revenant - redivivo regia di Alejandro Gonzalez Inarritu USA 2015
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revenant - redivivo (2015)

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locandina del film REVENANT - REDIVIVO

Titolo Originale: THE REVENANT

RegiaAlejandro Gonzalez Inarritu

InterpretiLeonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter, Domhnall Gleeson, Paul Anderson, Lukas Haas, Brendan Fletcher, Kristoffer Joner

Durata: h 2.36
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2016

•  Altri film di Alejandro Gonzalez Inarritu

Trama del film Revenant - redivivo

Tratto da una storia vera, Revenant racconta l'epica avventura di un uomo che cerca di sopravvivere grazie alla straordinaria forza del proprio spirito. In una spedizione nelle vergini terre americane, l'esploratore Hugh Glass (Leonardo Di Caprio) viene brutalmente attaccato da un orso e dato per morto dai membri del suo stesso gruppo di cacciatori. Nella sua lotta per la sopravvivenza, Glass sopporta inimmaginabili sofferenze, tra cui anche il tradimento del suo compagno John Fitzgerald (Tom Hardy). Mosso da una profonda determinazione e dall'amore per la sua famiglia, Glass dovrŕ superare un duro inverno nell'implacabile tentativo di sopravvivere e di trovare la sua redenzione.

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Voto Visitatori:   7,26 / 10 (221 voti)7,26Grafico
Miglior regia (Alejandro González Ińárritu)Miglior attore protagonista (Leonardo DiCaprio)Miglior fotografia (Emmanuel Lubezki)
VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR:
Miglior regia (Alejandro González Ińárritu), Miglior attore protagonista (Leonardo DiCaprio), Miglior fotografia (Emmanuel Lubezki)
Miglior film drammaticoMiglior regista (Alejandro González Ińárritu)Miglior attore in un film drammatico (Leonardo DiCaprio)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Alejandro González Ińárritu), Miglior attore in un film drammatico (Leonardo DiCaprio)
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Voti e commenti su Revenant - redivivo, 221 opinioni inserite

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BlueBlaster  @  19/01/2016 01:31:01
   7 / 10
Il primo film che vedo tra i più attesi della nuova stagione mi ha in buona parte deluso...
Non mi ha deluso Di Caprio e neanche mi ha deluso la regia grandiosa di Inarritu, mi ha deluso il ritmo dilatato e l'ostentata ricerca della perfezione cinematografica a scapito della fruibilità della pellicola.
Inarritu si conferma una sorta di Sorrentino messicano...un regista che tecnicamente ha grande classe (potrebbe valergli il secondo Oscar consecutivo vista la concorrenza) ma di cui ogni film sembra una prova di stile.
L'inizio è stato folgorante! Fotografia mozzafiato e regia di classe...una battaglia piena piani-sequenza, un sonoro eccellente, grande cura dei dettagli e movimenti di macchina che sbalordiscono.
L'attacco dell'orso è realizzato magistralmente ed è molto realistico...dopodichè inizia la parabola discendente verso lunghissimi momenti di noia difficili da digerire dopo cena!
Visivamente è un qualcosa di monumentale perché i paesaggi innevati sono fotografati benissimo e la natura selvaggia la fa da protagonista con la colonna sonora che scandisce bene il tutto. Ciò non toglie che io sono andato al cinema per vedere un film che mi divertisse (non nel senso stretto del termine) e non per vedere un'opera d'autore su cui disquisire poi degli aspetti tecnici.
Comunque sia Leo è stato grande visto lo sforzo fisico ed espressivo in quanto non ha poi molte battute...ha ben rappresentato la regressione umana sia esteriore che interiore sfidandosi in sequenze difficili.
Bravissimo Tom Hardy (peccato per il doppiaggio, che risulta ancor più pessimo quando si tratta di Domhnall Gleeson con l'assurda voce di Pino Insegno) che forse ho trovato ancor migliore di Di Caprio. A sto punto l'Oscar non è scontato anche se glielo auguro visto che se lo è già meritato da tempo.
Costumi e trucco curatissimi, ottimo anche montaggio e scenografie.
Sceneggiatura interessante ma poco ritmata, abbastanza scontata e prevedibile oltre che infarcita di visionarietà quasi mistica.
Ci sono momenti crudissimi e selvaggi, sangue e morti...anzi mi è parso che si sia esagerato nella discesa verso la sopravvivenza (scena del cavallo evitabile).
Un film abbastanza pretenzioso, pomposo/pompato che di certo dura troppo e che dilata troppo il tutto dalla storia alle sequenze.
Di certo un bel film ma che non mi ha entusiasmato e che non rivedrei, quindi per me nulla di imperdibile.

