Un cavaliere torna dal campo di battaglia solo e trova ad attenderlo una terra devastata dalla peste, e la Morte che lo reclama. Riuscirà a prolungare la propria esistenza impegnando la Mietitrice in una lunga partita a scacchi che sa di non poter vincere.
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La partita a scacchi della morte. Un film che ha fatto epoca e che è ancora suggestivo sia per la descrizione di un Medioevo di peste, streghe bruciate e supersitsioni, sia per il personaggio della morte che apre e chiude il film in modo indimenticabile. Un capolavoro mancato (soprattutto paragonandolo ad altri film di Bergman) a causa di alcune divagazioni nella parte centrale che ho sempre considerato non necessarie e alcune scene poco riuscite.
La forza di molte immagini, il finale di rara bellezza e il cast assolutamente perfetto riscattano ampiamente le pecche prima elencate. Ad ogni modo un classico d'autore ineguagliabile per le allegorie visive che hanno fatto storia!