Trama del film Star wars: il risveglio della forza
Il film è ambientato trent'anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi e vede l'ingresso di tre nuovi protagonisti, Finn, Rey e Poe Dameron, insieme al ritorno di diversi personaggi visti nei precedenti film della saga.
Film collegati a STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA
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Su una cosa credo possiamo essere tutti d'accordo: J J Abrams era la scelta giusta per mettere in moto la macchina di Guerre Stellari, saga che è stata nemmeno troppo velatamente continuata soprattutto per fare un botto di soldi, e non per regalare altre autentiche emozioni agli amanti del cinema. Avete notato che ho detto "amanti del cinema" e non "amanti di Guerre stellari"/della fantascienza/del fantasy? Notatelo. Star Wars è stato l'ennesima vittima della logica moderna per cui il cinema, prima di essere prevalentemente creazione ed immaginazione, deve essere un sicuro investimento, un colpo da "guadagno assicurato". J J Abrams è semplicemente perfetto. Nella logica di una nuova trilogia, lui ha fatto quello che sa fare meglio: lanciare un sacco di sassi e gridare alle persone "Oh! Guardate come li ho lanciati lontano!". Non c'è dubbio che Abrams abbia lanciato un sacco (ma alla fine nemmeno tanti) sassi in questo film... Ma dove li ha lanciati? Ma è proprio questo il punto: lui non doveva affatto preoccuparsene. Ho letto molto sulla sua bravura nell'aver saputo dare continuità alla saga. Ma.... come? Quello che ha fatto Abrams è stato fare una copia modificata del primo film, e buttarci un paio di colpi di scena a caso (oltretutto gestiti malissimo), facendo il tipico finale alla LOST. Harrison Ford per tutto il tempo in cui recita ha l'espressione di quello che per la quarta volta consecutiva sta facendo esattamente le stesse cose, e si è bellamente rotto le palle. Han Solo semplicemente in questo film (ma nella saga in generale) non esiste: è solo un veicolo per la narrazione. Ma il problema è anche un altro: "troppi momenti clou", troppi personaggi interessanti bruciati nel giro di 5 minuti, troppi colpi di scena importanti che potevano essere giocati più saggiamente nel secondo o nel terzo film.
Praticamente, Abrams si è già bruciato tutto il meglio nelle prime due ore, riproponendoci tra l'altro la struttura narrativa del film più famoso, lavandosene schifosamente le mani del futuro.
Scusate, ma dov'è la sua bravura?
Guerre stellari non è mai stato un capolavoro. Quello che per me ha sempre reso guerre stellari un buonissimo prodotto è la sua epicità complessiva, che viene costruita nell'arco di 6 film. Qui Abrams cerca di ricreare la stessa epicità in 2 ore..... e per quanto mi riguarda si nota eccome.
Detto questo, continuo a sostenere che Abrams era comunque la scelta più scontata. J j è quello che comincia le cose e poi le finisce random: che gliene frega del disappunto finale dello spettatore? Ti ha fatto arrivare ai titoli di coda, ti ha fatto pensare per il 97% del film di aver speso bene i tuoi soldi.