Marco247  @  18/01/2016 23:14:44
   6½ / 10
Splendidi paesaggi ed ottima fotografia. Bravissimo Di Caprio ed anche Tom Hardy.

Alcune scene sono davvero degne di nota.



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Detto questo il film alla lunga tende ad annoiare, ed è molto.....molto lunga (oltre 2 ore e 30, si poteva fare sicuramente un po' meno)

Visione consigliata ma non è poi questo capolavoro



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sgherzo  @  18/01/2016 20:01:11
   6 / 10
Commento number 5.

Parliamoci chiaro, raghi. "The revenant" è un film palesemente girato per essere pluricandidato agli Oscar e per portarsi a casa la maggior parte delle statuette. Punto.
E' solo un virtuoso esercizio di stile studiato a tavolino per mettersi in mostra. Come le tipe porche che si vestono da ancora più porche e si atteggiano come se ce l'avessero d'oro.
E anche loro, Inarritu, Lubezki, DiCaprio..., sono dei gran professionisti, tra i migliori in assoluto, ma questa volta si sono concentrati troppo sul loro pacco.
Alla fine della fiera esci dalla sala con uno strano retrogusto in bocca, quasi insapore, e ti metti a discutere se quest'anno DiCaprio vince o non vince (vai tranqui Leo, non hai rivali all'altezza sta volta).

E poi, a dirla tutta, la classica inquadratura nonsense dell'ultimo Inarritu qui è ancora più senza un c*zzo di senso... o forse il sotto-testo di quello sguardo era "DATEMI L'OSCAR, VI PREGO!" ?

Ne escono a pieni voti il trucco, il sonoro e l'idolo Tom F*cking Hardy (lui sì che se lo merita), non quel cane di Domhnall Gleeson che non imbrocca mai la gamma emotiva del personaggio.

IO TIFO MAD MAX!

Ve lo giuro non SGHERZO!
A risentirci.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2016 18.07.48
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Mildhouse  @  18/01/2016 14:09:53
   7½ / 10
Una storia lineare, evocativa ma un tantino troppo fredda quella che il regista ha portato alla luce, che subisce un notevole rallentamento nella parte centrale della pellicola , con qualche guizzo destatore.
In questo contesto, le vicende di Glass passano in secondo piano rispetto alla bellezza dell 'ambiente che lo circonda, il quale prende vita sotto una luce quanto mai realistica , la vera attrazione principale di questo "Revenant".
E anche in questo caso c'è da fare una critica ai tanto biasimati TRAILERS cinematografici : basta spoilerare, perfavore.




