Joe Gillis, uno sceneggiatore sull'orlo della bancarotta, si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. In realtà si tratta della dimora di Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, che ha perso ogni legame con il mondo del cinema. In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il ritorno di Norma sul grande schermo.
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VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Billy Wilder), Miglior attrice in un film drammatico (Gloria Swanson), Miglior colonna sonora (Franz Waxman)
Un piccolo capolavoro su questo non c'è ombra di dubbio, con una scenografia da antologia del cinema. L'addio ad un epoca di cinema firmata Wilder, con una potente critica verso la Hollywood dei nostri amati sogni, questo quello che mi è venuto in mente guardando il viale del tramonto. Da questo viale del tramonto si può capire come non venne visto di buon occhio, il cinema sonoro da parte della vecchia guardia del cinema muto, anche perché con l'evoluzione di questa nuovo tipo di cinema tante cose cambiarono nel modo di fare film da parte di attori e registi. Grandissima prova per l'attrice Gloria Swanson, che rappresenta una star in decadenza del cinema muto, buona anche la prova di Holden. Un film che può rientrare tra i primi 50 film di sempre, il racconto di una parte di cinema che ha fatto la storia. Piccolo capolavoro.