Durata: h 1.54 Nazionalità:
USA2011 Genere: drammatico
Tratto dal libro "Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi" di Matt Baglio
Al cinema nel Marzo 2011
E' la storia di un giovane seminarista americano che studia per diventare prete. In balia del credere o non credere, trova la sua occasione per dimostrare la propria fede quando dal Vaticano viene incaricato di seguire un presunto caso di possessione...
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La storia la si sa'. La tensione si sa' che ci sarà. I personaggi in parte ci sono. Sfortunatamente tutto si perde dopo un primo esorcismo, una storia assai veloce, e una maria grazia cucinotta relegata a dormire su una panchina.
"Il rito" svanisce in un film che non desidera puntare su paura/tensione, e non riuscendo a sfoggiare le sue carte migliori "come storia ispirata da eventi reali, e "peccando" (verbo assai adatto) in un ragionamento mal elaborato, o qualcosa che andasse nel profondo, ma che tanto desidererebbe creare. Con tono sarcastico direi che sembra un messaggio beffardo "pro vaticano/chiesa" alla conquista di giovani spensierati, che se mai non credessero in dio, il cinema possa farli pensare al diavolo, e di conseguenza... Le relazioni più carine (che praticamente non centrano nulla, ma durante il film non avevo nulla di meglio a cui pensare, è gia tutto dire) son riguardanti la figura del gatto; il rapporto diavolo/gatto del passato (reale), roma infestata dai gatti, che se pronunci il loro nome non ti danno mai retta, e il fatto che il diavolo sia sconfitto praticamente riducendolo alla sottomissione, facendogli pronunciare il proprio nome, quasi rimarcando in questo caso la forza d'indipendenza superiore dei gatti, e la sua figura mistica.
Un film che non sa dove porsi, se nel fantasy, o nella realtà, ma ben peggio credo che nemmeno il regista avesse idea di quale risultato raggiungere. Una via di mezzo.