red dot (2021)

Drama thriller con un plot twist che in tutta onestà mi ha abbastanza sorpreso anche se poco prima della rivelazione si cominci comunque ad intuire già qualcosa. Ciò che non mi è piaciuto un granchè è come sono stati scritturati i personaggi, in special modo i protagonisti, con comportamenti troppo stupidi e in determinate situazioni decisamente inverosimili. Ma anche i due fratelli che si pensava fossero i due veri villain all'improvviso ci è dato pensare che in realtà sarebbero state brave persone. Una vera kagata, scritti male e troppo banalmente. Finale del film comunque coerente e abbastanza soddisfacente. Non male il ritmo che mantiene e per fortuna non dura più di tanto. Film assolutamente guardabile ma dimenticabile con estrema facilità.

Un filmetto scontato e già visto (il finale lo avevo intuito fin dall'inizio) che vuole piazzare dei colpi di scena di poco effetto.
Recitazione e regia mediocri.
Apprezzabili le location e qualche sequenza.
Visto solo per utilizzare Netflix ma devo dire che rendono meglio con le serie...

Thrillerino svedese piuttosto intuibile , con qualche debole risvolto psicologico a creare una morale di fondo improbabile e deficitaria .
Qualche scena un pò cruda per alzare l'interesse di quella che altro non è che una caccia al topo nelle nevi .
Cast così così ,per quanto si impegnino gli attori in alcune scene sembrano un pò troppo imbambolati e poco coinvolti .

La vendetta è un piatto che va gustato ( al ) freddo ... Una giovane coppia svedese un po' in crisi , parte per una vacanza tra le nevi nordiche che si trasformerà in un incubo ... Secondo le statistiche in Svezia c' è un omicidio ogni quattro giorni , ma questo film alza notevolmente la media . E' una pellicola dalla doppia faccia , che riesce a trarre in inganno lo spettatore che si convince di star guardando un tipo di film molto convenzionale , ma improvvisamente se ne trova davanti un altro . Questi inattesi sconvolgimenti finali , conditi da qualche ulteriore colpo di scena , sono certamente la cosa migliore di un film che però è anche piuttosto improbabile negli sviluppi troppo forzati della vicenda , con personaggi che si comportano davvero stupidamente in troppi frangenti , sia prima che dopo il twist finale . Piuttosto bravi si rivelano i due attori protagonisti , abili a trasmetterci il loro terrore per una situazione drammaticamente imprevista . Belle anche le semplici ambientazioni nevose , che risultano glacialmente ostili . Lo sconosciuto regista Alain Darborg è bravo a mantenere alti ritmo e tensione , ma come sceneggiatore crea dei personaggi dal carattere debole , con cui è abbastanza difficile riuscire ad empatizzare . Nel complesso è una pellicola appena sotto la sufficienza , da 5,5 .

Non un dramma, non un horror, non un thriller ma un revenge movie con l'aggravante di genitori che, in pieno delirio d'onnipotenza, credono di poter decidere il momento della morte dei propri figli. Troppi ci fanno l'abitudine, io no.

Mauro Lanari

Il regista si crede furbo portando da una parte lo spettatore per poi preparare il colpo di scena nella parte conclusiva della storia. Purtroppo si lascia prendere la mano ed è l'imbecillità a prendere il sopravvento nei dialoghi e nelle situazioni proposte, rendendo di fatto RED DOT un ammasso di no-sense che indispettisce più che coinvolgere.