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Detto questo,

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/01/2016 20.21.55
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Giovans91  @  18/01/2016 12:18:25
   9 / 10
Fisicità, natura e spiritualità, sono queste le tre componenti che formano la base di appoggio nonché l'esoscheletro del film realizzato dal regista premio Oscar Alejandro G. Iñárritu (21 grammi, Babel, Biutiful e Birdman) il quale ha scelto come protagonista, oltre alle terre selvagge del Canada e dell'Argentina, l'attore Leonardo DiCaprio, sottoposto a sfide estreme sia di resistenza fisica che di ricercate capacità interpretative nell'impersonare Hugh Glass, cacciatore di pelli realmente esistito e testimone di una leggendaria storia di sopravvivenza nella frontiera americana del 19° secolo.
Revenant, è una continua prova di superamento dei propri limiti, sia per il regista, per lo staff e per gli attori. Un progetto così impegnativo e ambizioso che ha richiesto un anno di lavorazione, trasformatosi dunque in un vero e proprio cammino esistenziale e spirituale per tutti i componenti del cast artistico come di quello tecnico.
Un film estremo e crudo, molto visivo, ma DiCaprio riesce a dare un corpo a tutte le emozioni che ci sono nel film. Una presenza costante quella dell'attore nominato agli Oscar grazie a tale performance, non solo fisica ma travalicante in un certo senso nella visione spirituale-filosofica dell'esistenza. Grazie anche al costante lavoro del maestro Iñárritu, noi come pubblico seguiamo passo passo le vicende, le vediamo, le sentiamo sulla pelle e quasi le respiriamo.
Bisogna però ammettere che spesso ciò che rende le storie straordinarie, cinematografiche o letterarie è la forza con cui la figura antagonista si pone in relazione a quella dell'eroe, e in Revenant ci riferiamo all'audacia e al virtuosismo con cui Tom Hardy ricopre il ruolo di John Fitzgerald. In fondo è lui, unitamente allo spirito di adattamento del protagonista, ad essere motore e stimolo del suo avanzare.
Il film bellissimo, ma non per tutti, e proprio i 156 minuti di Revenant servono per suggerire l'adozione di un altro tipo di linguaggio, in massima parte visivo. Serve sforzarsi un pochino, ma se non fosse per certi film, gli spettatori non toccherebbero mai i loro limiti. Grandioso!

john doe83  @  18/01/2016 10:46:17
   8 / 10
È una storia di vendetta e sopravvivenza. DiCaprio bravissimo ma Hardy non è da meno. Il film colpisce soprattutto per l'ottima regia, con 2 piani sequenza (quello iniziale e quello finale) da brividi. L' ambientazione è primordiale e il regista ne sfrutta tutto il suo impatto scenico.

TIZIANA82  @  18/01/2016 10:39:31
   10 / 10
Meraviglioso! Il film ha una durata di oltre due ore e trenta, ma nemmeno per un istante crea un senso di noia o stanchezza. Inarritu si conferma un grande regista.. stupenda e impeccabile la fotografia, la scenografia e le musiche. Sembra di vivere le stesse sofferenze e la stessa forza d'animo di un grandissimo Leonardo Di Caprio, che esprime tutta la sua straordinaria bravura non con i dialoghi (ha davvero poche battute) ma con gli sguardi e il corpo, compito ancor più complicato. Ma Leo si sa, oscar o no, è un attore di stile e ancora una volta e ancor di più lo dimostra in questo ruolo. Nota di merito anche per il suo antagonista Tom Hardy, perfetto nella parte!
Consiglio vivavamente di andare a vederlo..siamo di fronte a un film che difficilmente potrà essere dimenticato.

giusymariita  @  18/01/2016 10:37:19
   10 / 10
Un film a mio avviso che deve piacere!!! Leonardo ha dimostrato ancora una volta di meritarsi la statuetta! SPETTACOLO! correte al cinema!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/01/2016 01:58:23
   8½ / 10
Inarritu rinverdire i fasti di Jack London, li aggiorna nel segno del lirismo di Corman McCartney, evoca il cinema di Pollack e Sarafian, forse non inventa nulla di nuovo dal punto di vista cinematografico, ma con una Forza Visiva che lascia esterrefatti, anche in virtu' di una truculenza tale da far impallidire perfino il (redivivo) Soldato blu di 46 anni fa. La grandezza del film sta tutta nella capacita' di superare qualche momento prolisso e contemplativo - ehm una ridondanza che non e' mai gratuita e compiaciuta pero' - al servizio di una Storia che mette a nudo tutta la circostanza Primordiale e Primitiva dell'Essere Umano. E' un film che non conosce sfumature attendibili, così crudo e violento - l'attacco del lupo su tutto - da rendere complice lo spettatore di una litania di Sopravvivenza che si radica nella forza della natura, ora fatale ora benefica, e nel l'impatto iconoclasta del suo protagonista, un Di Caprio che lorda un'immagine attoriale che poteva appartenere un tempo ad attori come James Coburn, Lee Marvin, Bruce Dern o Richard Harris. Senza contare la "spalla" di Tom Hardy sempre piu' dannata (amabile o spregevole) Carogna del cinema contemporaneo. Forse il narcisismo di Inarritu puo' anche infastidire certa critica, ma questo e' di gran lunga il suo miglior film, celebra l'epopea di una Civilta' smarrita verso un futuro umanamente regressivo

