il cartaio (2003)

Come si può commentare un film come questo? Be', fosse stato girato da un esordiente sarebbe stato pure un filmetto divertente, con alcune trovate simpatiche, ma niente di più. Ma qui ci troviamo di fronte a un prodotto di Dario Argento, autore che ha una fama e una responsabilità sulle sue spalle. E' meglio togliersi subito il dente ed elencare cosa non va di questo film: innanzituto la recitazione, davvero penosa, con un doppiaggio (realizzato quasi sempre dagli stessi attori) ancora più penoso; poi i dialoghi, molto spesso imbarazzanti e involontariamente comici; l'intreccio giallo non funziona granchè bene (anche se comunque migliore di quello di Nonhosonno); la personalità dell'assassino e le sue motivazioni fanno ridere i polli. Ok, detto questo aggiungo che il film è comunque meglio del solito Dario Argento degli anni 90: finalmente si prende meno sul serio, c'è ritmo e un'aria più giovane e scanzonata che giova ad una trama come questa, le musiche sono molto belle e registicamente ci sono ancora delle buone trovate. Insomma, il nostro Darione è in lenta, lentissima ascesa rispetto al baratro della Sindrome di Stendhal, ma deve ancora lavorare parecchio. Perchè non fa uno stop più lungo e non esce con un nuovo film solo quando avrà in mano il capolavoro, invece di propinarci ogni volta film discreti(ni) che nulla aggiungono alla sua immagine?