In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Chi cerca in tutti i modi di sminuire questo film ne spara davvero di tutti i colori. Il classico e più comune pensiero è di chi sostiene che che non fa "paura". Il punto è che per chi è abituato a guardare horror, non vi è film che spaventi sul serio. Dunque, cosa fa di un horror un buon horror?! Semplicemente è la costruzione di un'atmosfera ad opera d'arte a fare la differenza. Se poi come nel caso de "L'esorcista" di Friedkin ci aggiungiamo una splendida fotografia cupa e greve e delle ottime interpretazioni ecco che ne esce fuori un film incredibile in grado di inquietare ed angosciare non tanto per le scene di possessione ed esorcismo, ma per la messa in scena e alcune inquadrature ben congeniate. Fermo restando che ogni pellicola va contestualizzata, secondo me negli horror vale a priori quanto detto sopra... e poi, diciamolo chiaramente, tutti i film sul tema usciti dopo questo (e non parlo solo dei discutibili sequel) fanno ancora più "ridere". Diffidare dalle imitazioni.
P.s.: basta e avanza il preambolo con Padre Merrin in medio-oriente per capire che si tratta di un film di altissima qualità.