09dream  @  18/01/2016 01:44:07
   8½ / 10
Visto in IMAX, esperienza visiva e audio senza precedenti.
La regia di Inarritu è magistrale e ispiratissima, ci trasporta nel film con alcune sequenze magistrali.
Ottima prova di tutto il cast, Hardy (già bravo in Mad MAx) sugli scudi e Di Caprio (20 battute in tutta la pellicola) all'ennesima consacrazione della sua bravura.

Sbabam!  @  18/01/2016 00:51:49
   6 / 10
Non mi convince del tutto. Il film secondo me è discreto ma disattende le aspettative e sembra sbilanciato troppo sul versante estetico che rimane imponente e indiscutibile. Manca qualcosa per essere coinvolti e sconvolti da una storia che tende a mettere una certa distanza con i protagonisti visti i tempi lenti e il notevole indugiare sulle scene crude.
Indubbiamente sono scelte registiche.
Buoni gli attori, anche i non protagonisti. Di Caprio ha fatto un lavoro di grande sforzo fisico per questo film, forse immane, è difficile valutarlo in una condizione quasi esclusivamente visiva.
Probabilmente sarebbe stato meglio sviluppare meglio il personaggio per consentire di affezionarcisi di più e poter condividere con lui i pensieri e sentimenti che lo attraversano.
Il voto è basso perché, per come lo valuto io, lo consiglierei solo ad un pubblico specifico che sa a cosa va incontro.

Wilding  @  17/01/2016 22:30:31
   8 / 10
Magistrale ancora una volta Di Caprio (sarà la volta buona per un meritatissimo Oscar?) ma in generale ottimamente interpretato e diretto; scene meravigliose per un drammone avventuroso peraltro ispirato ad una storia vera.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  17/01/2016 20:52:09
   8½ / 10
Carne e sangue, pilotata sotto i rami come cancelli del cielo, the trees of life immobili e perenni che non si fanno sfiorare dalla tragedia umana, dalla perfezione immacolata della vendetta. Suoni e visioni ci colgono (Malick, Tarkovskij), corpi sfregiati, tagliati, stremati, che sporcano il rumore bianco della terra e della Storia. Alejandro González Iñárritu piega lo sguardo a colpi di piani-sequenza furiosi, che inebetiscono di bellezza la chiesa di Emmanuel Lubezki, il direttore della fotografia che è la fotografia di un impero dove domina la bestia (siamo tutti selvaggi). Suoni e visioni, dicevo, i grugniti di DiCaprio regalano un'interpretazione di fluidi organici e di suoni ancestrali, di tensione funerea nel corpo eppure così attaccata all'idea della vita che passi attraverso la determinazione di una vendetta inviolabile e sacra. Non per fede quindi, ma per visione, come lo spettatore, espatriato dalla macchina da presa, estradato dalla terra e proiettato nell'aldilà del cielo, nel silenzio sopra le urla delle lacerazioni, nel bianco della neve che estingua il sangue, nei corpi morti che diventano ologrammi e oracoli di guida. The Revenant, la passione di Hugh Glass, il sacrificio di Zerkalo, il Golgota della natura, la parabola di un'ascensione programmata, una lunga preghiera, un rosario di coltelli e di sopravvivenza fra gli scomparsi, gli antenati, così lontani, eppure così reali.

Luca1977  @  17/01/2016 19:39:50
   10 / 10
Al film darei un bel 9,ma Di Caprio meriterebbe 15, voglio proprio vedere come fanno a non dargli l'oscar questa volta! Straordinario!

nuranur  @  17/01/2016 19:19:11
   10 / 10
Di Caprio semplicemente sublime,interpretazione colma di espressioni e primi piani memorabili. Ottima interpretazione anche degli altri attori, Tom Hardy decisamente all altezza. Scenografie e musiche voto 10.

