il sentiero degli amanti (1961)

Una delle love story più tormentate e disgraziate che abbia mai visto.
A ben vedere è un film che sfida qualunque legge della probabilità: loro due si incontrano per caso, si dicono "ti amo" nel giro di qualche ora e dopo nemmeno due minuti si lasciano, l'amore è autentico ma il caso vuole che si separino e che si reincontrino qualche tempo dopo in una grande metropoli, per poi perdersi ancora di vista; fatalità, si ribeccano dall'altra parte del mondo, per pura coincidenza, a Roma, e le cose improbabili non sarebbero ancora neppure finite.
Passi per la sceneggiatura un pò grossolana, per il resto è un melò ottimamente realizzato che si lascia seguire con una certa passione, anche per merito della regia accorta di Miller che ben si districa tra un mare di conflitti del cuore, e degli interpreti perfettamente calati nel loro ruolo di vittime dei sentimenti.
Resto dell'idea che Susan Hayward fosse sprecata in questi film e che sia stata tra le attrici più sottoutilizzate di Hollywood, basti recuperare "Non voglio morire" o "Piangerò domani" per saggiarne le inumane possibilità recitative.