la horde (2009)

Presentato a Sitges e a Venezia, acclamato a Gerardmer, La horde è «il primo film francese sugli zombie», un film che Yannick Dahan e Benjamin Rocher hanno voluto fortemente girare.
I due giovani registi costruiscono la loro discesa negli inferi privilegiando la dimensione spettacolare, violenta e gore, giocando a fondo sul genere dello zombie movie con una buona dose di umorismo.

Parigi. Quattro poliziotti corrotti organizzano una spedizione punitiva nelle banlieue, per vendicare un collega assassinato da una gang di immigrati, ma giunti sul posto, la loro vendetta personale si trasforma in incubo. Intrappolati dal nemico, si aspettano di venire uccisi da un momento all'altro, quando accade l'impensabile: orde di creature sanguinarie assediano il palazzo in cui si trovano…
L'unico modo per sopravvivere sarà unire le forze e combattere l'inimmaginabile.

L'idea di base di La horde non è molto dissimile da un altro film presentato a Venezia due anni fa: l'ormai famigerato REC di Jaume Balaguero e Paco Plaza. Anche in questo film, la solita battaglia per la sopravvivenza si consuma in un'unità di luogo specifica - in questo caso un grattacielo fatiscente. Contrariamente però al film spagnolo che giocava più sulla tensione e sull'attesa, i due registi francesi preferiscono puntare sull'azione veloce e brutale, costruendo un puzzle visivo e sonoro carico di cinema adrenalinico.
Molti sono gli elementi pregevoli: il cast, la fotografia satura, le inquadrature dalla grafica ricercata, i dialoghi serrati, il tocco di humor nero, i personaggi stereotipati (sorprendentemente non banali), il cinico e beffardo finale…insomma, il lavoro dei francesi appare genuino e appassionato e i cultori del genere non potranno che apprezzare.


SPOILER