Una restauratrice d'arte in erba si reca in un piccolo villaggio italiano per riportare un dipinto medievale al suo antico splendore. Ciò che non sa è che sta mettendo la sua vita in pericolo a causa di una maledizione e di un mostro .
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Ho sempre ritenuto Zampaglione uno dei registri italiani horror più interessanti e promettenti...purtroppo fin'ora. Non nego le grandi aspettative che avevo rispetto a questa nuova opera, ma devo dire che sono state tutte disattese, amaramente. L'idea è abbastanza interessante, ambientazione, fotografia e coreografia pure...tutto il resto è imbarazzo puro. Dialoghi veramente assurdi (tra l'altro un doppiaggio da far accapponare la pelle), recitazione scarsissima, dove neppure l'ottima Gerini si salva. E poi vabbè...la violenza e gli effetti...sicuramente nell'intento la violenza è ad un livello molto alto, con litri di sangue...ma tutto appare così eccessivo e artificiale che risulta in molti tratti addirittura divertente (involontariamente). Non sono mancate risatine in sala, anche nelle scene che, nell'intendo, avrebbero duvuto essere scioccanti. Mi verrebbe da dire un mix fra l'ultimo Argento (tipo Dracula 3D e La Terza Madre), che guardi per divertirti, e l'eccellente scuola di Sergio Stivaletti, che era geniale in quel contestoe in quegli anni, ma qui fa veramente sorridere. Peccato, dalle prime battute e dalla fotografia sembrava di vedere un degno successore del maestro Pupi Avati; poi purtroppo il lavoro si rivela amaramente per quello che è...un pessimo successore dell'ultimo Argento. Sinceramente non mi capacito su come sia possibile leggere quasi tutte recenioni positive da parte della critica "ufficiale"...un dubbio mi sotviene...