hell nurse (2022)

L'idea di uno stupro e vendetta in salsa demoniaca è carina e ghiotta di opportunità. Il musicista e regista Bobby Blood (si, esatto: proprio come Rob Zombie) conferisce una ambientazione che richiama gli horror di serie B anni '70...per quel poco che gli permette il budget a disposizione; il fatto è che alcune intuizioni registiche discrete ci sarebbero pure, soprattutto nell'uso - a tratti- di una estraniante colonna sonora: è tutto il resto che è di un amatoriale allucinante. Il montaggio è realizzato da qualcuno che non sa cosa voglia dire montare un film, la regia per lo più è sgrammaticata, scenografie inesistenti, ci si aspetta un ultrasplatter ed invece gli effetti speciali si limitano ad un paio di pezzi di plastica e qualche schizzo di sangue finto, i dialoghi sembrano scritti da un bambino. Ma il top del trash si tocca con la recitazione; le persone che si vedono riprese (non mi azzardo a chiamarli attori) recitano così male che ci si sorprende a pensare che in realtà sia voluto altrimenti non ci si crede. L'unica cosa positiva è che dura poco. Molto bella la protagonista Fiona Kennedy (almeno così è accreditata nei titoli di coda).