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Probabilmente il mio commento sarà infulenzato dal fatto che lo scrivo "a caldo", ho appena lasciato questa sorta di film/documentario a circa 60' minuti dall'inizio combattuto tra noia, rabbia e disgusto. Cosa si può dire di "Gummo"? E' facile, fa schifo.. Nonostante l'intento del regista fosse proprio quello di scioccare lo spettatore, personalmente io non sono rimasto per niente turbato nè affascinato, non c'è niente di scandaloso o "poetico" nel mostrare senza filtri quanto possa essere miserabile l'essere umano. Piuttosto è evidentissimo come il regista volesse "uscire fuori dagli schemi" e mostrare la propria originalità ed unicità con questo prodotto che non ha nè capo nè coda, lui ci fornisce un ora e mezza di girato sui disagi di un paesino di provincia americano e sta a noi sbrogliare la matassa e trovare un filo logico al tutto. Non c'è una trama, per non parlare di uno spunto di critica sociale(che sarebbe anche potuto essere pertinente), non c'è niente.. Ci sono solo 120 minuti di freaks che vegetano in giro per questa cittadina reduce da un uragano, semplicemente "esistendo", e mostrandoci il lato più disgustoso della natura umana, abbiamo un interessante cocktail sociale di vagabondi, disturbati mentali, reietti, degenerati e chi più ne ha più ne metta. Solo due note positive: buona la colonna sonora e complimenti alla regia per aver trovato alcune tra le persone più brutte che abbia mai visto. Apprezzo l'impegno, ma apparte qualche gatto seviziato questo film non offre un *****.