Quattro episodi - molto liberamente ispirati alle novelle del Decamerone originale - che ripetono lo stesso canovaccio in cui un padre accompagna la figlia a Roma per conoscere la famiglia dell'uomo italiano che la ragazza ha intenzione di sposare.
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Il ritorno di Allen attore, dopo un'assenza durata sei film, coincide con la pellicola più scadente della sua sconfinata filmografia. Difficile salvare qualcosa in questa orrenda commedia piena di clichè italioti, che sembra puntare il dito verso l'infedeltà coniugale. Il quadretto che ne esce è quantomai desolante, e tra bigottismo spicciolo, vestiario femminile ante-guerra e l'immancabile "Nel blu dipinto di blu" sui titoli di testa e di coda non ci facciamo proprio una bella figura.. E' un film ad episodi, che si rivelano essere bozzetti di varia umanità e di dubbio interesse; nello specifico, quello di Benigni è insulso se non incomprensibile, quello con Baldwin ripercorre situazioni straviste nella produzione del regista, mentre quello dello stesso Allen non sarebbe male, se solo l'idea di base ( un cantante lirico che canta divinamente solo in determinate situazioni ) non fosse clamorosamente copiata da un episodio dei Simpson, neanche tanto datato. Sebbene improbabile, alla fine il brano con più brio sembra essere quello che vede protagoniste la Cruz ed una brava Alessandra Mastronardi.