Lucone  @  17/01/2016 18:51:43
   10 / 10
Una regia impeccabile, luci e colori ultra naturali. L'interpretazione di Di Caprio, al solito superlativa, e una serie di primi piani che ti accano allo schermo. Nonostante la durata, non stanca, anche grazie agli attori "spalla" all'altezza del protagonista. Anche le nusiche coinvolgenti. Tutto risulta perfettamente accordato. Di Caprio da Oscar.

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DogDayAfternoon  @  17/01/2016 17:16:40
   7½ / 10
Mi aspettavo un film costruito a tavolino per fare incetta di statuine, e in parte le mie aspettative non sono state disattese. La storia di per sé presenta solo qualche aspetto interessante, e per adattarla al grande schermo evitando la noia si è dovuto spettacolarizzare più di qualche scena a scapito però del realismo e della credibilità.

La bravura di Di Caprio non la scopriamo di certo oggi, e questa interpretazione è l'ennesima prova del suo grande talento, forse il migliore in circolazione. Quello che più mi ha colpito positivamente è la regia: anche il talento di Inarritu non lo scopriamo con questo film, ma qui finalmente il regista messicano mi ha convinto pienamente con una regia concreta e spettacolare, senza gli inutili fronzoli di storie che si incrociano e montaggio temporale sfalsato.

Vale decisamente l'esorbitante prezzo di un biglietto al cinema.

TheLegend  @  17/01/2016 15:32:03
   6½ / 10
Mi aspettavo molto di più,alla fine una mezza delusione.
Tecnicamente nulla da dire,Inarritu dimostra un'altra volta di essere tra i migliori registi in circolazione costruendo un film maestoso visivamente ma a tratti noioso e complessivamente poco emozionante.
Mi è sembrato costruito essenzialmente per fa vincere finalmente l'Oscar a Di Caprio.esasperandone spesso la recitazione a discapito del film.
Probabilmente riusciranno a fare incetta di premi,a mio avviso poco meritati (a parte quello per la miglior regia) avvantaggiati anche da un'annata comunque povera.
Non vorrei che questo film segnasse il passaggio a un cinema da blockbuster per questo regista e che coi prossimi lavori torni ad emozionarmi come ha fatto nei suoi precedenti lavori.

kastalya  @  17/01/2016 15:28:30
   8½ / 10
Buon film anche se a tratti un pò lento...ma visto il tipo di storia lo si poteva anche immaginare.
Prima parte sicuramente più avvincente della seconda.
Bellissima la fotografia e le musiche.
Bravissimo, da oscar, Di Caprio che in un ruolo molto difficile ne esce alla grande!!

the saint  @  17/01/2016 11:22:21
   8 / 10
O= o ora o mai più Leo!!!!
S= sti CA..Z.ZI che paesaggi, super fotografia! così come la sceneggiatura perfetta
C= che gioia per gli occhi, consiglio vivissimo di vederlo al cinema!
A= a momenti avevo freddo pure io, nonostante al cinema si facesse la sauna
R= rimanendo zitto per 40 minuti, Leo ci offre la sua interpretazione migliore!

P= porello ha rischiato pure l'ipotermia in alcune scene
E= e si è dovuto svegliare un sacco di volte alle 4, per sfruttare la luce naturale
R= rimbalza sulla neve,sugli alberi, si ferisce, gli capita di tutto,dorme in un equino!

L= lui che è vegetariano, mangia carne viva!
E= e che minchia deve fare per sto benedetto Oscar??!
O= ORA LO VINCE!!!! SONO SICURO!!!!!!!!!!!!!!! SENNò AMMAZZATI:-)

