Keira Knightley è Anna Karenina, l'aristocratica russa che tradisce l'odiato marito, un alto funzionario statale (Jude Law), e rimane incinta del suo giovane amante Vronsky, un ufficiale dell'esercito (Aaron Johnson).
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Non mi ha convinto fino in fondo. Grandissima attenzione all'estetica, ai costumi, al trucco e parrucco (quasi ossessiva) come accade sempre negli ultimi anni con questo genere di film e poche, pochissime emozioni. C'è una certa freddezza laddove dovrebbe esserci struggimento, e alcuni passaggi nel percorso emotivo della protagonista sono appena accennati, come se ci fossero dei buchi tra una fase e l'altra. Anche le scenografie "teatrali" secondo me non sono ben inserite nel contesto del film, risultando quasi un modo per risparmiare sul budget di produzione. Mi aspettavo di meglio.
La scena finale del suicidio di Anna con il treno che le sfracassa il cranio potevano anche risparmiarsela. Bastava vederla cadere sui binari, la botta sul cranio mi è sembrata ridicola. Devo dire che è stato il momento più divertente del film, però.