a lonely place to die (2011) 

Il film si presenta come un avventura in un mondo particolare; quello della montagna, precisamente quelle scozzesi, dove alla sfida tra uomo e natura vien aggiunta un'altra sfida ancora più efferata quale l'inseguimento.

Se nelle prime sequenze sentiremo la presenza di queste montagne, cogliendone l'immagine da brivido che già di suo può ravvivarne la visione, il film contrariamente sceglie di svolgere l'intero film attorno alla montagna; dai suoi piedi sino a raggiungere il paese. Da parte mia è una scelta ovviamente condivisibile, ma ha deluso le mie aspettative. Essendo in film non esente da forzature, avrei preferito la forzatura che gli sfortunati alpinisti andassero nella parte opposta; sù verso la vetta, lanciando la doppia sfida tra inseguitore, inseguiti e montagna.

Desideri a parte, il film costruisce un buona atmosfera che col passare del tempo preferisce la facilità di soluzioni più chiassose, rispetto a quelle più eleganti e, come da titolo, isolate.
Tutto il cast funziona abbastanza egregiamente, specialmente il gruppo di amici è ben calibrato tra simpatie, organizzazione, e come da partita a poker, coraggiosa nel scegliere la propria sorte.

Il finale è la parte più "industriale", frettolosa e, contrariamente ai suoi protagonisti, fifona di un prodotto che malgrado avesse costruito e possedesse le carte giuste, lascia il banco per compiacersi in un azione banalmente di massa, probabilmente per non rischiare i passi falsi che precedono il cammino verso un prodotto più fine e di carattere.

A chi interessasse un film simile, certamente nel bene e male più classico; Sulle traccie dell'assassino.