Un cavaliere torna dal campo di battaglia solo e trova ad attenderlo una terra devastata dalla peste, e la Morte che lo reclama. Riuscirā a prolungare la propria esistenza impegnando la Mietitrice in una lunga partita a scacchi che sa di non poter vincere.
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Un vero capolavoro del cinema europero e mondiale. Anche se gli preferisco nettamente "il posto delle fragole", devo ammettere che anche questo film analizza magistralmente la posizione dell'uomo di fronte alla sua esistenza. Il film è un assoluto capolavoro intelletuale che affronta magnificamente il tema della morte e dei significati esistenziali. E' un opera triste, ma di quelle tristezze che in fondo ti trasmettono serenità. Dopo questo film, e oso dire dopo ogni film di Igmar Bergman, qualcosa cambia dentro la mente dello spettatore: la visione della vita è completamente rivoluzionata. Il movie riflette liberamente sul dramma spirituale dell’uomo di fronte al suo inevitabile destino, ed è perfetto sotto ogni punto di vista. Aggiungeteci a un film così un riflessivo Victor Sjostrom all'apice della propria carriera e scoprirete "Il posto delle fragole". Immortale.