2005 18:53:23
   8 / 10
Il rilancio dello starsistem italiano, nel termine che quando la regia ha manico e la storia è ben scritta, anche in Italia ci sono volti che spaccano lo schermo.,
Bravi e tutti e, a parte due scene un pochino deboli (la prima del confronto fra il commissario e la donna/prostituta di Dandi, e un altra sempra fra loro due... si vede che sono stati misclati male, capita).
Bravo PLacido (cattiva la scelta di un suo Primo Piano: mai introdurre un personaggio quando non lo si è mai visto e non lo si vedrà mai più, la scelta di soffermarsi sul suo dolore non da pathos, e sembra il francobollo attaccato per fare l'hitckokkata).
La fotografia anche non mi ha convinto del tutto, troppo contrastata e poco desaturata (era forse meglio un super 16mm), ma sono solo mie pippe mentali
Grande film (e grande budget, a dimostrare appunto che non è colpa del cinema italiano brutto, è colpa che ifilm in Italia si fanno sempre con budget non all' altezza della storia (anche se ci sono si molte storie del cavolo): ci vogliono più investimenti nei film, pensate alla miseria dei 700 mila euro chepassa il ministero alle opere prime e seconde... che ci fai coi costi del cinema... cioè, okkay, ci sono idee che con quel budget possono far uscire miracoli, ma è che di quelle idee ce ne sono così poche...
Comunque, gran bel flm, finalmente un film italiano che vedi il trailer e dici: non vedo l' orache esca

15 risposte al commento
Ultima risposta 10/10/2005 00.00.37
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Otto  @  03/10/2005 16:21:21
   8 / 10
Cronicamente portato a sottovalutare le pellicole italiane, questa volta, e con grande piacere, le mie diffidenze si sono rivelate infondate. Questo film stupisce, diverte, entusiasma e commuove. E' difficile vedere attori preparati e una regia moderna che duettano meravigliosamente per ben due ore e mezzo. Gli attori recitano tutti in maniera discreta, con qualche punto di eccellenza, unico neo Accorsi che vedo sinceramente poco adatto al ruolo a lui affidato. La regia, montaggio e sceneggiatura sono decisamente diversi da quello che ci ha abituato a vedere il nostro cinema, orrendamente affondato nella banalità delle commedie sentimentali. Se non si sentisse parlare romano da attori italiani ben conosciuti sembrerebbe quasi di trovarsi davanti ad una pellicola di oltre oceano. Sono rimasto piacevolmente colpito dagli spezzoni originali dei TG inseriti nel film per raccontare le pagine più cupe degli anni di piombo, ottima idea che riesce appieno a far ritornare le nostri menti a quei brutti momenti. Al cinema qualcuno ha anche applaudito, cosa rarissima di questi tempi specie se ad essere finito è un film 100% italiano. Complimenti!

Invia una mail all'autore del commento fragen  @  03/10/2005 15:40:10
   8 / 10
Tratto dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo(Einaudi 2002), questo bellissimo film diretto da Michele Placido narra le vicende della Banda della Magliana, ovvero l'organizzazione malavitosa che per venticinque anni ha terrorizzato il nostro paese, tra affari loschi, omicidi, politica e punti interrogativi di uno stato "sporco" che non si limita a "guardare" dall'esterno, ma anche a farne parte.

Nelle due ore e mezza circa di film, tra le vicende italiane di quel periodo, viene narrata la storia di questo gruppo di ragazzi romani di strada emarginati dal sistema, ma che poi finiranno per farne parte, tra servizi segreti, massoneria, droga, prostituzione e mafia: tutto ciò di cui noi Italiani ci dobbiamo vergognare di aver vissuto; uno dei lati più bui e negativi della nostra storia contemporanea.

Oltre agli omicidi e agli affari, la banda viene vista come un gruppo di amici fedeli, che provano sentimenti e affrontano i propri problemi ma che aspirano a tirare i fili del potere, assetati dal Dio denaro.

Attorno le vicende della banda, un commissario cerca di scoprire gli intrecci e tutto ciò che ruota attorno la malavita romana, riuscendo a trovare il filo conduttore di tutto pur contrastato da intercettazioni e depistaggi, ma che alla fine cede in cambio di una poltrona.

Ottima sceneggiatura, fotografia e ottima interpretazione di tutti gli attori.

Un film che fa riflettere.