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2016 22.57.04
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Alex22g  @  17/01/2016 09:23:15
   10 / 10
Ancora scioccato dalla bellezza di questo film. Innaritù al suo massimo tecnico fino ad oggi, Di Caprio e Hardy mai visti cosi'bravi, fotografia straordinaria,montaggio ottimo, musiche perfette . In diverse sequenze rimanevo a bocca aperta per la maestria con cui venivano riprese e messe in scena le situazioni. Senso di immersione totale per tutta la durata che supera le 2ore e mezza ma che personalmente non accorcerei mai visto il livello qualitativo costante . La storia è molto classica e dunque non andate in sala aspettandovi chissà cosa a livello di trama , ma tutto quello che c'è in questo film è di altissimo livello.
Il senso di immersione provato è stato elevatissimo e nonostante la sala piena il silenzio regnava sovrano (non è mica roba da poco :) ) . Prima ancora di visionare i film ho letto molte notizie online sulle difficoltà avute durante la lavorazione e tutte le varie notizie ed interviste da attori e cast ; vi suggerisco (se amate il cinema come il sottoscritto ) di scoprire anche tutto quello che il film ha passato per arrivare davanti ai nostri occhi . Sublime e spero davvero che Di Caprio quest'anno afferri la statuetta perchè la sua parte è stata davvero difficile ed Innaritù gli ha dato il giusto risalto , ma non avendo visto i concorrenti aspetto prima di dare un giudizio definitivo. Anche Hardy è stato immenso dunque incrocio le dita anche per lui . Capolavoro

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  17/01/2016 05:05:29
   9½ / 10
La struggente bellezza di una natura mostruosa.
La moderata interpretazione di un Di Caprio immenso.
La delicata regia di un Inarritu fulminante.
Si mette in scena una battaglia per la sopravvivenza combattendo contro un esercito di indigeni,soldati,e avventurieri morti nello spirito,assenti e senza rotta.
E il paesaggio è pronto a decidere le sorti di questi personaggi.Abbiamo un altro componente nel cast,una location perfettamente fotografata dal solito grande Lubeski.Colori e luci naturali,per panorami eccezionali.Che però si nutrono di sangue,e qui c'è un contrasto cromatico vivido,spietato,che vi terrà con gli occhi incollati sullo schermo per tutto il tempo(ricordiamo 2h e 30 di durata).

La sceneggiatura lavora sulle espressioni di una schiera di attori in formissima.
Leo DiCaprio,Tom Hardy,Domhall Gleeson e Will Poulter.Segnatevi i quattro nomi che compongono delle sequenze quasi indimenticabili.Per carica drammatica,per aver abbracciato totalmente lo spirito e lo stile registico del film.

Un'autentica esperienza cinematografica.12 Nomination assolutamente meritati.
Ambizioso nell'idea,folle nella realizzazione,esplosivo nelle(pochissime)scene di dialogo,terrificante in quelle di combattimento.

The Revenant non passerà di certo inosservato.È il survival movie per eccellenza.Talmente eccelle nel suo genere,che probabilmente lo ha rinnovato o addirittura inventato.Perchè non si può paragonare a nulla che sia stato fatto in precedenza.

La nuova frontiera dei blockbuster,e a dominare in questo sono i messicani e gli spagnoli (Cuaron,Del Toro,Inarritu).

Non perdetelo.Il 9 1/2 gli spetta di diritto.
Saluti da tnx.

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Nova  @  16/01/2016 23:42:24
   8½ / 10
Premetto che sono di parte dal momento che Iñárritu rappresenta, a mio parere, uno dei registri più capaci e originali che il panorama cinematografico abbia attualmente. Il genio creativo di questo regista, già esploso con La trilogia della morte, e in particolare con 21 grammi, colpisce nuovamente.

Revenant è un film profondo, crudo, doloroso; un film in cui Iñárritu riesce, ancora una volta, a scandagliare l'anima degli uomini in tutti i loro aspetti.
Una fotografia eccezionale e una musica altrettanto bella contribuiscono a rendere il film piacevole per tutta la sua durata, anche in quei punti in cui la narrazione degli eventi appare più lenta.
Ciò che rende Revenant meritevole di essere visto sono, però, soprattutto gli attori: un grandissimo, come sempre ma forse qui ancor di più, Leonardo di Caprio nella parte del protagonista che, abbandonato in punto di morte dai compagni, riuscirà a vendicarsi attraverso un percorso doloroso ma catartico. Un altrettanto straordinario Tom Hardy, perfetto nella parte del cattivo.
Un film assolutamente da vedere.

