l'angelo del focolare (1925)

Un Dreyer ancora agli inizi,molto sul genere "classico" rispetto ai suoi lavori piu' riusciti e sperimentali!
La routine familiare dove il marito trascura la famiglia e sfrutta la moglie come una schiava...servira' una lezione per redimersi...
Molto valido il lavoro degli attori continuamente ripresi in lunghi primi piani dove non serve la parola per far capire le emozioni che stanno provando in quel momento!

Ultima prova di grande affiatamento col Cinema prima dei Capolavori assoluti per C.Th. Dreyer. Dopo "Mikael" un altro dramma da camera, lo scandinavo "intima teatren", il corrispettivo dello "kammerspiel" tedesco. Stavolta il regista danese con "L' Angelo del Focolare" si concentra su una radiografia dettagliata di una famiglia e i suoi problemi del quotidiano. Un film che non ha sicuramente la portata dei successivi, ma che in qualche modo ritrae la sofferenza ancora una volta di una donna, un angelo del focolare, innamorata, devota a un marito tiranno dal momento in cui ha iniziato a dare tutto per scontato. Di Dreyer c' è l' ineccepibile direzione degli attori e i grandi primi piani che offrono una fortissima carica espressiva in grado di coinvolgere e in qualche momento anche commuovere lo spettatore. Bel film, curato ed essenziale.