Francesco Genovese


KANE  @  03/10/2005 01:35:03
   9 / 10
ottimo film!! finalmente un film italiano che non parli di una famiglia allo sbando, un adolescente incompreso, o un rapporto in crisi!!
bravo placido!! grande pellicola, dal commissario cattaneo che ci mette molto dei mafia-movie, tipo pizza connection o la piovra!!
il film è un polizziesco, un gangster-movie, un film drammatico, di denuncia tipo documentario alla lucarelli!!
è fatto veramente bene, non mi aspettavo un Filmone di più di due ore, mai noioso, moderno nel ritmo della regia e ottimamente recitato!!
si, la recitazione è veramente ad altissimi livelli, in particolare i tre: libano, dandi, e soprattutto Kim rossi stuart, nei panni del freddo!!
buona anche la prova di accorsi che finalmente riesce, anche se ad intermittenza, ad dare una buona prova di recitazione!!
insomma un film italiano che non ha niente da invidiare all'attuale cinematografia di film " d'azione" o simili, in più c'è da dire che i risvolti sociali che ne escono sono proprii di chi va alla scoperta di scheletri negli armadi, e devo dire che in italia dai 60-70-80 di scheletri ce ne sono stati molti.
un film a tutto tondo, sia come valori "tecnici" che come messaggio, un film che mi ha fatto dire di cuore:
finalmente un gran bel film dopo anni( almeno 5) di film tutti uguali!!
BRAVO PLACIDO E BRAVI TUTTI GLI ATTORI!!

8 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2005 23.12.24
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Massacratore  @  02/10/2005 23:14:38
   10 / 10
Ho amato il libro ed ero molto scettico sul film, anche perchè diciamolo: Kim Rossi Stuart non può fare il Freddo... e invece è un grande. Sono un po' spiaciuto per i commenti negativi del Manifesto, che ho trovato assolutamente fuori luogo.

14 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2005 15.02.18
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braun  @  02/10/2005 20:30:41
   10 / 10
Bello il film e molto intenso, ben recitato e convincente. Mantiene bene la
suspence e i personaggi sono ben delineati.Una risposta per tutti i critici
provinciali che ritengono che il nostro cinema non sia mai all'altezza.A me
sono piaciuti molto anche le precedenti pellicole di Placido.
Su tutti l'interpretazione di Stefano Accorsi, intenso ed espressivo in una
parte non facile, ho studiato per anni teatro e ritengo sia una spanna al di
sopra di tutti, non solo in questo film Un elogio particolare anche a Favino. Da vedere. Speriamo che
arrivino più fondi per il futuro dei nostri film.

Cuba  @  02/10/2005 14:37:30
   9 / 10
Non era facile portare al cinema le oltre 600 pagine del libro di De Cataldo...riassumere in poco più di due ore l'epopea della ormai storica banda della Magliana deve essere stata un impresa difficile e pericolosa per sceneggiatori e regista... il risultato mi è parso eccellente, complice anche l'ottima fotografia di bigazzi e la scelta azzeccata del cast a parte il Bufalo che nel libro aveva una parte molto più importante e nel mio immaginario era totalmente diverso da quello che ho visto al cinema. Un appunto che posso fare e mi sembra doveroso fare riguarda il fatto che rispetto al libro non mi è sembrato di vedere quella rabbia e cattiveria che contraddistingueva una banda spietata e sanguinaria...alla fine si parteggia troppo per IL FREDDO O IL DANDI...ma qui siamo di fronte a storia vera con assassini veri e morti che ancora cercano giustizia...ecco questa cosa mi ha lasciato un po' perplesso...Romanzo criminale non è Scarface o altre storie inventate di delinquenti...Romanzo criminale è un pezzo nero e rosso sangue neanche poi così lontano nel tempo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 07/10/2005 12.50.37
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Invia una mail all'autore del commento lilly  @  02/10/2005 14:08:13
   9 / 10
ciao a tutti,ieri sera finalmente sono riuscita a vedere romanzo criminale,un film pazzesco,incredibile,attori bravissimi! una storia ke ha davvero dell'incredibile,criminali senza srcupoli,pronti a tutto! un film davvero toccante,ci sono scene da brivido come la strage di bologna,o come il ritrovamento del corpo di aldo moro,scene vere riproposte dai telegiornali dell'epoca!! un 10 e lode a kim rossi stuart( il freddo) un interpratazione fantastica,criminale spietato anke lui,ma ke poi alla fine dimostra di avere un cuore piu' dell'altra banda,a quando si innamora della dolce roberta,e a quando per lei organizza la fuga dal carcere..bravo anke riccardo scamarcio(il nero) ma poteva fare molto di piu',nn e' emerso molto il suo personaggoo,forse xke' nn aveva un ruolo definito come gli altri,be' e' stato migliore nei panni di step a "3metri sopra al cielo" un ruolo piu' consono! bravo anke l'interprete di libano,forse il pui' spietato e carogna di tutti,un vero capo ma ke poi molto presto e' stato fregato,e poi claudio santamaria(il dandi) diciamo il mio preferito, nel film ma anke senza troppi scrupoli,ke alla fine voleva impossessarsi di tutto ed eliminare i piu' scomodi! brave anke le attrici di roberta e della squillo,patrizia..stefano accorsi un po' mi ha deluso ma e' stato un grande anke lui in fin dei conti! a me ha colpito molto questo film,lo rivedrei anke subito,mi ha colpito quel senso di vendetta e di rabbia ke c'era dentro ognuno di loro,ragazzi ke nn avevano mai avuto niente nella vita e ke decidono di diventare dei veri criminali per riscattarsi! un cast eccezionale,davvero complimenti al mitico michele placido ke ha diretto un filmone davvero!!!!!!!!!!

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