Dompi  @  15/01/2016 23:53:17
   6 / 10
Le dodici fatiche di (Ercole) Di Caprio, il primo zombie-movie di Innaritu e Tom Hardy che disquisisce sugli scoiattoli, "The Revenant".

Manuale del buon boy-scout di fine '700:

1)Non andare per i boschi innevati da solo a guardare i paesaggi.

2)Non far arrabbiare Tom Hardy se lo incontri come compagno di viaggio.

3)Dare la manina a tuo figlio non si sa mai che un Tom Hardy gli fa fare una brutta fine nei ghiacci.

4)Portarsi una bussola per orientarsi nel caso qualcuno si faccia male.

Ovviamente Di Caprio fa tutto l'opposto e il film diventa "The Revenant", uno zombie-movie dove il protagonista in pratica muore(non lo ammazzano ma cercano in tutti i modi di farlo per vie traverse come sotterrarlo o lasciarlo morto senza cure senza magicamente riuscirci) ma questa è una storia vera e quindi bisogna crederci: non credo certamente però che un redivivo possa sopravvivere da un lancio nel vuoto da cavallo giù per una cascata e atterrare su un albero illeso e più scattante di prima. All'aggettivo di "redivivo" bisognerebbe aggiungere quello di "Immortale", "The immortal" il nuovo film di Innaritu dove Tom Hardy è relegato a recitare in scene dove racconta aneddoti su degli scoiattoli e dove si gusta la merendina con gli amici mentre si gode il calore del fuocherello notturno. Un orso si butta in mezzo e rende il film guardabile(o non noioso) solo per quella scena: complimenti, wow ****ta. Non una ****ta però vedere Di Caprio, ridotto in uno stato di larva umana, che si è dovuto distruggere psicologicamente e fisicamente per poter ricevere quella fatidica statuetta dell'Oscar, a conti fatti spero vinca lui l'ambito premio perché se farsi ammazzare da un orso, dormire nudi nel ventre di un cavallo, recitare praticamente solo con gli occhi e mangiare cibo crudo per prepararsi al ruolo non basta non oso immaginare che altri metodi può inventarsi per vincere l'Oscar. Questo secondo film fa tutto quello che deve fare: intrattenere, rendere un film commerciale un prodotto autoriale, rendere tutto stiloso e perfetto all'apparenza, avvalersi di un Lubeski che qui ha fatto un lavorone ah dicevo perché secondo film? Perché penso che Innaritu abbia esordito con "Birdman", i due film precedenti alla fine dei conti appaiono oggi come se non li avesse diretti, c'è una profonda differenza fra i due film e quelli dopo, dal montaggio scazzato al pianosequenza, con tematiche del tutto differenti e questo Revenant sembra anch'esso un altro film, Innaritu è un vero autore? Ai posteri l'ardua sentenza...

Senza arrovellarsi in troppe domande inutili, ciò che non funziona è la banalità(almeno come l'ho percepita io) del discorso di fondo: il tutto si appiattisce alla mera vendetta personale, un cane che si morde la coda insomma che non offre spunti interessanti se non sul piano tecnico, i pianosequenza sono tutti stilosi così come la fotografia che è ineccepibile. Altro discorso si potrebbe fare sul presunto realismo che additava Innaritu al film in varie interviste:"il film sarà realistico, l'uso di CGI sarà ridotto al minimo ecc..." quando poi ad elenco sparso ti vedi: una valanga in CGI che scende giù dalle montagne, un'orso infuriato che fa a botte con Di Caprio, le frecce e il sangue finto all'inizio del film, il cavallo e lui fatti al computer che saltano nel burrone, poco CGI mi dicono. Ulteriore discorso per le scene oniriche prive di quell'alone misterioso o surreale che dopo un po' stancano e servono solo ad intervallare come tappabuco le imprese immani di un Di Caprio abbandonato da tutti al freddo e al gelo nelle foreste innevate. Forse qualche citazionismo malickiano qua e là (d'altronde Lubeski) e in effetti è evidente il messaggio del film: mirare alla suggestione dello spettatore (e direi che ci riesce e fin qui nulla da dire) con la mossa però furbetta di Innaritu di metterci un Di Caprio dagli occhi azzurri e cazzotto intento a sfamarsi di carcasse di animale e a coprirsi dal freddo nel ventre di un cavallo, che insieme a qualche scena violenza e bei paesaggi compiono la quadratura del film(quella per intenderci disegnata da Mia Wallace o dalla sposa in Tarantino). Il tutto si risolve poi con uno sguardo in macchina con Di Caprio che guarda lo spettatore e Innaritu si lava le mani, il film è fatto, ora voglio gli Oscar.

