malpertuis (1971)

Bizzarro film di ambientazione nordica (non so se olandese o scandinava) che vede la preziosa presenza di Orson Welles in un ruolo importante ma secondario -ormai Welles lavorava solo in questo modo-. Mi ha colpito l'ambientazione con una scenografia a dir poco perfetta in ogni particolare che riproduce una antica casa buia, labirintica e densa di atmosfera. Anche Kumel si vede che si dedica molto nella regia realizzando una pellicola ben strutturata dove non mancano misteri intriganti e momenti atroci con scene di sangue. Il problema è lo svolgimento della storia: troppo lungo e di conseguenza dispersivo. Capisco che questa sarà una caratteristica del romanzo e non è colpa degli sceneggiatori ma ciò fà si che la trama funzioni a fasi alterne con momenti eccessivamente prolissi. La spiegazione finale magari giustifica l'attesa ma anche quella viene fuori leggermente confusionaria ed a mio parere poteva essere resa meglio...più a colpo di scena. Il protagonista, poi, è il classico belloccio ma totalmente privo di espressività.
Peccato, se la storia fossa stata scritta in maniera più snella e ritmata il voto sarebbe stato notevolmente superiore.

da un romanzo di un belga pazzo, aggiungiamo un altro belga pazzo di professione regista, un orson welles non deambulante e mai così scorbutico, follia a palate, kitsch gotico, arpie e tette con un pizzico di gore: 'na goduria. l'anonimato dell'epica.

Affascinante e misterioso Malpertuis è una pellicola purtroppo poco conosciuta e poco ascrivibile ad un genere. Possiede un meccanismo lento ma estremamente intrigante che viene valorizzato da un'ottima fotografia che esalta le scenografie cupe e diventando un vero e proprio labirinto pieno di segreti che vengono gradualmente svelati...ma non tutti. Eccellente l'equilibrio che il regista riesce a ottenere tra realtà ed immaginario ed ottimo soprattutto il finale bizzarro e tutt'altro che scontato e banale.