Il Libanese, il Freddo, il Dandi, sono i capi della banda della Magliana, che per 15 anni ha sparso il terrore in Italia. Durante questo periodo, attraverso tutte le vicende italiane come il terrorismo degli anni '80 e Mani Pulite, il commissario Scialoja si mette alla caccia della banda.
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Si lascia vedere e rimane in mente, e per un film di due ore e mezza è un pregio non da poco. Però...veniamo ai però: sulla "romanticizzazione" dei personaggi (tra i più spietati della storia criminale italiana, ricordiamolo) è stato detto tanto e quindi mi soffermo su altri punti: - Accorsi: dalla scena dell'interrogatorio esce suonato da Stuart come un bambino da Tyson; INADEGUATO - il finale: ci sta bene come un cremino al polo nord; SUPERFLUO - Le invenzioni fantasiose: Il Freddo che scampa alla strage di Bologna e aiuta fa sorridere e arrossire; SOGNATORI - Gian Marco Tognazzi: la sua imitazione scimmiottante del milanese del padre è troppo; IMBARAZZANTE
Comunque consiglierei di vederlo senza aspettarsi un capolavoro.