Una donna ancora in lutto intraprende un doloroso viaggio emotivo dopo la perdita del suo bambino. Il suo percorso è diverso da quello del suo consorte.
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"Posso chiederle perchè voleva partorire in casa?"- "Volevo che fosse la bambina a decidere quando nascere". Basterebbe questo dialogo (nella scena del tribunale) per far capire quanto mi abbia irritato questo film: dai personaggi ai dialoghi, dalla messa in scena alla regia. Ogni cosa mi ha infastidito, soprattutto la staticità di alcune dinamiche, compresa la tanto decantata scena del parto. Un film che ha pretese autoriali ma che finisce con l'essere stereotipato, inconsistente nel suo evolversi e ridondante. Certamente apprezzabile per il livello interpretativo ma di sicuro è un film che non rivedrò più.