Nel tentativo di lasciarsi alle spalle le loro vite tormentate, due fratelli gemelli (Jordan) ritornano nella loro città natale per ricominciare da capo, ma si ritrovano nel mezzo di un evento terrificante.
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Ho guardato "Sinners" senza sapere nulla se non che si trattava di un horror con i vampiri, e sono rimasto un po' sorpreso nel trovarmi di fronte ad un film che assomiglia così tanto a "Dal Tramonto all'Alba". È più che evidente che Ryan Coogler (oltre che regista ha pure scritto soggetto e sceneggiatura) si sia ispirato al cult di Rodriguez; non ho idea se Coogler abbia fatto dichiarazioni in merito durante la realizzazione e se il suo volesse essere una sorta omaggio, sono abbastanza certo che la sua non sia una "furba" scopiazzatura (troppo palese per non essere sgamato da chiunque), ma rimane il fatto che sembra in tutto e per tutto un remake in salsa afro e più socialmente impegnato di "Dal Tramonto all'Alba": due fratelli protagonisti (entrambi poco di buono), incipit lunghissimo, il locale dove si suona e si balla con la musica elemento centrale, i vampiri, i protagonisti asserragliati dentro al locale in attesa dell'alba. Al netto di questa sensazione di déjà vu "Sinners" è davvero un bellissimo film, ben girato (da scuola di regia la strabordante sequenza musicale del jukebar), con musiche bellissime e in grado di coniugare perfettamente l'horror d'intrattenimento con temi sociali tipici di un cinema più autoriale. Soprattutto per l'ultimo punto sono in pochi in grado di fare tanto, ma Coogler, che al netto del buon "Creed" ho sempre ritenuto sopravvalutato per quanto fatto con i due "Black Panther", sembra essere uno di quelli (seppur con l'involontario aiuto di Rodriguez e Tarantino).