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Ultima risposta 21/01/2016 11.21.16
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR lastmik  @  15/01/2016 14:35:44
   9 / 10
Ok ...sono di parte...
"The Revenant" credo sia (è) un gioiellino cinematografico, probabilmente insieme a Mad Max il miglior film degli ultimi 12 mesi. Rasenta la perfezione in ogni campo. Le 12 nomination non sono un caso. Dalla regia di Inarritu, che ormai si è ritagliato un bello spazietto nella storia del cinema moderno,passando per la paradisiaca fotografia di Lubezky, fino ad arrivare agli effetti speciali, con un piano-sequenza pazzesco in cui Inarritu da vita all'attacco di un grizzly al suo protagonista. Su quest'ultimo...le parole sono sprecate come sempre... Mostruoso. Per buona parte del film impossibilitato a dire una parola, si esprime in spasmi, grugniti, gesti e sguardi. Quest'anno si vince a mani basse. Alè l'ho tirata...
Grandissimo anche l'antagonista Tom Hardy, che interpreta un villain sudicio, infame e che si fa odiare sin dalle prime scene.
Emozionante dal primo all'ultimo minuto.
Inutile dire che è meglio vederlo in lingua originale.

cinematografo  @  15/01/2016 00:18:37
   9½ / 10
Mamma mia che filmone!!!!...se non danno l'oscar stavolta a Dicaprio, significa che c'è corruzione anche lì.......capolavoro assoluto: la resistenza per soravvivere e il desiderio di vendetta di un uomo.... Epico!!!

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/01/2016 23.56.33
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sMartins  @  14/01/2016 21:11:14
   6 / 10
Scopiazzatura poco riuscita del magnifico "MAN IN THE WILDERNESS", o "UOMO BIANCO, VA' COL TUO DIO!" per il titolo Italiano.

Una sorta di remake che non rende assolutamente onore al capolavoro originale...più che altro un adattamento action tipico da colossal per il grande pubblico, e per incassare al botteghino, nulla di più.
Voto sufficiente poichè si lascia guardare, senza infamia e senza lode.

Consiglio vivamente la visione del capolavoro originale di Richard C. Sarafian, datato 1971.

marlin  @  14/01/2016 15:24:25
   10 / 10
Capolavoro...... Un film che non si scorda facilmente...
Leonardo di Caprio è assolutamente da oscar....
Questo è il vero cinema.

testadilatta  @  14/01/2016 13:59:26
   8 / 10
Gran film sull'istinto di sopravvivenza e la voglia di vendetta.
Regia tecnicamente alta ma leggermente fredda, Di Caprio Enorme, anche Hardy in parte.
Una sorta di Bear Grylls e Rambo ai tempi degli Indiani d'America.
Da vedere.

albert74  @  05/01/2016 22:35:52
   7½ / 10
buon film girato con maestria. Ottimi i paesaggi e anche la recitazione. Forse eccessivamente lungo. Tuttavia non annoia e la recitazione è ottima. Lo consiglio vivamente

marcogiannelli  @  02/01/2016 10:55:22
   9 / 10
capolavoro di Inarritu, la storia è già appassionante da sè, l'interpretazione e la dedizione per girare il film di Di Caprio è impressionante (leggere cosa ha dovuto fare per questo film), la scelta di regia, i movimenti della telecamera, l'ambientazione, la sensazione di freddo che si sente da casa, la luce, insomma tutto magistrale

7 risposte al commento
Ultima risposta 14/01/2016 13.32.12
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7219415  @  02/01/2016 00:34:33
   6 / 10
Non molto in stile inarritu!! lungo e un po' palloso

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