Durata: h 1.31 Nazionalità:
Francia, Giappone1958 Genere: drammatico
Tratto dal libro "Hiroshima mon amour" di Marguerite Duras
Al cinema nel Settembre 1958
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Non è il genere di opera adatta a chi pretende che all'interno di un film debba per forza di cose succedere qualcosa. E' piuttosto una riflessione astratta e quasi poetica di un malessere interiore che non si riesce ad anestetizzare. Più del contenuto in sè è però interessante la forma con la quale Resnais mette in scena il dramma della protagonista, in una parola lo stile: voce off, grande lavoro sul montaggio, inserti documentaristici sull'orrore della guerra, vari flashback per legare le varie vicissitudini alla base del malessere della bravissima Emmanuelle Riva. Uno dei primi manifesti della Nouvelle Vague che però, nella seconda parte, dopo tanti pianti e dilemmi morali, diventa anche un bel polpettone da digerire. L'ho visto volentieri perchè è un film simbolo di un'epoca, ma non so dire se mi verrà mai voglia di rivederlo.